Il 28 e 29 settembre più di duecento piazze italiane ospiteranno la
campagna di informazione e sensibilizzazione "Diritti in piazza",
organizzata dalle Acli e dal Patronato Acli e dedicata alla sicurezza sul
lavoro. L'iniziativa è stata presentata oggi a Roma.
Informazione e prevenzione per superare
l'emergenza e combattere quotidianamente la battaglia della
sicurezza sul lavoro e nel lavoro: più di duecento piazze italiane saranno
coinvolte, venerdì 28 e sabato 29 settembre, nell'iniziativa "Diritti in
piazza", la campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione
organizzata dalle Acli e dal Patronato Acli, giunta quest'anno alla terza
edizione e dedicata al tema del "lavoro sicuro". Un tema che coinvolge
lavoro precario e lavoro nero. Alle spalle c'è un anno nero per gli
infortuni sul lavoro: secondo i dati Inail, sono stati oltre 900mila gli
infortuni sul lavoro, con 1.302 morti e un aumento del 2,2% nel 2006. In
media, quattro morti al giorno. La campagna si accompagna alla presentazione
di uno studio dell'Ires, l'Istituto di ricerca delle Acli, che raccoglie e
racconta nove storie di infortuni sui luoghi di lavoro col titolo "Bastava
poco... Storie di vite invisibili". La campagna è stata presentata questa
mattina a Roma, al teatro Ambra Jovinelli, dal presidente delle Acli e del
Patronato Acli Andrea Olivero e dai responsabili Acli alla presenza del
ministro del Lavoro Cesare Damiano. In oltre duecento piazze
d'Italia volontari e operatori offriranno informazioni e consulenze
sulla tutela del lavoro e della salute. Saranno distribuiti oltre centomila
guanti da lavoro e da cucina per sensibilizzare al valore della prevenzione
anche in casa. Verranno distribuiti diecimila barattoli di "caponata"
siciliana della cooperativa No Emarginazione di Partinico, che avvicina al
lavoro persone svantaggiate in un terreno confiscato alla mafia, e diecimila
tavolette di cioccolata del consorzio Ctm Altromercato. Ma a raccontare il
lavoro c'è anche lo spettacolo teatrale "Lavoro(in)Sicurezza - Storie di
vite invisibili", realizzato in coproduzione Acli e Compagnia delle Acque di
Gualtiero Bertelli, con la partecipazione di Francesca Reggiani: immagini e
canzoni per raccontare il lavoro di ieri e di oggi, la cronaca degli
infortuni e delle notti bianche, con uno spettacolo che sarà portato nelle
piazze, nei luoghi di lavoro e nelle scuole.
L'obiettivo di Acli e
Patronato Acli, ha detto
Andrea Olivero, è di "far parlare i cittadini rispetto al tema sicurezza.
Tema ampio che riguarda le nuove forme di attività lavorative, il lavoro
precario, il lavoro straniero". Il ministro del Lavoro Damiano ha ripercorso
l'attività del governo e ha ricordato come, a differenza del passato, la
sensazione condivisa dalle giovani generazioni sia legata a un'ansia del
futuro e a una incertezza che deriva da precarietà e lavoro nero,
quest'ultimo presente in primo luogo in edilizia e in agricoltura: "Siamo
partiti da lì. Abbiamo dato qualche soldo agli ispettori, abbiamo cambiato
gli orari e li facciamo lavorare di sabato e di domenica. Ne abbiamo assunti
1411. Il risultato - ha detto Damiano - è che in edilizia in dodici mesi
abbiamo sospeso 2240 aziende per lavoro nero, 800 hanno riaperto, le altre
sono scomparse, aziende malavitose che vivevano nel nero". In dodici mesi,
ha commentato il ministro, "162 mila persone sono emerse dal nulla" e più
della metà (escluso chi viene dalla Romania entrata nell'Ue) sono straniere.
Per il 55% si tratta di persone che hanno meno di 30 anni. E sono stati
incassati, ha ricordato Damiano, 60 milioni di euro in più di contributi
previdenziali.
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