Questa la presentazione di "Io lo so fare. Dal dentifricio all'energia, piccola guida all'autoproduzione", di Marinella Correggia (Progetto Liberazioni), 56 pagine, 2 euro
Sapete fare il pane cotto al sole? E lo shampoo con la farina di ceci? Questa piccola guida copre cinque settori del “fai da te ecologico” a diversi gradi: produzione alimentare senzaterra, igiene, energia, riuso creativo, cancelleria per la comunicazione militante.
Ma attenzione, non è un libro di ricette o per il tempo libero. Perché la “sobrietà creativa” è un piacere personale e un dovere eco-sociale. Che vuol dire riappropriarsi della saggezza del fare, e saper costruire da sé beni necessari.
Con un’introduzione di Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di sviluppo.
Il neonato Progetto Liberazione-Neotopie riunisce in associazione un gruppo di persone che da anni lavorano sui tre principi dell' ecologia, dell' eguaglianza e del rispetto dei viventi
Marinella Correggia (del Progetto Liberazioni), è giornalista e esperta di tematiche legate alla sostenibilità e ai consumi consapevoli. E' autrice di “La rivoluzione dei dettagli. Manuale di ecoazioni individuali e collettive” (Feltrinelli)
La rivoluzione dei dettagli. Manuale di ecoazioni individuali e collettive (Correggia Marinella)
È ancora lunga la lista di ciò che perfino in città una persona può produrre da sé, parzialmente dissociandosi dallo sfruttamento del lavoro e dell'ambiente. Parliamo di spicchi marginali? Forse no. La studiosa Hazel Handerson raffigura l'intera economia umana come una torta a tre strati.
Ai primi due non è attribuito valore monetario, eppure reggono il terzo. Lo strato di base è l'economia di madre natura, ovvero la base di risorse naturali; il secondo è l'economia informale o sociale, centrata sul dono e comprende il fai da te nelle sue molteplici forme, le strutture comunitarie e familiari, il governo della casa, le cure parentali, il volontariato, il baratto, l'aiuto reciproco, la produzione casalinga per l'uso, l'agricoltura di sussistenza.
I margini di autoproduzione sono ampi e riappropriarsene significa sottrarre cellule al mercato e contribuire a riequilibrare una realtà in cui la produzione materiale è concentrata in poche affaticate mani, oppure richiede un insostenibile apporto di energia fossile per i macchinari e i sistemi di produzione. Questo manuale si rivolge agli individui ma cerca anche risposte collettive, nel senso che vuole ispirare e aiutare comportamenti attraverso dettagli pratici e imitabili della conversione ecologico-sociale, ma anche empatica (rispettosa dei viventi) e autogestita.
Archivio Mondo Nuovo
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