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Leggere la Finanziaria 2007. Scheda sui punti buoni e le “partite aperte”
La Finanziaria 2007 spiegata da Rifondazione
Insufficiente su ricerca e università, timida sulle spese militari, ma comincia
la lotta alla precarietà e all'evasione fiscale. Si dovrà fare di più. Il ruolo
del PRC in Parlamento
Finanziaria 2007. Non è il fiore all'occhiello del governo, non è la manovra
economica di Rifondazione Comunista, ma contiene diversi segnali politici che
indicano l'avvio di una giusta direzione di marcia. Obiettivi di lungo corso:
affermare criteri di equità e giustizia sociale a partire dalla redistribuzione
del reddito, stabilizzare i precari, garantire più fondi a università e ricerca,
garantire servizi pubblici efficienti. Di lungo corso, appunto. Con la
Finanziaria 2007 il cammino del governo è soltanto iniziato. Molte sono le
questioni che restano aperte e sulle quali il confronto politico continuerà a
partire da gennaio.
Molte le questioni che spinte interne all'Unione volevano affrontare già a
partire dalla Finanziaria (pensioni, liberalizzazioni...) e che Rifondazione è
riuscita a rimandare al dibattito che seguirà, tenendo ferma la barra sul
programma dell'Unione.
Qui di seguito, un resoconto dei punti rilevanti della manovra economica
2007, illustrati alla luce delle battaglie portate avanti da Rifondazione
Comunista in Parlamento.
1. IMPOSTE SUL REDDITO E LOTTA ALL'EVASIONE
Paga di più chi ha di più
È un sacrosanto principio di equità, sul quale lo scorso governo era passato
sopra come un carro armato, diminuendo le tasse a chi è più ricco e aumentandole
a chi è più povero.Ora si fa il contrario. Le aliquote fiscali ritornano ad
essere 5 aumentando la progressività dell'imposta: si abbassa da 100 mila euro a
75 mila euro lo scaglione per l'aliquota massima del 43% e si introduce una
nuova aliquota del 41% per chi guadagna tra 55 mila euro e 75 mila euro
all'anno.
Chi ha di meno comincia a prendere
La no tax area viene aumentata a 8000 euro per i lavoratori dipendenti e a 7500
euro per i pensionati (500 euro in più). Gli assegni al nucleo familiare vengono
aumentati determinando per i lavoratori dipendenti un aumento medio di 250 euro
l'anno per ogni figlio a carico. L'assegno familiare raggiungerà per i redditi
bassi (14 mila euro) 2.400 euro annui per i minori di 3 anni e 2.300 euro l'anno
per quelli tra 3 e 18 anni. L'effetto combinato della modifica delle aliquote e
delle detrazioni comporta una riduzione di tasse e quindi un aumento della
retribuzione netta per i redditi da lavoro dipendente e da pensione fino a 40
mila euro l'anno (il 92% dei lavoratori dipendenti).Un esempio concreto: uno
stipendio mensile lordo di 1700 euro al mese con coniuge a carico e un figlio
comporta un aumento mensile netto di 35 euro (diventano 61 euro con due figli).
Un lavoratore dipendente non paga più imposte sul reddito:
Senza carichi familiari: 8.000 euro (guadagna 500 euro)
Solo con il coniuge : 10.310 euro (guadagna 535 euro)
Coniuge e un figlio : 12.540 euro (guadagna 655 euro)
Coniuge e 2 figli : 14.755 euro (guadagna 720 euro)
In termini assoluti si redistribuiscono risorse pari a 7,3 miliardi di euro dal
10% dei redditi più alti verso il 90% dei redditi più bassi.
Lotta all'evasione e all'elusione fiscale
Si comincia a fare sul serio: attraverso modifiche tecniche alla normativa sulle
imposte dirette e indirette delle imprese e la revisione dei studi di settore
per il lavoro autonomo nel 2007 saranno recuperati 8 miliardi di euro di
gettito. Questo, congiunto con il fatto che non vi saranno più condoni su cui
sperare, ha già determinato un aumento del gettito fiscale complessivo assai
significativo.
La lotta all'evasione diviene strumento per la redistribuzione del reddito
In una norma programmatica si stabilisce che le maggiori entrate previste in
materia di lotta all'evasione venga destinata prioritariamente per interventi a
favore degli incapienti (chi è così povero per cui non ha alcun vantaggio dalla
diminuzione delle tasse perché ha un reddito così basso da non pagare imposte) e
dei redditi bassi. In pratica il governo, ogni anno comunicherà al Parlamento
gli effetti della lotta all'evasione e il maggior introito sarà destinato con un
provvedimento legislativo a quegli obiettivi.
2. SANITÀ
I ticket sul pronto soccorso sono previsti solo per i casi da “codice bianco”,
quelli meno gravi, ovvero un numero ristretto. La proposta di istituire ticket
sul pronto soccorso era compresa nella prima versione del testo della
Finanziaria, quella emersa dal consiglio dei ministri di fine settembre. Nel
dibattito parlamentare, si è riusciti prima ad ottenere l'estensione
dell'esenzione dal pagamento dei ticket per i minori al di sotto dei 14 anni
(alla Camera) e poi l'eliminazione dei ticket da “codice verde” (al Senato).Rifondazione
aveva anche presentato emendamenti per la riduzione dei tempi di durata dei
brevetti sui farmaci, che in Italia sono più lunghi rispetto alla media europea.
La proposta di modifica non è passata ed è rimandata all'elaborazione di un
disegno di legge. Il nostro paese è infatti inadempiente nei confronti della
direttiva Ue che impone una omogeneizzazione dei tempi di durata dei brevetti
tra tutti i paesi dell'Unione. Il Prc propone di accorciare i tempi fino ad un
massimo di 36 mesi in più rispetto agli obiettivi comunitari. Obiettivo: così
facendo, si otterrebbe un risparmio economico notevole, in quanto, quando non
più coperti da brevetto, molti farmaci potrebbero diventare “generici” e costare
meno al sistema sanitario nazionale. Inoltre, la proposta del partito si
inserisce in un discorso più generale contro i monopoli delle multinazionali
farmaceutiche.
3. SCUOLA E CULTURA
Le graduatorie permanenti dei docenti precari sono trasformate in “graduatorie
ad esaurimento”. Non verranno infatti abolite nel 2010, come prevedeva il testo
della manovra licenziato dalla Camera, ma si estingueranno solo con
l'assorbimento di tutti i docenti precari, circa 150mila unità. La discussione
al Senato ha di fatto recuperato l'accordo di maggioranza raggiunto a
Montecitorio prima della presentazione del maxi emendamento. Sulla questione si
è consumata una battaglia abbastanza animata nell'Unione, con il Prc impegnato
nella difesa delle graduatorie. È prevista anche la stabilizzazione di circa 20
mila unità del personale tecnico amministrativo. L'obbligo scolastico viene
elevato a 16 anni e rimane aperta la questione del possibile utilizzo in un
percorso di formazione lavoro (rispetto alal quale il PRC è decisamente
contrario): il dibattito verrà affrontato in sede di elaborazione di decreti
ministeriali. Positiva l'istituzione di un fondo per l'inclusione sociale degli
immigrati: previsto l'impiego di mediatori culturali nell'ambito di un piano di
accoglienza per gli alunni stranieri.
4. RICERCA E UNIVERSITÀ
Capitolo dolente della Finanziaria, che, nel testo uscito dal Senato, tappa solo
in parte i buchi di bilancio di atenei ed enti di ricerca colpiti dai tagli di 5
anni di governo Berlusconi. La versione della manovra varata da Montecitorio
prevedeva finanziamenti per 49 milioni di euro a università e ricerca. Nella
discussione al Senato si è riusciti ad aumentarli fino a 97milioni di euro.
Ancora troppo poco. Per l'università, la richiesta di Rifondazione era di
250milioni di euro l'anno: ne sono stati ottenuti 50. E non è passata la
proposta di prelevare fondi per ricerca e università tagliando le “inutili
regalie” decise dal governo del centrodestra per i produttori di tv digitali.
Nota positiva: si è riusciti ad ottenere che gli enti di ricerca pubblici siano
esclusi dai tagli previsti dalla cosiddetta “manovrina di luglio”, il decreto
legge Bersani-Visco. Di positivo c'è anche la garanzia che i 350 precari Istat
che si occupano di “rilevazione della forza lavoro” possano restare al lavoro
anche per il 2007. Si tratta di una misura parziale, che richiede altri passi in
avanti, ma che va nella direzione giusta. Finanziamenti inoltre per l'Insean,
(Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale), ente
pubblico di ricerca sull'idrodinamica navale ed il trasporto marittimo che
rischiava di chiudere. Da sottolineare che le Finanziarie del governo Berlusconi
prevedevano l'esternalizzazione dei precari degli enti di ricerca.
5. LAVORO E PRECARIETÀ
Rifondazione è riuscita ad incassare il riconoscimento del diritto alla malattia
e alla maternità a rischio per i lavoratori precari.Rispetto al tema della
stabilizzazione dei lavoratori precari, abbiamo già detto come la questione
principale sia data dall'avere ottenuto senza più ambiguità il percorso di
stabilizzazione per almeno 150 mila insegnanti e 20 mila addetti a ruoli tecnici
della scuola. Ma l'insieme delle misure previste, sia per nuove assunzioni che
per la stabilizzazione di lavoratori precari, riguarda altre decine di migliaia
di posti di lavoro (per le forze dell'ordine, per i vigili del fuoco, l'Istat,
gli Istituti di Ricerca, ecc.). Positiva l'istituzione di un fondo di 2,5
milioni l'anno per tre anni destinato alle famiglie vittime di incidenti sul
lavoro, anche nei casi di lavoro sommerso. Viene istituito un fondo di 5 milioni
di euro per il 2007 per la stabilizzazione dei precari della pubblica
amministrazione. Prevista la possibilità di alimentare il fondo anche “da una
somma pari al risparmio di interessi derivanti dalla riduzione del debito
pubblico” grazie a una quota “fino al 5%” dei versamenti a titolo di dividendi
derivanti da società pubbliche. Confermato anche l'utilizzo di una quota “fino
al 20%” dei conti correnti cosiddetti dormienti.
6. PENSIONI
Le quattro finestre per andare in pensione nel 2007 sono mantenute. L'eventuale
riforma previdenziale viene rimandata ad un negoziato con i sindacati. La
Finanziaria dunque non tocca né l'età pensionabile, né l'importo delle pensioni
attuali o future, come richiesto da Rifondazione fin dall'inizio del confronto
politico.L'avvio della previdenza complementare viene anticipata al primo
gennaio 2007. Viene istituito un apposito Fondo dentro l'Inps in cui le imprese
con un numero di dipendenti superiore a 49 dovranno versare il 100% del Tfr dei
lavoratori che non hanno optato per un Fondo pensione complementare. Per le
imprese fino a 49 dipendenti l'intero Tfr continua a restare all'interno
dell'azienda. Le risorse che affluiscono all'Inps sono utilizzate dallo Stato
per finanziare programmi di investimento pubblico. Per i lavoratori non cambia
nulla in merito alle possibilità di utilizzo del Tfr: l'erogazione della
liquidazione continua ad essere effettuata dalle imprese, che poi provvedono a
compensare l'importo con l'Inps.La Finanziaria 2007 prevede che entro il 30
settembre di ogni anno, il ministro del Lavoro e della previdenza sociale, di
concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze, presenti al Parlamento
una relazione con i dati relativi alla costituzione e ai rendimenti delle forme
pensionistiche complementari, specificando la consistenza finanziaria e le
modalità di utilizzo del fondo per l'erogazione dei trattamenti di fine rapporto
che viene istituito, a partire dal primo gennaio 2007. Altro aspetto rilevante è
il fatto che il ministro è tenuto a riferire anche sulle condizioni
tecnico-finanziarie per la costituzione di una eventuale apposita gestione Inps,
alimentata con il Tfr, dei trattamenti aggiuntivi a quelli della pensione
obbligatoria, definendo un apposito fondo di riserva. Lo schema di ripartizione
del fondo che nascerà a gennaio dovrà essere trasmesso alle Camere per un parere
delle commissioni parlamentari competenti (entro 30 giorni).Rifondazione
Comunista mantiene la sua posizione critica sui fondi pensione.Sia nel Consiglio
dei Ministri che nel dibattito parlamentare sulla finanziaria abbiamo posto il
problema del rapporto tra previdenza integrativa e ruolo dell'INPS. Al Senato si
è riusciti a tenere aperta anche questa possibilità, ma essa potrà
concretizzarsi solo con una forte iniziativa sia in Parlamento che di movimento.Per
il Prc la pensione pubblica rimane il centro di ogni riforma mentre quella
integrativa deve essere solo aggiuntiva.Risultati positivi anche nella battaglia
sulle pensioni dei lavoratori delle cooperative: verranno calcolate non più sul
minimo convenzionale, come avvenuto finora, ma sulla base del salario reale che
significa sia un aumento della contribuzione Inps, sia un calcolo della pensione
come avviene per gli altri lavoratori.Negativo il fatto che sia saltato
l'emendamento sul “contributo di solidarietà” per le “pensioni d'oro” superiori
ai 5mila euro, che avrebbe aumentato il prelievo del 3 per cento e avrebbe
portato nelle casse dello Stato circa 22 milioni di euro. Rifondazione si era
fatta promotrice di una mediazione che prevedeva un aumento del 3 per cento sul
prelievo fiscale delle pensioni al di sopra degli 8 mila euro. Gli introiti
sarebbero stati pari a 5 milioni e 800mila euro, ma nemmeno questa proposta è
passata. La partita però rimane assolutamente aperta e verrà riproposta
nell'ambito della discussione sulla riforma delle pensioni.
7. LOTTA AL LAVORO NERO
Comincia una inversione di tendenza. Viene prevista la chiusura dei cantieri che
impiegano manodopera irregolare e viene individuato come responsabile diretto
per i contributi fiscali e previdenziali il capofila dell'appalto, anche se
l'irregolarità la fa chi prende eventuali subappalti (era il metodo delle
scatole cinesi usato per frodare contemporaneamente i lavoratori e il fisco). Si
stabilisce una norma apparentemente minima: l'assunzione di un lavoratore deve
essere comunicata agli organi competenti il giorno prima e non anche il giorno
stesso. Nel 2005, 250 operai sono morti il primo giorno di lavoro, evidentemente
erano impiegati in nero e le imprese hanno potuto legalmente coprire la truffa.
Ottenuta inoltre l'assunzione di 300 ispettori del lavoro (inizialmente ne erano
previsti solo 100) per la lotta al lavoro nero, le cosiddette “morti bianche”
cui spesso è connesso, la situazione molto spesso di precarietà lavorativa in
cui versano i lavoratori migranti.
8. SERVIZI SOCIALI
Vengono stanziati 100 milioni di euro l'anno per la costruzione di asili nido e
potranno essere detratte le rette fino a 632 euro per ogni figlio.Viene
istituito per la prima volta il fondo nazionale per la non autosufficienza e
quello per l'inclusione sociale degli immigrati (150 milioni di euro per il
triennio 2007-2009). Istituzione di un osservatorio e di un piano nazionale
sulle violenze sessuali di genere.
9. DIRITTO ALLA CASA
È passato un emendamento del PRC che destina 60 milioni di euro per l'edilizia
residenziale pubblica (in conto capitale, 30 milioni di euro per il 2008 e
altrettanti per il 2009). Per la prima volta dopo anni, viene riproposta una
forma di finanziamento pubblico dell'edilizia sociale. La postazione economica è
naturalmente ancora insufficiente ma si apre un percorso nuovo che il PRC,
assieme ai sindacati, alle associazioni, ai movimenti, intende percorrere per
rilanciare la questione del diritto alla casa come centrale.
10. IMPOSTA SULLE SUCCESSIONI E SULLE DONAZIONI
È reintrodotta l'imposta sulle successioni e donazioni, abrogata dal Governo
Berlusconi. L'imposta si applicherà, con aliquote variabili dal 4% all'8% a
seconda del grado di parentela dell'erede, sui patrimoni superiori al milione di
euro. In tal modo, vengono pienamente salvaguardati i piccoli e medi patrimoni.
11. BOLLO AUTOVEICOLI
L'importo del bollo auto sarà graduato sulla base delle emissioni inquinanti
definite dalla classe da Euro 1 a Euro 4. Un superbollo sarà applicato sulle
autovetture con potenza superiore ai 100 cavalli. Negli incentivi sulla
rottamazione delle vecchie auto sono previsti bonus per chi acquista nuove
automobili meno inquinanti (euro 4). Chi invece è impossibilitato ad acquistare
una nuova auto potrà usufruire di un bonus equivalente ad un abbonamento annuale
ai mezzi di trasporto pubblici.
12. SCONTI FISCALI PER LO SPORT GIOVANILE E PER LA CASA DEGLI STUDENTI
UNIVERSITARI
Per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni è previsto una detrazione di 210 euro dall'Irpef
dei genitori per le spese sostenute per l'iscrizione ad attività sportive. Gli
studenti universitari fuorisede avranno diritto ad una detrazione di 2.633 euro
annui per il canone di affitto.
13. CUNEO FISCALE PER LE IMPRESE
La riduzione di tre punti del cuneo fiscale per le imprese (gli altri due punti
vanno ai lavoratori dipendenti attraverso la riforma Irpef) avviene attraverso
la riduzione dell'Irap ed è selettiva. Si applica nella misura di 5.000 euro per
ogni lavoratore a tempo indeterminato per le imprese localizzate nel Centro-Nord
e di 10.000 euro per le imprese del Sud. Sono escluse dal beneficio le banche,
le assicurazioni e le società di gestione di servizi pubblici in concessione
(energia, acqua, poste e telecomunicazioni, traporti, rifiuti). Ulteriori
benefici sono corrisposti per le imprese che assumono nuovi occupati nelle aree
classificate come svantaggiate e per le assunzioni di donne svantaggiate. La
selettività opera a favore del lavoro stabile, del Mezzogiorno e delle donne e
contro i settori beneficiari di rendite di posizione. Il beneficio per le
imprese opera in due tranches: il 50% da marzo e la restante parte da settembre
2007.
14. ENTI LOCALI
Idea di fondo dell'iniziativa politica del Prc è ridurre i tagli sui
trasferimenti erariali. Nell'ambito della discussione parlamentare sulla manovra
economica 2007, Rifondazione è riuscita a contrastare l'idea di negare il
diritto all'aspettativa e ai permessi retribuiti per gli assessori e i
consiglieri delle amministrazioni locali e, più in generale, quella di rivedere
le loro prerogative. La questione è rimandata alla discussione sulla riforma del
codice delle autonomie. Attaccare le prerogative dei consiglieri delle
amministrazioni locali significa esporsi a due rischi: primo, concentrazione di
potere nella mani di sindaci o presidenti di giunta e assessori; secondo,
mancanza di garanzie sulla partecipazione democratica alla vita politica, con il
rischio che solo le persone facoltose siano in condizioni di svolgere
concretamente un ruolo politico nelle istituzioni locali. Lo stesso ragionamento
si può applicare all'idea, paventata in origine in Finanziaria, di tagliare le
retribuzioni degli amministratori locali. Rifondazione dice no all'equazione
“democrazia rappresentativa uguale spreco”. I costi della politica vanno
tagliati cominciando dall'alto e non dal basso: si pensi, solo per citare un
esempio, alle retribuzioni dei “supermanager” pubblici, questione sulla quale la
Finanziaria incide troppo poco. La Finanziaria 2007 segna poi un leggero cambio
di passo rispetto alla questione “patto di stabilità”. In Italia, il 50 per
cento dei comuni non ha rispettato il patto negli ultimi anni, fattore che
rafforza la critica del Prc agli accordi di Maastricht. La manovra economica
contiene, se non altro, almeno una semplificazione del patto di stabilità con la
riduzione delle sanzioni per i comuni non virtuosi. Il testo della Finanziaria
licenziato dal Senato prevede che nel 2008 potranno beneficiare della
compartecipazione Irpef solo quei comuni che hanno rispettato il patto di
stabilità interno nel 2006.In realtà, Rifondazione esprime una critica anche sul
meccanismo di compartecipazione all'Irpef da parte dei comuni per il principio
di “premialità” che lo caratterizza. Tuttavia, si riconosce che, nonostante il
principio criticabile, la compartecipazione all'Irpef può aiutare la lotta
all'evasione ed è un rimedio ai tagli agli enti locali. Ancora: bloccato il
tentativo di modificare la tassazione sulle insegne commerciali. La questione
verrà affrontata in sede di Conferenza stato-città entro il 31 marzo.
Rifondazione spinge per il mantenimento dell'attuale normativa, secondo cui sono
esentate dal pagamento delle tasse le insegne fino a 5 metri quadri, mentre per
quelle più grandi è prevista una tassazione su tutta la superficie dell'insegna
e non solo sui metri eccedenti. Obiettivo: mantenere una certa progressività ed
equità fiscale, tracciando la differenza tra piccola e grande distribuzione.Aspra
è stata la battaglia parlamentare sugli “oneri di urbanizzazione”. L'Ulivo aveva
proposto di rendere possibile la loro utilizzazione al 100 per cento per la
spesa corrente delle amministrazioni locali. È passato l'emendamento del Prc che
prevede l'utilizzo, solo per il 2007, degli oneri al 50 per cento come spesa
corrente e per un restante 25 per cento per le spese di manutenzione ordinaria
del patrimonio comunale (parchi, verde, strade, periferie). Motivo
dell'opposizione alla proposta dell'Ulivo: usare anche gli oneri urbanizzazione
al 100 per cento in spesa corrente esporrebbe al rischio, soprattutto nei comuni
del sud, di incrementare i tassi di clientelismo nelle pubbliche amministrazioni
(ricorso a consulenze esterne, ecc.) senza garanzie per la qualità delle opere
di urbanizzazione (fogne, strade, servizi) alla cui realizzazione e manutenzione
tali oneri sono destinati. Solo un rischio, ma ha comportato una riflessione
politica, anche triste.
15. SANATORIA DEI REATI AMMINISTRATIVI
Si tratta di una norma, inserita dal governo nel maxi emendamento alla
Finanziaria, che riguarda la possibilità di anticipare il termine di
prescrizione nei procedimenti per danno erariale a carico di amministratori
pubblici. Una norma inaccettabile che contraddice la scelta politica dell'Unione
di non praticare più la nefanda politica dei condoni e delle sanatorie varate
dal governo Berlusconi. Poteva essere cancellata con il consenso unanime dei
gruppi parlamentari al Senato ma le destre non lo hanno permesso. La sua
eliminazione è comunque assolutamente necessaria. Il governo si è impegnato a
farlo con un decreto legge entro la fine di questo anno. Un impegno che deve
essere senz'altro onorato.
16. AMBIENTE
Brucia il cambiamento, all'ultimo minuto, del capitolo della Finanziaria sui Cip
6, i finanziamenti per i produttori di energia da fonti rinnovabili e
“assimilabili” che costano allo Stato oltre 3mila milioni di euro l'anno, 60
euro in ogni bolletta. L'accordo di maggioranza raggiunto nella “cabina di
regia” sulla Finanziaria eliminava le fonti assimilabili (in realtà fossili:
carbone, metano, rifiuti petroliferi) dalla possibilità di usufruire dei
contributi, salvo nei casi di impianti già realizzati. La modifica
“misteriosamente” comparsa all'ultim'ora riconosce la possibilità di beneficiare
dei Cip 6 anche ai gestori degli impianti in costruzione. Di fatto, dunque, si
annulla il provvedimento iniziale, teso a garantire la ricerca sulle fonti
rinnovabili e ad arginare i profitti delle lobby del petrolio. . Il governo ha
affermato che si è trattato di un errore materiale che sarà corretto con il
primo provvedimento utile. Rifondazione Comunista chiede che questo
provvedimento correttivo venga immediatamente assunto già nel decreto legge
previsto prima della fine dell'anno.Il capitolo ambiente riserva però delle note
positive. Dal 2010 in Italia saranno vietate le buste per la spesa non
biodegradabili. È passato inoltre un emendamento del Prc volto a incrementare la
raccolta differenziata dei rifiuti: i consorzi comunali responsabili della
raccolta differenziata saranno commissariati se non provvedono a smaltire con
questo sistema il 40 per cento dei rifiuti per dicembre del 2007. La soglia
minima da rispettare diventa il 50 per cento per la fine del 2009 e il 60 per
cento per dicembre 2011.
17. ENI E SNAM RETEGAS
Si allontana il termine entro cui l'Eni dovrà scendere al 20 per cento in Snam
Rete Gas dall'attuale quota superiore al 55 per cento. Fissata al 2008 dalla
Finanziaria Tremonti, la data per l'operazione di cessione è adesso vincolata ad
un decreto del presidente del Consiglio che dovrà tener conto del quadro
comunitario europeo. È il frutto di un emendamento alla Finanziaria presentato
dal Prc e accolto dal governo. Un punto a favore della battaglia contro le
liberalizzazioni selvagge.
18. FONDI PER RICOSTRUZIONE DOPO CALAMITÀ NATURALI
La Finanziaria 2007 stanzia oltre 10 milioni di euro per la ricostruzione nelle
aree alluvionate di Vibo Valentia (8 milioni in un fondo esclusivo, il resto
frutto di una ripartizione con Veneto e Liguria di altri 5 milioni di euro). La
manovra inoltre avvia una certa ripresa dei finanziamenti per la ricostruzione
nelle zone dell'Irpinia e della Basilicata colpite dal terremoto del 1980. Il
testo varato dalla Camera prevedeva solo 2 milioni di euro per il 2007 e 30
milioni per il 2008, a fronte di una stima del ministero delle Infrastrutture
pari a circa 1 miliardo e 100 milioni di euro. Al Senato è passato un
emendamento del Prc che prevede un contributo in conto interessi e assegna
quindi alle regioni interessate (Campania e Basilicata) la possibilità di
accendere mutui quindicennali che renderanno disponibili 100 milioni all'anno
per tre anni a partire dal 2007.
19. PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
La Finanziaria 2007 dice no alla realizzazione del ponte sullo Stretto di
Messina e orienta i fondi prevista per l'opera alle infrastrutture in Calabria e
Sicilia.
20. SPESE MILITARI
Il Prc ha chiesto una riduzione delle spese militari. La Finanziaria contiene
solo un piccolo segnale in questa direzione. La manovra prevede una spesa di 1
miliardo e 700 milioni di euro per “nuovi sistemi d'arma” (nuovi armamenti). È
l'effetto di accordi internazionali sottoscritti dal governo Berlusconi e non
più “rivisitabili”. Qualcosa però è stato ottenuto: 25 milioni del fondo per la
Difesa saranno destinati alla bonifica dei poligoni di tiro in Sardegna. È un
segnale non irrilevante, se si considera che senatori “ballerini” tra
maggioranza e opposizione (come l'ex dell'Italia dei Valori De Gregorio) hanno
fatto della difesa delle spese militari un'arma di ricatto nei confronti del
governo, minacciando il non voto sulla Finanziaria e finendo per votare con il
centrodestra. La scelta di destinare anche solo una parte del fondo della Difesa
ad uso civile dà il segnale che questa maggioranza non è sensibile a ricatti
fasulli che rappresentano il rischio di uno “sfondamento a destra” della
coalizione.
21. EDITORIA
Per l'editoria arrivano dalla Finanziaria 37,4 milioni di euro, che compensano i
tagli operati dalla legge Visco-Bersani. Lo stanziamento previsto dal testo
licenziato dalla Camera ammontava a 411,9 milioni, poi per effetto di alcuni
emendamenti presentati in Senato si era scesi a 409,3 milioni. Ora con il
maxiemendamento lo stanziamento complessivo è di 449,3 milioni: 40 milioni in
piú rispetto all'ultima cifra, ma solo 37,4 milioni in piú rispetto al testo
licenziato dalla Camera.
22. SOFTWARE LIBERO
La Finanziaria contiene una indicazione per le amministrazioni locali volta ad
incentivare l'uso di software liberi negli uffici pubblici. Si tratta solo di
un'indicazione, ma dà un primo segnale di recepimento di una delle battaglie di
movimento contro le multinazionali dei pc.
23. RIDEFINIZIONE FISCALE DEL “MONDO DEL GIOCO”
Iniziata con il dl Bersani-Visco, la ridefinizione fiscale del “mondo del gioco”
(concorsi a premi e altro) continua nella Finanziaria. Si è ottenuto che per tre
anni il ministero dell'Istruzione impieghi 100 mila euro l'anno per campagne
educative nelle scuole volte a disincentivare il vizio del gioco. È solo un
inizio, ma anche un segnale culturale importante.
Angela Mauro
Roma, 17 dicembre 2007
da "Liberazione"
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29/09/2006 Varata la Finanziaria
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