Chi sono i cantanti che
parteciperanno al Festival della Canzone italiana nella sezione
"Giovani"? Korazym.org ve li fa scoprire uno a uno. Incontriamo i Grandi
Animali Marini, gruppo in gara con "Napoleone Azzurro"
Grandi Animali Marini: un nome originale
e inconsueto per una nuova rock band italiana. Nome che da solo potrebbe
dire già molto sull’attitudine del gruppo; basti pensare che i suoi
quattro giovani componenti sono di Milano, una città che il mare lo
sogna o lo vede in televisione. Eppure questo non è un limite
invalicabile per chi – come loro - ha voglia di “vedere” cose che non ci
sono, di inseguirle, di raggiungerle e metterle in musica trasformandole
in emozioni pure. Ma andiamo con ordine: alla fine degli anni ’90,
Francesco Ferrari, Dario Giordano e Gianluca Villa (rispettivamente
voce, basso e chitarra dei G.A.M. ) cominciano a suonare in due
differenti gruppi di Milano; lì fanno le prime esperienze live nei
classici concerti dei licei e nei centri sociali, ed iniziano a
registrare la propria musica in studio, autoproducendosi. Dopo lo
scioglimento dei rispettivi gruppi Francesco e Gianluca si incontrano
nel 2000 nello studio di Mario Saroglia, musicista pubblicitario e
produttore, e decidono di provare a suonare insieme. Ai due si aggiunge
immediatamente Dario, il bassista, e il progetto prende forma. Insieme,
i tre sono in grado, con grande determinazione, di serrare le fila e
trasformare i Grandi Animali Marini in una band compatta e unita.
D’altra parte le canzoni per partire ci sono, la voglia di creare un
proprio stile, un proprio modo di comunicare anche: manca solo il
batterista giusto…
Nel 2002, dopo averne provati diversi (ma nessuno irresistibile),
finalmente arriva Luca Mazzarini e i G.A.M. prendono vita
definitivamente. La band inizia a lavorare sui tanti brani scritti da
Francesco, cercando di affinare subito uno stile proprio, nel quale una
inequivocabile vena “pop” (immediata conseguenza di uno sviscerato amore
per i Beatles) si unisce ad un rock molto attuale, fatto di
arrangiamenti essenziali, ritmiche serrate e chitarre “nervose”. Il
tutto costantemente al servizio della melodia e dei testi, diretti, un
po’ impertinenti, nitidissimi. Questa formula si sviluppa sempre di più
e meglio negli anni, e permette ai G.A.M. di mettere a punto un nutrito
gruppo di brani che stimolano la curiosità e l’interesse non solo di
coloro che hanno la possibilità di vederli dal vivo, in occasione dei
concerti che la band tiene a Milano e dintorni, ma anche della Warner
Music, per la quale i G.A.M. firmano nell’estate del 2005.
A gennaio 2006 esce in radio il primo singolo dei G.A.M. , “Tu mi fai
stare male”: un pezzo semplice e d’impatto, che racconta stati d’animo
comuni a tutti con grande originalità: con parole che scorrono via
svelte e taglienti, con un’immediatezza e uno stile difficile da trovare
in una band agli esordi. Il primo album dei Grandi Animali Marini è
atteso nel corso del 2007. Attualmente la band è in studio con Carlo
Rossi produttore già affermato nel panorama musicale (Caparezza,
Jovanotti e Meg) per la registrazione dei nuovi brani.
Complimenti per la conquista di Sanremo 2007! La prima cosa che
avete pensato appena avuta la grande notizia?
"Devo partire a tempo record - ridono".
Cosa vuol dire per voi partecipare al Festival di Sanremo? Cosa
vi aspettate da questa esperienza straordinaria?
"Per noi vuol dire partecipare al più importante Festival italiano e
salire su un palco che ha fatto la storia della musica. Abbiamo
intenzione di vivere quest'avventura in modo divertente e intenso il più
possibile, al di là di ogni polemica. Però non abbiamo intenzione di
farci prendere dall'ansia, non vogliamo confondere la tensione per la
competizione con la paura..."
Cosa ci potete anticipare del brano che interpreterete sul palco
dell'Ariston?
"E' il brano più pop del nostro disco ed ha una 'doppia faccia'. La
strofa è discorsiva, è una lettera, un discorso diretto tra due persone
che stanno vivendo un momento difficile nella loro storia d'amore. Il
ritornello invece è un tuffo in un mondo immaginario, un salto netto.
Abbiamo voluto proporre l'uso della fantasia e dell'immaginazione come
possibile soluzione dei problemi concreti".
Come vi preparerete alla settimana del Festival?
"Beh! Staremo attenti a non ammalarci e faremo promozione non stop fino
all'inizio del Festival".
Come vi descrivereste, sia dal lato musicale che personale?
"Dal punto di vista musicale abbiamo radici pop-rock
"anglofile", soprattutto abbiamo una passione per i Beatles; nella scena
italiana abbiamo come riferimento i cantautori classici. Cerchiamo
sempre di creare un mix di riferimenti che però non sia riconducibile a
nessuno in particolare e che sia soltanto nostro. Dal punto di vista
personale ... è difficile!
DARIO: "Francesco (il cantante) è il più lungimirante, quello che ha la
'visione'!"
FRANCESCO: "Dario (il bassista) è una persona attenta agli altri, e sa
un aneddoto su ogni cosa!"
Quali sono i vostri progetti per il dopo Sanremo? Ci sarà la
pubblicazione di un singolo o di un album?
"Sarà pubblicato un album che uscirà subito dopo il Festival e
poi partiremo con la promozione e con un tour nei club che ci terrà
impegnati in primavera, per poi portarci a suonare all'aperto
quest'estate. Dopo tanto lavoro in studio abbiamo proprio voglia di
riprendere il contatto con il pubblico".
Come hanno reagito i vostri famigliari e amici alla notizia
della "promozione" a Sanremo?
FRANCESCO: "Io sono improvvisamente 'rinato', perché nessuno aveva mai
creduto in una possibile carriera da musicista e ora mi chiedono tutti
scusa!"
DARIO: "La mia famiglia invece si è divisa, mia mamma è molto contenta,
mio papà è preoccupato"
Ci potete raccontare un'esperienza o un incontro significativo
che avete fatto nel vostro percorso musicale prima del Festival?
"Carlo Rossi! Lo abbiamo incontrato in un momento di difficoltà
produttiva, eravamo alla ricerca di un produttore e lui era il primo
della lista. Gli abbiamo fatto sentire i nostri pezzi e gli sono
piaciuti, così abbiamo cominciato a lavorare assieme. E' una persona
straordinaria che ci ha ridato la fiducia in noi stessi e soprattutto la
coscienza di quello che siamo o non siamo in grado di fare. Si è creato
davvero un legame molto forte".
Avete mai guardato il Festival in tv gli altri anni? Pensate che
il ritorno di Pippo Baudo possa aiutare voi giovani ad avere più
visibilità?
"Si, lo abbiamo guardato, ma non analiticamente, non con quel modo
'morboso' con cui tutti lo guardano, sempre alla ricerca di qualcosa da
criticare. Anche perché Sanremo non ha un solo contenuto, è fatto di
tantissime cose, i presentatori, la musica, i vestiti, la scenografia,
gli ospiti... Baudo ha un suo stile preciso e collaudato negli anni, con
lui la musica riacquisterà sicuramente un ruolo più centrale rispetto ad
altre conduzioni".
E per finire... un messaggio per gli appassionati di musica che
aspettano con curiosità di ascoltarvi al Festival?
"Ascoltateci, votateci, comprate il disco!... Non ve ne
pentirete, è molto bello e noi ci crediamo davvero molto".
Archivio Sanremo
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