Riceviamo e pubblichiamo
Gentili colleghi,
mi permetto di sottrarvi poco del vostro tempo per parlare dell'abolizione della tariffa ridotta editoriale (decreto Scajola del 30/03). Questo fatto segnerà un enorme danno culturale ed economico per il nostro Paese togliendo di scena tanti piccoli editori che non saranno in grado di far fronte a quanto ne deriverà in termini di costi.
Invio in allegato un comunicato sottoscritto da quasi 250 editori e vi invito a dare voce alla nostra protesta che, ne sono certa, condividete, nei giornali/agenzie dove lavorate.
Vi ringrazio, buon lavoro
Maria Cecilia Castagna
Maria Cecilia Castagna
Infinito edizioni
tel: 06/93162414
Questo il testo del comunicato
Signori Ministri,
come noto, attraverso il Decreto 30 marzo 2010 Tariffe postali agevolate per l'editoria. (10A04046) (GU n. 75 del 31-3-2010) il Ministero dello Sviluppo Economico insieme al Ministero dell'Economia ha sospeso sine die dal 31 marzo 2010 e potenzialmente eliminato la Tariffa editoriale ridotta per gli editori con decreto interministeriale, causando di fatto un aumento medio del 700% nei costi di spedizione.
Le case editrici, soprattutto quelle piccole e indipendenti, sopravvivono senza incentivi statali di nessun genere, tengono duro anche durante la crisi, scommettono sulle librerie e sui lettori e diffondono cultura, pluralità di opinioni e sapere, pur in assenza di una seria legge a sostegno della loro attività, come avviene invece nella maggior parte dei Paesi europei.
Come potranno svolgere ancora il loro fondamentale ruolo sociale se saranno costrette a ridurre in modo insostenibile i loro margini? Dovranno rifarsi sulle librerie e sui lettori in un cieco circolo vizioso che già ora identifica l’Italia come uno dei paesi con il minor consumo culturale?
Ogni giorno che passa in questa situazione porta agli editori un rilevante danno economico.
Chiediamo quindi al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro dell’Economia di ripristinare immediatamente le tariffe postali agevolate e di convocare un tavolo con la partecipazione sia delle associazioni degli editori sia dei rappresentanti di quella pluralità di soggetti indipendenti da essi non interamente rappresentati e a cui noi vogliamo dare voce.
Cordiali saluti
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