Bisogna intervenire
profondamente sulle politiche del lavoro
se vogliamo rimettere in moto l'economia italiana".
Natale Ripamonti, il vicepresidente dei verdi al
Senato, non ha dubbi. "La sostenibilità deve
essere il filo conduttore che deve orientare le politiche
industriali. Solamente coniugando questo principio al mercato finanziario
- prosegue il senatore - si potrà invertire la rotta intrapresa con il
governo di centro-destra".
Il fulcro delle
azioni da seguire per rilanciare la competitività del nostro paese "deve
puntare su orientamenti che mettono insieme la
vivibilità sociale con il rispetto dell'ambiente".
A questo proposito, Ripamonti sottolinea come "il Pil non
può e non deve essere l'unico criterio per definire
l'andamento economico del paese. Si deve introdurre l'indice di
sviluppo umano, che prevede anche la
difesa dei beni comuni (ad esempio l'acqua), come fattore di
sviluppo e competitività".
Da non sottovalutare anche
l'importanza strategica che riveste il settore agricolo
per la rinascita della nostra economia.
Loredana De Petris,
senatrice dei verdi e capogruppo in commissione Agricoltura, infatti
sottolinea "la multifunzionalità dell'agricoltura. L'agroalimentare
costituisce il secondo settore per volume d'affari;
questo significa che si deve dare nuova centralità al mercato agricolo,
facendolo diventare il punto di riferimento tra economia e
territorio".
Tra le priorità da mettere in atto,
la senatrice non ha dubbi: "Il piano dello sviluppo rurale
europeo (in vigore fino al 2013) deve rappresentare la
linea guida da seguire per risanare il settore. Puntiamo
ad ottenere dei finanziamenti che garantiscano la
difesa della qualità, attraverso l'applicazione delle
buone pratiche che abbiano come obiettivo la sicurezza alimentare
e la tutela dei consumatori".
Il pensiero corre subito al problema
dell'influenza aviaria. "I cittadini chiedono
maggiori garanzie - sottolinea la senatrice dei verdi - Per fare
questo, si deve riprendere e applicare il principio di precauzione.
Solamente in questo modo si può garantire al consumatore una maggiore
tutela".
Centrale anche il tema della
difesa del made in Italy. Su questo la De Petris è netta: "Senza
una corretta etichettatura e tracciabilità dei prodotti
che ne garantisca la provenienza, il consumatore non si fida e non compra
più".
Sul Mezzogiorno Riccardo Di
Palma, presidente della Provincia di Napoli,
sostiene che "si deve mirare alla riqualificazione delle
infrastrutture per garantire una migliore vivibilità del
territorio. Da non sottovalutare inoltre - prosegue - che il mare
rappresenta una grande risorsa per l'economia italiana sulla
quale si deve decisamente puntare se si vuole rilanciare l'economia del
nostro paese".
Per fare questo, Di Palma sostiene
che "bisogna sviluppare un sistema di depurazione adeguato
che garantisca una maggiore tutela del nostro mare. Eppoi -
conclude - basta con i condoni che devastano il
territorio. Un'economia sana e prolifica deve orientarsi verso la
salvaguardia e la tutela del territorio
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