Il vertiginoso aumento dei prezzi alimentari ha
spinto 119 milioni di persone alla fame. E sono ormai 967 milioni
le persone a rischio fame e malnutrizione nel mondo. Con il rincaro dei
prezzi alimentari, si mangia meno e si mangia cibo di qualità inferiore, i
bambini sono spinti fuori dalla scuola, i contadini sono costretti ad
abbandonare le campagne e finiscono negli slums. Ancor più vulnerabili sono
le donne, perché difficilmente possiedono terre proprie e hanno raramente
accesso al credito, nonostante ricada soprattutto su di loro la
responsabilità di nutrire l'intera famiglia. È quanto afferma
l'organizzazione Oxfam International che ha pubblicato oggi, in occasione
della Giornata mondiale dell'Alimentazione, il rapporto "Double Edged Prices".
L'Oxfam sottolinea che governi, donatori e agenzie devono
trarre lezione dalla crisi: tutto questo si traduce nell'importanza di
investire in agricoltura, seguire politiche di mercato che assicurino la
sicurezza alimentare ed elaborare sistemi di protezione sociale a sostegno
dei più poveri.
"La tendenza nell'agricoltura come nella finanza internazionale
è stata verso la deregolamentazione e la riduzione del ruolo degli Stati -
commenta Teresa Cavero, autore del Rapporto - Questo ha avuto effetti
devastanti e vite innocenti sono state rovinate dall'esposizione alla
volatilità dei mercati". In quei paesi dove i Governi hanno investito
nell'agricoltura e adottato adeguate politiche l'impatto dei rincari dei
prezzi alimentari è stato minore ma dove c'è stata una liberalizzazione dei
mercati non organizzata, scarsi investimenti in agricoltura e un sostegno
limitato da parte dei governi, "l'impatto - ha aggiunto - è stato
devastante".
Nello stesso tempo sono saliti i profitti di alcune grandi
multinazionali alimentari. Il volume di vendite della Nestlè,
rileva Oxfam, è aumentato del 9% nella prima metà del 2008, la catena di
supermarket britannica Tesco ha riportato un aumento di profitti del 10%
l'anno scorso e la Monsanto ha segnato un aumento del 26% nel reddito, fino
a un record di 3,6 miliardi di dollari nel trimestre fiscale che si è chiuso
a maggio.
LINK:
Double Edged Prices
http://www.helpconsumatori.it
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