Servizi idrici, consumi alimentari, scuola e
istruzione: sono le tre voci di spesa che faranno registrare gli
aumenti percentuali più elevati nell'arco dell'anno, rispettivamente del
14,7%, del 7,4% e dell'11,9%. Ma gli aumenti riguarderanno un po' tutti i
settori: banche ed elettricità, tempo libero, gas e abitazione. Due sole le
voci che registreranno una diminuzione dei prezzi: sanità e salute, con un -
3,7% legato alla riduzione dei prezzi dei medicinali, e spese telefoniche
con un - 5% dovuto a una leggera diminuzione delle tariffe telefoniche. La
previsione complessiva è però quella di una stangata in arrivo per le
famiglie italiane: 1.098 euro in più di spesa in 12 mesi. Sono i dati resi
noti da uno studio di Federconsumatori. I soli consumi alimentari peseranno
per circa 6.000 euro nell'arco di un anno con rincari pari a 414 euro. Le
spese per l'abitazione arriveranno a 7.798 euro. Quelle per i trasporti
toccheranno quota 4.504. E aumenteranno i costi di scuola e servizi idrici.
"Nonostante il decreto Bersani sulle liberalizzazioni, l'assenza di
una corretta concorrenza - scrive infatti in una nota
Federconsumatori - riverbera i suoi effetti sul carovita, che nonostante l'Istat,
continua ad erodere i redditi delle famiglie con una prevedibile stangata di
1.098 euro in 12 mesi, con rincari consistenti in tanti settori, dalle
banche alle assicurazioni, con tariffe che aumentano invece di diminuire di
almeno 100 euro a polizza,eccetto una lievissima riduzioni in due capitoli
di spesa, come le tariffe telefoniche, con una impercettibile diminuzione,
su base annua, di 20 euro, e sanità e salute di 38 euro, per effetto della
riduzione dei prezzi dei medicinali".
Per i servizi idrici l'aumento sarà del 14,7% con un
incremento di 20 euro l'anno, che porta i costi a 140 euro l'anno. I consumi
alimentari registreranno un aumento del 7,4%, con un più 414 euro in
assoluto: il tutto, scrive l'associazione, comporterà una spesa media annua
di oltre 6000 euro a famiglia. L'elettricità registrerà + 7,1% e 25 euro di
aumenti sulla bolletta della luce che passa da 348 a 373 euro l'anno.
L'aumento del gas sarà del +4,8 %. Nelle voci di spesa ci sono i trasporti
con un aumento del 3,3% e una spesa che arriverà a 4.504 euro annui, un
aumento di 144 euro l'anno pro-capite a famiglia. E ci saranno ancora
aumenti nelle spese per l'abitazione, nelle bevande, nei mobili,
nell'abbigliamento e calzature. "Le uniche diminuzioni - rileva
Federconsumatori - si registrano nel capitolo "spese telefoniche", con una
diminuzione del 5% per cento su base annua, che si traduce in un risparmio
di 20 euro e con le "bollette" che passano a 384 euro l'anno da 404; le
spese per Sanità e Salute, che diminuiscono del 3,7 per cento, portando un
sollievo di 38 euro sui bilanci famigliari, con la relativa spesa che passa
da 1.020 a 982 euro". La prossima iniziativa, "firmata" da Adoc, Adusbef,
Codacons e Federconsumatori, sarà lo sciopero della spesa indetto per il 13
settembre.
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