L'ambientazione: Il mondo nuovo
Ambientato nell'anno di
Ford
632, il romanzo descrive una società il cui motto è "Comunità, Identità,
Stabilità". A seguito di una devastante guerra di nove anni (iniziata negli
anni '40),
l'intero pianeta viene riunito in un unico Stato, governato da dieci
"Coordinatori Mondiali". La
storia è
proibita e solo i coordinatori sanno come la presente società sia nata e come
fosse prima.
La nuova società è basata sui principi della produzione in serie -
applicati inizialmente nelle industrie automobilistiche di Ford alla
produzione del "modello T" - per questo Ford è il Dio di questa società ed il
segno della "T" ha rimpiazzato il segno della croce cristiana. Dal disprezzo
di Henry Ford per la storia discende anche il rifiuto di studiarla e
comprenderla.
La produzione in serie viene applicata anche alla riproduzione umana, resa
completamente
extra-uterina. Gli
embrioni
umani vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote
prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali - l'inizio del romanzo si
svolge proprio in una di esse - e non esistono più vincoli familiari di ogni
tipo ("ognuno appartiene a tutti").
Gli esseri umani in questa società sono divisi in caste, ottenute tramite
un ritardo controllato dello sviluppo degli embrioni, avvelenati per via
chimica o per privazione dell'ossigeno, in modo da influenzarne il futuro
sviluppo fisico e intellettivo. Gli esseri umani delle tre caste inferiori
sono prodotti per
clonazione.
La casta
alfa consiste degli individui destinati al comando, i beta coprono
incarichi amministrativi che richiedono un'istruzione superiore, ma senza le
responsabilità del comando. Le tre caste inferiori sono le gamma,
delta e epsilon in grado decrescente di intelligenza. Gli
epsilon sono descritti come "semi-deficienti" e sono creati e addestrati
per occuparsi dei lavori più umili senza lamentarsene. In genere, tutti gli
individui sono creati e condizionati per conformarsi al ruolo che ricopriranno
nella società. All'interno di ogni casta vi sono poi sottogruppi indicati da
plus e minus che indicano la conformità al condizionamento pre-
e post-natale ricevuto e modulano il successo sociale di ogni individuo. Ogni
individuo indossa un'uniforme, del colore distintivo della propria casta: per
gli alfa è il grigio, per i beta è viola, per i gamma è
verde, per i delta kaki e per gli epsilon nero.
Il condizionamento psico-fisico inizia sin dal concepimento e viene poi
proseguito durante l'infanzia attraverso la ripetizione
ipnopedica continua di
slogan; ogni
individuo viene indottrinato ad amare la propria collocazione sociale, il
colore della propria uniforme, la vita cui sarà destinato per la casta cui
appartiene. Ogni eventuale infelicità viene eliminata attraverso la
somministrazione del
soma, una droga euforizzante e antidepressiva.
Sotto molti aspetti la società del Mondo Nuovo può essere
considerata utopica e ideale: l'umanità è finalmente libera da preoccupazioni,
sana, tecnologicamente avanzata, priva di povertà e guerra, permanentemente
felice. L'ironia tuttavia è che questa condizione ideale è ottenuta
sacrificando le cose che generalmente consideriamo importanti per l'essere
umano: la famiglia, l'amore, la diversità culturale, l'arte, la religione, la
letteratura e la filosofia. In questo senso la società del Mondo Nuovo
è una "distopia", cioè un'utopia ironica o negativa.
Contrariamente a quanto un lettore contemporaneo può attendersi, tra le
tecnologie usate per il controllo della società non rientra l'ingegneria
genetica. Questo perché Huxley scrisse il testo vent'anni prima che
James Watson e
Francis Crick scoprissero la struttura del
DNA.
Nel titolo originale "Brave new world" la parola "brave" deve essere in
realtà tradotta in italiano come "eccellente" dal momento che lo stesso autore
si rifà alla tradizione letteraria di Shakespeare nella quale la parola assume
questo significato.
I cittadini del Mondo Nuovo non hanno alcuna nozione della storia
passata, salvo sapere, per il condizionamento avuto, che nel passato sono
successe cose orribili e che oggi è il migliore dei mondi possibili. Sanno che
gli esseri umani in passato erano
vivipari e che esistevano nascite e genitori, ma questi concetti sono un
tabù, le parole
"madre" e "padre" sono usate come insulti. Sono inoltre proibiti l’amore per i
libri – in quanto “mezzi sovversivi” con il quale potrebbe avvenire un
decondizionamento; e la
passione
per i
fiori – proibiti in quanto gratuiti e in una
società
consumistica ciò non è tollerabile
Forse la cosa più sorprendente della società descritta nel romanzo è il
comportamento dei suoi cittadini. Le caste inferiori, prodotte per clonazione,
mostrano una forte mentalità gregaria, ma anche gli individui delle caste
superiori, dove da un embrione si ottiene un solo individuo adulto, sono
condizionati ad accettare il sistema di caste e le consuetudini sociali che
discendono da esse. Nel corso del romanzo, spesso i personaggi citano gli
slogan imparati durante il condizionamento che hanno ricevuto. È considerato
normale essere molto mondani, avere una vita sessuale totalmente promiscua,
allontanare i pensieri negativi con il soma (una droga che non da
effetti negativi all'organismo umano ne a breve ne a lungo termine), praticare
sport ed
essere, in genere, buoni consumatori. È invece inaccettabile passare del tempo
in solitudine, essere monogami, rifiutarsi di prendere il soma ed
esprimere opinioni critiche nei confronti degli altri e della società.
Il contrasto
Se nella prima parte del romanzo viene descritto il Mondo Nuovo,
nella seconda si scopre che per ragioni economiche una regione del pianeta non
è stata civilizzata come le altre. In un'area localizzata nel
Nuovo Messico sopravvive in una riserva rigidamente controllata una sacca
di società pre-moderna, mantenuta per ragioni di studio sociale e di turismo a
beneficio degli abitanti del resto del mondo.
Qui si incontra il personaggio di John, figlio di due cittadini del
Mondo Nuovo - risultato di un errore di
contraccezione - partorito nella riserva, dove la madre si è smarrita ed è
stata dimenticata durante un viaggio. John cresce nella riserva secondo lo
stile di vita degli
Zuñi (un popolo di nativi d'America) ed educato secondo una cultura e una
religione ibride tra quella Zuñi e quella cristiana latino-americana. La madre
gli insegna a leggere e lui rimane molto influenzato dai lavori di Shakespeare,
raccolti in un volume finito chissà come nella riserva e scampato alla
distruzione dei libri operata secoli addietro nel Mondo Nuovo.
La morale del libro ruota attorno a questo: in modo da poter garantire alla
società un'eterna e universale felicità, questa deve essere manipolata, la
libertà di scelta e di espressione limitate, le ambizioni intellettuali e
sentimentali inibite. I cittadini sono felici, ma il "selvaggio" John
percepisce questa felicità come artefatta e sterile.
John vive il suo confronto col Mondo Nuovo in maniera ambivalente;
da un lato attratto da esso - e attratto da una delle protagoniste, Lenina
Crowne - dall'altro spaventato e orripilato dalle consuetudini di esso, a lui
e alla sua educazione completamente avulse.
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