La “Rete Civica Anti-Depuratore Industriale” spedisce le 6000 firme di cittadini, raccolte con la petizione promossa lo scorso anno, alla Commissione per le petizioni della Comunità Europea.
E’ questo, probabilmente, l’atto definitivo di una corrispondenza con la Commissione atta a fornire tutti gli elementi necessari alla valutazione di un dubbio iter autorizzativo che ha candidato la città di Torre del Greco ad ospitare un digestore chimico per i rifiuti industriali provenienti da tutti Italia, ad opera della società WISCO, che si era visto rigettare tale impianto a Bologna e Porto Marghera.
La commissione potrà quindi verificare che c’è una ferma contrarietà della cittadinanza ad un’opera sciagurata per il nostro territorio. Si spera ora che la Commisione possa lavorare celermente per pronunciarsi sulla questione in tempi rapidi.
06/09/2011 Spedite alla Comunità Europea le 6 mila firme anti-depuratore tossico (Giovanna D’Urso, www.lapilli.eu)
Dimenticata la questione
depuratore industriale? A quanto pare no. Sono state, infatti, spedite
le 6 mila firme dei cittadini torresi, raccolte lo scorso anno, alla commissione
per le petizioni della Comunità Europea.
Segno questo che
la Rete civica anti-depuratore industriale continua a essere
attenta e vigile per quanto riguarda l’ipotesi di realizzazione di un impianto
di depurazione di rifiuti industriali tossici in zona Santa Maria la Bruna a
Torre del Greco.
Dopo Regione e Comune, la Rete civica anti-depuratore
industriale ha deciso quindi di appellarsi anche alla Comunità Europea per far
capire quanto alti siano i rischi non solo per la città di Torre del Greco ma
per l’intero golfo partenopeo.
I rappresentati della rete civica in una nota
spiegano che “E' questo probabilmente l'atto definitivo di una
corrispondenza con la commissione atta a fornire tutti gli elementi necessari
alla valutazione di un iter autorizzativo molto dubbio che ha candidato la città
di Torre del Greco a ospitare un digestore chimico per i rifiuti industriali
provenienti da tutti Italia, ad opera della società Wisco, che già si era vista
rifiutare la realizzazione di tale impianto dai comuni di Bologna e Porto
Marghera”.
Ora, sempre secondo la Rete civica anti-depuratore, le 6 mila
firme raccolte sono il simbolo di una forte opposizione della cittadinanza alla
costruzione di un depuratore di rifiuti tossici. “ Si spera ora che la
commissione possa lavorare celermente per pronunciarsi sulla questione in tempi
rapidi”.
Archivio Movimento a cinque stelle Torre del Greco
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