All'indomani del Cozza Day una
settantina di sostenitori del M5S si sono incontrati nella Capitale per
presentare "Agora2.0" un progetto informatico per la e-democracy. Beppe Grillo
non ha voluto partecipare, ma Gianroberto Casaleggio li ha invitati ad andare
avanti
Il comico genovese Beppe Grillo
Alla fine erano solo 70. E prima di riunirsi hanno anche incrociato
Gianroberto Casaleggio che li ha invitati “a continuare con questo
lavoro”. Sono sostenitori del Movimento 5 Stelle accomunati dalla voglia di
discutere di piattaforme di democrazia diretta, incluso quella che il
M5S di Beppe Grillo ha promesso
nell’articolo 4 del suo ‘non statuto’ e che finora,
secondo loro, non è arrivata a compimento. Ecco perché all’indomani del
Cozza Day settanta attivisti del M5S provenienti da tutta Italia
si sono riuniti in piazza dei Quiriti a Roma, a soli due chilometri da
Montecitorio, per “condividere idee e offrire validi spunti per coinvolgere i
cittadini italiani nella vita politica del nostro paese”.
L’invito era stato spedito anche a Beppe Grillo e alla
Casaleggio e Associati, che ne cura la comunicazione e il
blog. Ma oltre a non ricevere risposta, Grillo si è dissociato
con un post scriptum online: “In occasione della mia presenza a Roma per
‘Parlamento pulito’ – ha scritto – il 10 settembre e nei giorni successivi,
non è previsto né concordato alcun incontro nazionale di nessun genere del
Movimento 5 Stelle per discutere linee guida e programma”.
L’ordine del giorno è stato costruito nell’arco di alcune settimane attraverso
un sondaggio su facebook, in cui sono state votate idee e proposte. Si sono
confrontati sulle reti sociali per “formare una vera e propria intelligenza
collettiva da cui possano emergere le soluzioni ai problemi della società”.
Hanno parlato della possibilità di eliminare il quorum dai referendum, di
modelli economici alternativi e progetti di moneta complementare. Ma è sul “4°
punto, che sancisce la democrazia diretta all’interno del
Movimento” che si sono soffermati più a lungo. A piazza dei Quiriti hanno
utilizzato “La Parola ai Cittadini” un metodo di e-democracy già proposto in
alcune realtà locali per consentire ai cittadini di poter intervenire
attivamente nei dibattiti consiliari. E hanno presentato
Agorà 2.0, un progetto informatico per la democrazia
diretta online.
“C’è una evidente e sentita esigenza che il 4° punto del ‘non statuto’ trovi
piena attuazione visto che è riconosciuto ‘alla totalità degli utenti della
Rete il ruolo di governo e indirizzo normalmente attribuito a pochi’”,
spiegano. “Per farlo è indispensabile la piattaforma informatica e alcuni
cittadini attivi che si riconoscono nelle aspirazioni del M5S, avendone le
competenze, hanno deciso di costruirne una e proporla agli altri”. E vogliono
ridimensionare la presa di distanza del “ps” di Grillo e Casaleggio: “Il
giorno prima in piazza Navona alcuni dei partecipanti all’incontro hanno
incrociato Gianroberto Casaleggio e chiacchierando hanno
sciolto ogni dubbio sulla faccenda. Tant’è che Casaleggio li ha invitato a
continuare con questo lavoro”, puntualizzano.
Alla vigilia avevano spiegato a Il Fatto Quotidiano
che tutto era iniziato da un incontro su facebook, dove alcuni attivisti si
chiedevano perché lo strumento di consultazione online previsto dall’articolo
4 del ‘non statuto’ non fosse ancora in Rete. E speravano nella partecipazione
di Grillo e Casaleggio vista la presentazione di Agora2.0. “Se Casaleggio
volesse prendere spunto, saremmo contenti – avevano aggiunto -. Comunque non
c’è una mozione concordata, ma una sentita esigenza di confronto”. Che non
intende fermarsi all’incontro dopo il Cozza Day perché il bisogno di fare rete
all’interno del Movimento è forte. “C’è tanta voglia di rivedersi a distanza
di qualche mese. Questa volta abbiamo scelto Roma in base a un sondaggio, ma
la prossima volta potremmo scegliere tra le altre città candidate”,
concludono. “Il desiderio di ‘fare rete’ è l’anima portante del M5S, e le
modalità sono quelle adottate finora: internet e la piazza”. Vedremo quali
idee ne usciranno.
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