Rendere rapide ed efficaci le procedure che
portano al riutilizzo dei beni sottratti alle mafie, per superare
le problematicità e le criticità rilevate in questi anni nella gestione e
nella destinazione dei beni confiscati. E' questo l'obiettivo a cui ha
lavorato l'Assemblea del Cnel che ha avanzato la necessità di una riforma
attraverso una modifica migliorativa della llegge
109/1996, in materia di confisca dei beni e sul loro riutilizzo
ai fini sociali.
La necessità di riformare la legge 109/96 emerge anche dallo
studio dell'Osservatorio sulla Criminalità del CNEL presentato a
maggio dello scorso anno, secondo il quale da 1071 beni confiscati e
assegnati nel 2001 si è scesi ai 166 nel 2005 fino ai 107 nel 2006.
Secondo il Cnel occorre lavorare alla costituzione di una nuova
struttura dedicata ai beni sequestrati e confiscati - articolata a
livello centrale e periferico - coordinata dalla Presidenza del Consiglio
dei ministri e in rapporto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e
con il Ministero dell'Interno. Una risposta opportuna per superare la
mancanza di competenze specifiche, di strumenti e mezzi dell'attuale
gestione affidata all'Agenzia del Demanio, impegnata com'è su altri fronti
istituzionali e con altri obiettivi.
Alla nuova struttura, andrebbe assegnato "il compito di
gestire i beni confiscati, dotando la stessa dei poteri, dei finanziamenti e
del personale tecnico e specialistico in grado di assicurare in tempi certi
che il bene confiscato sia definitivamente consegnato all'assegnatario".
Alla stessa dovrebbero inoltre "essere affidati gli elenchi di
professionisti, aperti presso le procure distrettuali antimafia, in grado di
subentrare, subito dopo il sequestro, nell'amministrazione dell'azienda".
Una soluzione che, secondo il CNEL, consentirebbe di evitare di arrecare
danno economico alla stessa e ai dipendenti. Andrebbe infine istituito,
secondo le Osservazioni dell'Assemblea proposte al Governo e al Parlamento,
"un fondo provinciale pluriennale simile al Confidi per finanziare e
concedere eventuali garanzie a progetti relativi all'uso dei beni
confiscati".
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