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03/03/2008 Lavoro precario, affitto difficile: il grande problema casa (Redazione, http://www.korazym.org)

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Cercare un appartamento in affitto a Roma e Milano con un contratto da precario è sempre più difficile: l’ultima inchiesta rivela come le annose questioni sulla casa siano cruciali per il benessere di una generazione.

Casa in affitto con un contratto da precario? E’ un problema, e piuttosto serio. E’ l’ennesima conferma della difficoltà di numerosi giovani di questo paese l’inchiesta pubblicata dal mensile Terre di Mezzo su una trentina di agenzie immobiliari e proprietari di case di Roma e Milano. Contattati da un giornalista che si presentava come un giovane poco meno che trentenne, con uno stipendio di 1.000 euro al mese e un contratto a tempo determinato (un anno rinnovabile), di fronte alla richiesta di un affitto di massimo 600 euro al mese molti sono stati i rifiuti. Su 32 telefonate, alla domanda  "Ho un contratto a tempo determinato. È un problema?", in 17 casi la risposta è stata: “Non si affitta a giovani precari”, a meno che non ci sia un garante, e in particolare il genitore (6 risposte) o un'altra persona con contratto a tempo indeterminato (5). Negli altri sei casi la risposta è stata del tutto negativa.

Sorridenti e cortesi mentre descrivevano i pregi degli appartamenti, gli agenti immobiliari – racconta l’inchiesta - cambiavano faccia e tono appena scoprivano di avere a che fare con un lavoratore precario. E c'è perfino chi si è spinto a chiedere fino a 10mila euro d'anticipo. "In alternativa alla garanzia dei genitori – ha detto un agente immobiliare di Milano alla giornalista di Terre di Mezzo – si può fare una fideiussione: depositare in banca una somma pari a un anno di affitto. Così il padrone di casa è assicurato e può prendere i soldi da lì”. Per l’appartamento affittato a 808 euro al mese, si trattava di un anticipo in un’unica soluzione di 9.969 euro, cui si sarebbero dovuti poi aggiungere tre mesi di cauzione (2.424 euro) e le commissioni all’agenzia (il 15 per cento dell’affitto di un anno, cioè altri 1.454 euro). Ad un giovane precario.

Nel suo piccolo, è l’ennesima dimostrazione delle difficoltà che un giovane con un lavoro precario deve subire per riuscire a trovare – si badi bene – non tanto una casa da acquistare (figuriamoci… con un contratto simile!) ma una semplice sistemazione in affitto. Il segnale che i disagi di una intera generazione si fanno sempre più grandi, e impediscono qualsiasi certezza di prospettiva per il futuro. Per quello di un singolo, e in misura ancor maggiore per quello di una coppia: il figlio in questi casi diventa davvero un lusso, un grandissimo lusso. Tempo di elezioni: e ci sarà da scommettere che per molti giovani la decisione di voto sarà molto influenzata dalle proposte presentate su un tema così cruciale per la generazione del precariato stabile.

http://www.korazym.org
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