Opus Dei e la politica
I critici hanno sostenuto l'appoggio dell'Opus Dei al
Franchismo. Otto membri dell'Opus Dei furono nominati ministri nei governi
del dittatore
Francisco Franco tra il
1939 ed il
1975[18],
mentre negli ultimi anni si è avuta una stretta relazione con i governi di
José María Aznar. D'altra parte, durante il governo franchista spagnolo
alcuni membri dell'Opus Dei furono perseguitati e incarcerati, e in qualche
caso costretti all'esilio,
perché non seguivano la politica governativa o la criticavano esplicitamente
(per esempio nel 1953
Rafael Calvo Serer fu espulso dall'equivalente spagnolo del Consiglio
Nazionale delle Ricerche perché aveva pubblicato a
Parigi un
articolo contrario al governo franchista)[19].
Alcuni sostengono che l'Opus Dei «recluti» studenti eccellenti di università
prestigiose, per poter così influire maggiormente nel mondo degli affari e
della politica. L'accusa però non chiarisce in che modo tali studenti si
lascino passivamente «reclutare», e comunque l'Opus Dei ha sempre sostenuto di
avere finalità esclusivamente spirituali.
Altri si oppongono al carattere proselitista che viene impresso alle
missioni di aiuto umanitario, come per esempio nelle montagne di
Yauyos (Perù),
dove nel 1957 la Santa Sede incaricò l'Opus Dei della cura pastorale di una
zona impervia e povera delle Ande. Tuttavia, molte persone presenti in quei
territori ritengono che tali aiuti siano fondamentali per la loro sussistenza,
crescita umana e dignità[20].
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