Il cantautore romano, Fabrizio Moro, vince il
festival di Sanremo, nella sezione giovani. La sua "Pensa" emoziona e
mette d'accordo critica e pubblico. Korazym lo aveva intervistato nei
giorni scorsi. Ecco cosa ci aveva detto.
Fabrizio Moro
con il rap anti-mafia "Pensa" è il vincitore del Festival di Sanremo
2007 nella sezione Giovani. La vittoria è il risultato del mix tra le
tre giurie che si sono espresse ieri sera: il televoto da casa, la
giuria di qualità all'Ariston e la giuria demoscopica. Moro, 31enne
cantautore di Guidonia, in provincia di Roma, ha messo d'accordo tutti:
la vittoria a Sanremo tra i giovani e nel pomeriggio il premio della
critica Mia Martini. Subito si era imposto tra i protagonisti di questa
edizione, emozionando con "Pensa", la canzone di cui ha scritto testo e
musica, un rap anti-mafia, difficile e orecchiabile al tempo stesso,
dedicato a Falcone e Borsellino. Fa il facchino d'albergo a Roma e si e'
messo in aspettativa per partecipare al festival. Nei giorni scorsi,
Korazym.org lo aveva intervistato. Ecco che cosa ci aveva detto.
Fabrizio Moro, giovane cantautore romano, nasce il 9 aprile 1975.
Prestissimo inizia a suonare la chitarra da autodidatta, scoprendo una
naturale vocazione per la musica. Musica che gli permette di vivere in
pieno la dimensione della borgata che per lui rappresenta una forza
piuttosto che un impedimento, tanto che proprio l'esperienza della
periferia urbana fornisce l'ispirazione ai testi delle sue canzoni,
dense di personaggi di quella realtà. La sua musica è espressione del
suo carattere introverso e inquieto; di una sensibilità moderna ed
enigmatica. Le sue canzoni sono una serie di fotografie, di immagini in
sequenza di disagi quotidiani, di vicende soprattutto autobiografiche,
per raccontare a suo modo nient'altro che la vita. Per anni si esibisce
live con numerose giovani band in locali e pub, presentando un
repertorio rock-pop insieme a brani dei Doors, Guns'n'Roses e U2.
Nel 1996 pubblica il suo primo singolo “Per tutta un’altra
destinazione”. Nel 2000 esce il suo primo album che porta il suo stesso
nome. Un lavoro dai colori e arrangiamenti essenziali, tipici di un
tempo in cui le dinamiche strumentali erano ristrette ai ruoli chiave
della ritmica. Questa trama musicale, abilmente diretta da lui stesso e
dalla band con cui lavora da anni, crea gli spazi giusti per la libera
espressione della sua voce, di intensa ed originale personalità. Nello
stesso anno partecipa nella sezione giovani al Festival di Sanremo, con
"Un giorno senza fine", un brano di forte impatto rock. Nel 2003
l'incontro con la Don't Worry e con Rolando D'Angeli, già scopritore e
produttore di Nek, Giorgia, Umberto Tozzi e di tanti altri artisti,
segna una svolta decisiva nella strada di Fabrizio. Rolando D'Angeli
intuisce le grandi potenzialità dell'artista e decide di investire su di
lui e di produrlo.
Nel 2004 Fabrizio pubblica in lingua spagnola i singoli "Situazioni
della vita" e "Bella come sei", che vengono inseriti, insieme a brani di
Neffa, Alex Britti, Lucio Dalla, Claudio Baglioni e di altri big della
canzone, nella compilation per il Sudamerica "Italianos para siempre"
distribuita dalla Universal. Il suo nuovo singolo "Eppure pretendevi di
essere chiamata amore" (2004) è una power ballad, dagli arrangiamenti
essenziali ma incisivi. Un disco sincero, e senza trucchi, come ama
definirlo lui stesso, costruito sulla ritmica di basso, batteria e
chitarre come nella tradizione rock più pura. Del singolo è stato girato
un videoclip in concorso al Fandango Festival 2004. In autunno 2005
l'uscita del nuovo singolo "Ci vuole un business", utilizzato dalla
Croce Rossa Italiana per campagne promozionali. Dal 2005 entra a far
parte del team di Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani, con cui sta
lavorando alla realizzazione del nuovo album. Partecipa alla 57ma
edizione del Festival di Sanremo con “Pensa”, brano di grande e forte
intensità.
Complimenti per la conquista di Sanremo 2007! La prima cosa che
hai pensato appena avuta la grande notizia?
"Ho pensato che, almeno per un periodo di tempo, avrei potuto fare il
lavoro che amo e che da tanto tempo cerco di fare... ma in questo paese
tutto è legato a un evento o a una raccomandazione e ho pensato che
poche volte le persone riescono a fare quello che vogliono nella vita...
e che la libertà invece dovrebbe essere legittima per ognuno di noi...
in sostanza ho pensato che per un periodo di tempo mi sentirò libero!"
Cosa vuol dire per te partecipare al Festival di Sanremo? Cosa
ti aspetti da questa esperienza straordinaria per un cantante?
"Come ho già detto, non mi aspetto niente di più che sentirmi libero".
Cosa ci puoi anticipare del brano che interpreterai sul palco
dell'Ariston?
"E' un brano che ho scritto dopo aver visto un film sulla vita di Paolo
Borsellino. All'inizio l'ho dedicato a lui e a Giovanni Falcone, ma poi
approfondendo la storia ho visto che ci sono stati altri uomini che
hanno sacrificato le loro vite nella lotta contro le ingiustizie...
uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra... in nome
della speranza e della libertà... è una canzone che parla di coraggio,
ma soprattutto di amore per il prossimo".
Come ti preparerai alla settimana del Festival?
"Cercherò di coprirmi la gola... mi ammalo sempre perché non sopporto le
sciarpe!"
Come ti descriveresti, sia dal lato musicale che personale?
"Sono un cantautore o provo ad esserlo, suono la chitarra, ma non ho mai
studiato musica, leggo molti libri e guardo molti film perché mi
ispirano canzoni e poi guardo spesso il telegiornale per sapere che cosa
succede in questo pazzo mondo. Comunque non sono un uomo colto, le cose
che so le ho imparate dalla strada, dal prossimo e dal cinema. Amo tutta
la musica, ma preferisco il rock... non dormo mai e non voglio avere
problemi con nessuno... amo la vita!"
Quali sono i tuoi progetti per il dopo Sanremo? Ci sarà la
pubblicazione di un singolo o di un album?
"Durante la settimana di Sanremo uscirà il mio secondo album
dal titolo "Pensa"... poi spero di suonare dal vivo il più possibile, mi
piace stare a contatto col pubblico... e comunque tutte le informazioni
potrete trovarle sul mio sito www.fabriziomoro.com che sarà online dal
21 febbraio o su www.myspace.com/fabriziomoro"
Come hanno reagito i tuoi famigliari e i tuoi amici alla notizia
della "promozione" a Sanremo?
"Sono tutti contenti, gli affetti sono importanti, sempre e in
ogni caso... una piccola gioia diventa felicità se la condividi con
qualcuno che ami".
Ci puoi raccontare un'esperienza o un incontro significativo che
hai fatto nel tuo percorso musicale prima del Festival?
"Ho già fatto il Festival, sempre nei giovani, ma la mia testa era
diversa e di conseguenza era diversa la mia canzone, non avevo nessuno
vicino ed ero molto più arrabbiato. Con ciò non voglio dire che adesso
sia tutto più bello, ma che ho soltanto più consapevolezza delle cose...
ed ho incontrato molte persone importanti in questo pazzo mondo, ma
poche determinanti per la mia carriera. Un persona che conoscevo diceva
sempre: 'Ricordati che parte tutto e solo da te!'... ora ho capito che
cosa intendeva".
Hai mai guardato il Festival in tv gli altri anni? Pensi che il
ritorno di Pippo Baudo possa aiutare voi giovani ad avere più
visibilità?
"Guardo il Festival da quando sono nato, è nel mio DNA di uomo
provinciale... Io vengo da una famiglia di operai, mio padre fa il
camionista alla A.C.E.A e mia madre è una casalinga. Sono 15 anni che
cerco di mantenermi per continuare a fare musica, ho fatto il muratore,
il meccanico e il facchino. Pippo Baudo è l'unica persona del mondo
dello spettacolo che mi ha dato una mano... anche se non succederà
niente gli devo molto".
E per finire... un messaggio per gli appassionati di musica che
aspettano con curiosità di ascoltarti al Festival?
"Non posso far altro che mandare un abbraccio a tutti e che Dio me la
mandi buona... anzi che Dio ce la mandi buona... a tutti noi... vi amo!"
In collaborazione con Linksanremo.it
Archivio Sanremo
|