Allo scopo di fugare ogni dubbio sulla natura premeditata dell'attacco
israeliano al Libano, di seguito riportiamo qualche stralcio di «A Clean Break:
A New Strategy for Securing the Realm» (Un taglio netto: una nuova strategia per
garantire la sicurezza al regno). Il documento fu redatto nel 1996 per il leader
del Likud Benjamin Netanyahu, che allora subentrava nell'incarico di Primo
Ministro, da una squadra guidata da neoconservatori americani come Richard
Perle, personaggi che hanno ricoperto incarichi nell'amministrazione Bush come
Douglass Feith e David Wurmser, e il rappresentante dell'Hudson Institute,
Meyrav Wurmser.
[...] Israele ha l'opportunità di operare un taglio netto; può forzare un
processo di pace e una strategia basati su fondamenta intellettualmente nuove,
che restituisca alla nazione l'iniziativa fornendole l'opportunità di usare ogni
possibile energia nella ricostruzione del Sionismo, il punto di partenza del
quale deve essere una riforma economica. Per mettere al sicuro le strade e i
confini della nazione nell'immediato futuro, Israele può:
o Lavorare strettamente con Turchia e Giordania per contenere, destabilizzare e
respingere alcune delle minacce più pericolose [per Israele]. Ciò implica un
taglio netto dallo slogan “pace complessiva” [...]
o Cambiare la natura delle proprie relazioni con i Palestinesi, compreso
rivendicare il diritto di intervento militare (hot-pursuit) per l'auto-difesa in
tutte le aree palestinesi e sostenere alternative alla presa esclusiva di Arafat
sulla società palestinese.
La Siria sfida Israele sul suolo libanese. Un approccio efficace, con cui
l'America può simpatizzare, sarebbe se Israele prendesse l'iniziativa strategica
lungo i propri confini settentrionali sfidando Hezbollah, Siria e Iran, quali
principali agenti di aggressione in Libano, e questo comprende:[...]
o Stabilire il precedente che il territorio siriano non è immune da attacchi dal
territorio libanese da parte di forze israeliane.
o Colpire obiettivi militari siriani in Libano, e qualora questo dovesse
dimostrarsi insufficiente, colpire obiettivi selezionati direttamente in
territorio siriano... Abbandonare lo slogan “pace complessiva” e passare a
contenere la Siria, attirando l'attenzione sul suo programma di armi di
distruzione di massa e respingendo accordi “pace in cambio di terra” sulle
Alture del Golan [...] . Concentrarsi sulla rimozione di Saddam Hussein dal
potere in Iraq - un importante obiettivo strategico di per sé - come mezzo per
tarpare le ambizioni regionali siriane [...]
Prima di tutto, lo sforzo di Israele per garantire la sicurezza delle sue strade
e deiconfini può richiedere l'intervento militare in aree controllate dai
Palestinesi, una pratica giustificabile con la quale gli Americani possono
simpatizzare [...] .
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