I participanti in un Congresso Internazionale su Escrivá
Alcuni critici, compresi alcuni ex membri dell'Opus Dei, accusano
l'organizzazione di sfruttamento
sessista
della donna e hanno denunciato che le donne dell'Opus Dei sono relegate ai
lavori domestici come la cucina e la pulizia. Effettivamente tali mansioni
nell'Opus Dei sono svolte esclusivamente dalle donne (le cosiddette numerarie
ausiliarie). Il "tocco di femminilità" chiesto a suo tempo dal fondatore
intendeva la presenza di una "madre" piuttosto che di una domestica; al di
fuori dell'ambito cattolico, o comunque laddove la realizzazione di una
persona venga intesa come "ruolo di prestigio", l'argomento può ovviamente
risultare di difficile comprensione. In ogni caso anche fra le donne vi sono
molte professioniste di successo. È inoltre da tener presente che nell'Opus
Dei le donne sono la maggioranza dei membri, sia tra i numerari, sia tra i
soprannumerari, sia tra gli aggregati.
Un passo molto citato dai critici, tratto dall'opera maestra "Cammino" del
fondatore, è il seguente: "Se volete darvi a Dio nel mondo, prima ancora
che sapienti - le donne non è necessario che siano sapienti, basta che siano
sagge - dovete essere spirituali, molto uniti al Signore per mezzo
dell'orazione. Dovete portare un manto invisibile che copra ciascuno dei
vostri sensi e delle vostre facoltà: pregare, pregare, pregare; espiare,
espiare, espiare"[21]
In realtà il passo originale in
lingua spagnola recita: "Si queréis entregaros a Dios en el mundo,
antes que sabios - ellas no hace falta que sean sabias: basta que sean
discretas - habéis de ser espirituales, muy unidos al Señor por la oración:
habéis de llevar un manto invisible que cubra todos y cada uno de vuestros
sentidos y potencias: orar, orar y orar; expiar, expiar y expiar".
L'aggettivo "discreto", che ha in spagnolo esattamente lo stesso significato
che in italiano, è stato liberamente tradotto in "saggio", forse nell'intento,
da parte del traduttore, di limare un'affermazione piuttosto forte del
fondatore. Al di là della distinzione tra sapienza e saggezza e di queste
dispute di traduzione, c'è da osservare che fin dagli stessi anni della
stesura dell'opera Escrivá incoraggiava molte giovani a dedicarsi agli studi
universitari, in un contesto storico-culturale in cui le donne laureate erano
un'assai rara eccezione[22].
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