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01/03/2007 Sanremo 2007: più brio e spettacolo. Emozione con i ricordi di Padre Puglisi, Falcone e Borsellino (Francesco Silvestri, http://www.korazym.org)

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E siamo già alla serata numero 2. Il Festival di Sanremo 2007 vola, e si conferma garbato e piacevole anche nel suo secondo atto che, forse, ci ha già fatto scoprire quello che sarà, perlomeno, il vincitore morale di questa edizione della kermesse.

E’ un cantautore romano, Fabrizio Moro, in gara nella categoria “Giovani”, che è tornato sul palco dell’Ariston dopo 7 anni dalla sua prima, non fortunata, partecipazione. La sua canzone in gara, “Pensa”, ha saputo, contemporaneamente, trasmettere emozioni forti e commuoventi e lanciare un messaggio positivo di grande speranza per la giustizia contro tutte le mafie. Il giovante cantante ha avuto il coraggio di proporre una tematica molto forte con un testo di grande spessore, messo in risalto dalla musica. “Gli uomini passano e passa una canzone – dice il testo – ma nessuno potrà fermare mai la convinzione, che la giustizia no... non è solo un'illusione”.
Un forte messaggio contro la mafia è arrivato anche, a sorpresa, dal duo comico Ficarra & Picone, che hanno ricordato, con un sketch molto toccante, la figura di Padre Pino Pugliesi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia il giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre 1993, a causa del suo forte impegno sociale ed evangelico. “Pino Puglisi un prete ucciso perché dava fastidio alla mafia. Dicono che è morto ma in realtà è stato un parto. Esiste il parto naturale, in acqua, cesareo e per uccisione e l'uomo che l'ha ucciso, poveretto, l'ha fatto nascere”.

La serata è iniziata con una Michelle Hunziker, questa volta con abiti di Versace, molto più briosa e ormai meno emozionata. La show-girl è entrata in scena dalla platea ed ha iniziato a fare un po’ di domande alla gente in sala. Poi è tornata sul palco e, su richiesta di un indispettito Pippo, ha salito e sceso le scale del palco più famoso d’Italia. Molto simpatico il duetto tra Pippo&Michelle in una ‘rivisitazione’ della famosissima canzone di Gigliola Cinquetti, “Non ho l’età”. In un collegamento video, Piero Chiambretti ha svelato che Michelle ha avuto, tanti anni fa, un fidanzato che proveniva proprio da Militello, lo stesso paese di Pippo. Grande spettacolo a metà serata con uno spezzone tratta dal musical “Cabaret” che vede Michelle Hunziker come perfetta protagonista.

Tra i big in gara, da segnalare la standing ovation per Johnny Dorelli, al suo ritorno al Festival dopo 38 anni e dopo averlo vinto due volte, una di queste in coppia con un certo Domenico Modungno proprio in “Quel blu dipinto di blu”. Il suo nuovo brano in gara, “Meglio così”, conferma ancora una volta la sua delicatezza nell’interpretazione che sicuramente sarà apprezzata dai grandi nostalgici dei Festival di una volta.

La più coraggiosa e originale performance è stata, come previsto, quella di Tosca, al ritorno al Festival dopo 10 anni. Con “Il terzo fuochista” ha fatto assaporare agli ascoltatori l’aria delle feste paesane di una volta; un voluto omaggio a Gabriella Ferri, la cantante romana scomparsa qualche anno fa, della quale Tosca è una delle più accreditate eredi.

Sicuro successo radiofonico e discografico è “Musica”, la nuova canzone di Paolo Meneguzzi, idolo dei giovanissimi, che conferma il suo stile, ma che evidenzia un’importante crescita artistica. Non del tutto convincente la canzone di Marcella e Gianni Bella soprattutto a causa di un testo un po’ scarno, anche se firmato da un certo Mogol. Non deludono gli Stadio con l’inconfondibile voce di Gaetano Curreri e Al Bano che sfodera le sue poderose corde vocali per “Nel perdono”, un brano molto bello scritto per lui da Renato Zero. Come sempre dolce e appassionata l’esibizione di Fabio Concato che, in “Oltre il giardino”, narra di un cinquantenne che viene licenziato improvvisamente e che vede con preoccupazione il suo futuro. Atmosfera sublime con la cantante jazz Amalia Gre’ che porta “Amami per sempre”, un brano sicuramente non commerciale e lontano dai canoni sanremesi e popolari. I Velvet chiudono la serata con la loro prima grande canzone d’amore: “Tutto da rifare”.

Per quanto riguarda i giovani, oltre al già citato Fabrizio Moro, è da segnalare l’uscita di scena dell’ultima band giovane in gara: gli FSC. Le altre due (Khorakhanè e Grandi Animali Marini) sono già state eliminate nella prima serata. Moro passa alla finalissima di venerdì quasi per acclamazione e con lui ce la fanno tre donne dotate di uno strumento vocale importante: Romina Falconi, stile pop moderno, Sara Galimberti, stile milonga argentina, ed Elsa Lila, che in Albania è una vera star. Niente da fare per Pier Cortese, che comunque ha presentato un brano che sarà capace di avere un buon seguito radiofonico, e Patrizio Baù, in gara con una canzone forse un po’ troppo osè.
Superospiti della serata i rinati Take That che hanno infiammato l’Ariston e agitato le diverse fans presenti in sala e John Legend, giovane cantante americano che ha presentato il suo ultimo successo “Save room”.
Domani è l’attesissima serata dei duetti che vedrà tutti i big del Festival reinterpretare i loro brani in gara con ospiti prestigiosi come Nate James, Anggun, Sergio Cammariere, Michele Zarrillo, Enrico Ruggeri e tanti altri. Da domani avrà anche inizio il televoto da casa che continuerà fino a sabato.

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