Qualcosa si muove in merito alla sospensione delle
tariffe postali agevolate. Ieri, infatti, si è svolto il primo
incontro tra le Associazioni di categoria del settore (USPI, FIEG, AIE, FNSI,
FISC, FILE, MEDIACOOP, ANES) con il Governo (presenti i Sottosegretari Letta
e Bonaiuti, il Ministro Scajola, il Vice Ministro Romani e il Capo
Dipartimento editoria Elisa Grande) e Poste Italiane S.p.A. (nella persona
dell'A.D. Sarmi). E' quanto comunica la stessa
Unione Stampa Periodica Italiana (USPI) riferendo che, durante
l'incontro, la Presidenza del Consiglio ha sottolineato la necessità di
promuovere un Accordo-quadro pluriennale fra Associazioni di editori e
Poste, per concordare tariffe postali, in convenzione, in linea con la
normativa europea di liberalizzazione dei servizi postali (che, ricordiamo,
entrerà in vigore dal 1° gennaio 2011) e possibilmente vicine a quelle
praticate finora (o con probabilissimi aumenti, ma che dovrebbero essere
calmierati dalla supervisione del Dipartimento Editoria della Presidenza del
Consiglio). Convenzioni Editori-Poste pluriennali, quindi, al
posto delle agevolazioni postali compensate dallo Stato. I tempi,
ha annunciato la Presidenza del Consiglio, saranno brevissimi: già oggi la
Presidenza incontrerà Poste Italiane e da lunedì inizieranno i Tavoli
tecnici di confronto tra le Associazioni degli editori e Poste Italiane, per
la sottoscrizione di Convenzioni per la spedizione di giornali quotidiani,
periodici e libri, con tariffe commisurate al volume di traffico complessivo
del settore rappresentato.
Le problematiche relative al settore del "no-profit" saranno
risolte in maniera diversa. L'A.D. di Poste Italiane, Massimo Sarmi,
ha assicurato che, una volta concordate le Convenzioni con le Associazioni,
le Poste riconosceranno un conguaglio agli editori che nel frattempo hanno
spedito a "tariffa piena", in modo che le nuove tariffe (da concordare)
saranno comunque applicate dal 1° aprile 2010.
Difficile, invece, per la Presidenza del Consiglio, che
si possano reperire nuovi fondi per le agevolazioni tariffarie postali, la
cui sospensione attuata dal decreto del Ministro Scajola del 30 marzo scorso
resta quindi in vigore.
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