Il Festival di Sanremo gli ha permesso di
realizzare il suo sogno: essere primo in classifica in Italia. E'
iniziato sabato sera il tour in Italia del cantante Paolo Meneguzzi.
I particolari...
Il Festival di
Sanremo gli ha permesso di realizzare il suo sogno: essere primo in
classifica in Italia. Paolo Meneguzzi, dopo essere stato una star in
Sudamerica, e aver guidato la classifica francese, un anno e mezzo
fa con 'Il nome dell'amore', per tre settimane e' stato al vertice
dei singoli italiani con Musica. Pablo, questo il suo vero nome, e'
nato 30 anni fa nel Canton Ticino. Ed e' proprio da li', dal
Palaghiaccio di Biasca, che sabato sera e' partito un lungo tour che
lo portera' in 50 citta' italiane. ''Sono emozionato perche' cantare
davanti agli amici e ai parenti e' un po' piu' difficile - racconta
poco prima del concerto Meneguzzi, ideatore e regista dal tour - E'
uno show che rispecchia lo stile elegante anticipato a Sanremo, che
ho voluto anche in questo album'', che e' attualmente al quarto
posto della classifica Fimi-Nielsen. Ma il suo e' anche uno
spettacolo ''molto moderno e hi tech - aggiunge Pablo, il cui album
Musica e' gia' disco d'oro - con scale cromate che si illuminano e
un fondale completamente bianco, una scommessa pazzesca''.
E' stato lui stesso a disegnare il palco, ispirandosi ''ai grandi
show americani. Volevo che non ci fosse solo la musica, che comunque
e' molto presente ed e' piu' rock del solito. E' uno show energico.
Ci sono quattro magnifici ballerini che saranno protagonisti di
coreografie molto particolari, non le solite cose da retro-cantante''.
Negli ultimi sei anni e' stato quattro volte a Sanremo: la prima nel
2001, tra i Giovani, nell'edizione condotta dalla Carra'. Poi i
Festival targati Tony Renis-Ventura, Bonolis, e infine quello di
Baudo, dove nella serata dei duetti ha cantato Musica con Nate James,
giovane talento del soul britannico. ''Con lui abbiamo inciso il
singolo che uscira' fra qualche giorno - annuncia - Nate sara' anche
ospite, e ne sono onorato, nella data zero del tour, che
registreremo in un dvd ad alta definizione, uno dei pochi in Italia''.
Meneguzzi e' un artista molto vicino alle tecnologie.
''E' un valore aggiunto, anche se non puo' sostituire l'uomo -
afferma - Ma e' come avere un computer sul palco, rappresenta un
nuovo strumento, arriva dove la mano umana non puo' arrivare''. Sul
download da Internet, spesso utilizzato dai giovanissimi, il suo
target principale, contro il caro-cd, dice: ''I dischi costano
troppo, ma se non sono le nostre star a muoversi, noi possiamo fare
ben poco per cambiare questa situazione''. E aggiunge: ''Siamo in
ritardo, si e' aspettato troppo. I ragazzi per tanti anni hanno
imparato a scaricare gratis, e' diventata una cultura. I ragazzini
mi dicono spesso 'ho scaricato il tuo pezzo, grande!': per loro e'
normale, lo fanno ingenuamente''. Nonostante una carriera decennale
e i successi all'estero, in Italia e' ancora un artista in ascesa.
Ma lo seguono in tanti: i suoi fan club sono affollati e i suoi live
molto richiesti: ''Le date del tour continuano a sommarsi. Io non mi
fermo mai, questa e' la mia vita. Da 11 anni vivo di musica''.
Come passi il tuo poco tempo libero? ''Il Ticino e' piccolo -
risponde - i posti per incontrare gli amici sono sempre gli stessi,
siamo 300 mila e siamo grandi come la Lombardia. Vedo spesso Sky,
tifo per la Fiorentina e il Lugano Hockey. Politicamente non sono
molto attivo. Sono il politico di me stesso''. Niente politica, non
lancia messaggi da cantautore impegnato. Il suo impegno e' tutto
indirizzato alla musica e alle iniziative umanitarie: l'album
Musica, ad esempio, contribuisce a sostenere '100 anni per un
milione di alberi', a favore della riforestazione del Mali.
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