Un murale nelle
Filippine: Magpakabanal sa gawain, "Diventare santo
attraverso il lavoro"
L'Opus Dei nacque a
Madrid, il
2 ottobre
1928, per
iniziativa del sacerdote spagnolo Josemaría Escrivá. L'ideale di santità nella
vita quotidiana che formava il nucleo del messaggio attirò un numero sempre
più ampio di persone, uomini e donne di diversa estrazione sociale e
professionale, decisi a testimoniare la possibilità di essere cristiani
coerenti con la propria fede senza allontanarsi dal mondo nella vita di tutti
i giorni (un principio evangelico che è stato descritto dal
Concilio Vaticano II come la "vocazione universale alla
santità").
Dal 1930 l'Opus
Dei è stata aperta anche alle donne.
Fin dai primi tempi l'apostolato dell'Opus Dei si contraddistingue per
l'attenzione agli studenti e alla formazione professionale, ma non esclude
l'azione caritativa e la cura dei bisognosi. La Obra ("opera", in
spagnolo) attraversa un difficile periodo durante le persecuzioni
anticristiane in Spagna del
1934-1936
mentre torna in auge sotto la dittatura amica di Franco.
L'espansione nel mondo degli apostolati dell'Opus Dei risale al termine del
secondo conflitto mondiale:
Portogallo (1945),
Inghilterra e
Italia (1946),
Francia e
Irlanda (1947),
Stati
Uniti e
Messico (1949).
La diffusione proseguì in
Europa e in
America,
per ampliarsi al
Giappone,
alle Filippine, all'Australia,
a numerosi Paesi africani, fino alla recente presenza nei Paesi dell'ex blocco
sovietico, e quindi all'India,
al
Sudafrica, ai Paesi Baltici, ecc.
L'Opus Dei, approvata dalla
Santa
Sede nel 1950,
ha ricevuto la definitiva configurazione giuridica con la Costituzione
apostolica Ut sit, datata
28
novembre 1982,
diventando una
Prelatura personale (attualmente l'unica esistente di tutta la Chiesa,
chiaro esempio dell'influenza e delle pressioni da essa esercitate).
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