Oggi ricorre la festa dei lavoratori. Questo appuntamento,
più che a festeggiare, serve a riflettere sulle condizioni in cui si trova il
mondo del lavoro in Italia. Ci sono almeno due problemi da affrontare: i
caduti sul lavoro e il precariato. Il governo si è
impegnato per diminuire gli incidenti sul lavoro con maggiori risorse, una
prevenzione più efficace e con leggi più severe. Gli imprenditori devono però
fare la loro parte.
Il precariato diffuso, dovuto a una disinvolta applicazione da
parte di molte aziende della legge Biagi, non ha, per ora, avuto la stessa
attenzione con proposte legislative adeguate. Una legge, la Biagi, nata per
facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro è stata utilizzata spesso
per aumentare i profitti delle aziende e diminuire i costi e i
rischi legati alle assunzioni a tempo indeterminato.
Come è possibile, infatti, che ci siano aziende con il 90% del personale
precario o con lavori a progetto completamente inventati? Una
situazione che sfrutta ed emargina le persone e influisce sull’economia. Infatti
chi farebbe credito a un precario? E un precario con che spirito può investire
nel suo futuro? Le famiglie non possono formarsi senza un minimo di sicurezza
sociale.
L’Italia dei Valori, come promesso a suo tempo, farà il
possibile per indurre il Governo a migliorare la legge Biagi, rendendola più
equilibrata a favore dei lavoratori. Inoltre in Parlamento, entro il mese di
maggio, presenterà una proposta di modifica della legge. Il
precariato è entrato nel mondo del lavoro come una malattia, va fermato prima
che diventi endemico.
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