
Taglio delle pensioni sociali
Gennaio 2009. II° anno dell’Era Psiconana. 760.000 persone
perdono
la pensione sociale. I veri italiani esultano. L’assegno sarà tolto
agli sfruttatori del popolo. Una vera manovra di sinistra. La Destra
sociale applaude. I leghisti mostrano (con orgoglio)
il dito medio alle vecchiette che succhiano il sangue degli imprenditori
lombardo veneti.
Verranno tagliate le pensioni sociali a tutti coloro che hanno
più di 65 anni e con meno di 10 anni di contributi. Casalinghe,
disoccupati, immigrati rientrati in Italia per la vecchiaia, frati e suore.
Questa massa di nullafacenti percepisce ogni mese 395,54 euro.
Dall’anno prossimo potranno passare i pomeriggi a frugare nei cestini o
raccogliere gli scarti dei mercati rionali.
Tremonti è più avanti del ministro dell’economia argentino Cavallo. In
Argentina prima del fallimento dello Stato furono ridotte le pensioni
del 30%. Tremonti le taglia del 100%. Lo psiconano risparmierà
ogni anno circa 300 milioni di euro (300.648.400).
I vecchi possono morire di fame. Intanto ci sono i 300 milioni regalati all’Alitalia,
i
329 milioni di multa della Comunità Europea per Rete 4 abusiva (ad
oggi), il
miliardo di euro all’anno per l’editoria assistita per pagare gli
stipendi a Scalfari, Mieli, Belpietro, Ferrara, Polito, Padellaro, Feltri, le
pensioni ai parlamentari dopo
due anni e mezzo. Quando lo Stato chiama i vecchi possono schiattare.
Dicono che la legge sia stata fatta per 23.113 immigrati che vivono in Italia.
Il 2,6% delle pensioni sociali. E che per non passare da razzisti non si è
voluto fare prigionieri.
Affamarli tutti per salvarne uno. Lui, l’uomo più ricco
d’Italia.

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29/07/2008 WELFARE. Assegno sociale, Governo torna indietro; presenterà modifica al Senato (GA, http://www.helpconsumatori.it)
Il Governo è tornato oggi sui suoi passi, in
merito alla norma introdotta ieri dalla Camera, sugli assegni
sociali. La misura voleva introdurre come requisito di accesso alla
prestazione di tipo assistenziale quello di aver lavorato per almeno 10 anni
nel territorio nazionale e di aver avuto un reddito pari all'importo
dell'assegno sociale. Il Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali,
Maurizio Sacconi, ha chiarito oggi che "la necessaria correzione, auspicata
già da ieri, della norma relativa ai criteri di erogazione dell'assegno
sociale dovrà ora conciliare la doverosa esigenza di impedire gli eventuali
abusi da parte di cittadini extracomunitari con quella di mantenere una
prestazione che si configura come un reddito di ultima istanza per persone
anziane che per varie ragioni non hanno potuto accumulare adeguati
versamenti contributivi". Il Governo presenterà un emendamento al Senato.
30/07/2008 WELFARE. Assegno sociale, presentato emendamento correttivo (BS, http://www.helpconsumatori.it)
Assegni sociali, si torna indietro. Un
emendamento presentato dal relatore al decreto sulla manovra, presentato
oggi in Commissione Bilancio al Senato, modifica la norma che avrebbe
tagliato gli assegni sociali introducendo come requisito di accesso alla
prestazione di tipo assistenziale quello di aver lavorato per almeno 10 anni
nel territorio nazionale e di aver avuto un reddito pari all'importo
dell'assegno sociale, cosa che avrebbe tagliato fuori la gran parte dei
beneficiari. L'emendamento presentato oggi conferma la necessità di aver
lavorato in Italia per almeno dieci anni mentre scompare la necessità di
aver avuto un reddito almeno pari all'importo dell'assegno. Ulteriore
modifica per le assunzioni dei precari: il blocco varrà solo per le cause in
corso.
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