Chiamatelo pure déjà vu in stile libanese. “L'Iran rapisce marines con le
armi spianate” dichiara il
Belfast Telegraph come se i Royal Marines catturati sul lato iraniano
del canale dello Shatt al-Arab fossero stati presi durante una passeggiata
pomeridiana a Seaforth. Terri Judd a bordo della HMS Cornwall nel Golfo
Persico ci dice che i marines sono stati “ sopraffatti e portati in acque
territoriali iraniane”, proprio come Hezbollah aveva attaccato Israele la
scorsa estate, catturando due soldati israeliani, scatenando l'attacco
israeliano sul paese. Però, come sappiamo, i soldati furono catturati nel
villaggio di Aitaa al-Chaab, ben all'interno del territorio meridionale del
Libano, un fatto inizialmente riportato almeno da qualche membro dei media
aziendali, sino a che non venne loro dato il copione approvato.
“La scorsa notte, i governi britannico e iraniano erano bloccati in un
litigio diplomatico mentre la disputa peggiorava. La Gran Bretagna
protestava che i propri uomini erano stati ‘rapiti’ mentre la televisione di
Stato iraniana insisteva che i soldati inglesi erano ‘in arresto’ per essere
entrati in territorio iraniano”, continua il Belfast Telegraph. “La cattura
ha infiammato una situazione già tesa tra i due paesi per le accuse che
l'Iran stia fomentando la guerriglia in Iraq mentre sfida il mondo sulla
questione del sospetto programma di armi nucleari”.
Naturalmente, per i neoconservatori, questi sviluppi sono i benvenuti dal
momento che essi sono impegnati in una battuta di caccia alla ricerca di un
pretesto, una sorta di nuovo incidente del Golfo del Tonchino [l'incidente
che diede inizio alla guerra del Vietnam e che si è poi dimostrato essere
stata soltanto una messa in scena n.d.t.], e potrebbero benissimo star
battendo le contestate acque dello Shatt al-Arab alla sua ricerca. Infatti
la
Associated Press più o meno ammette che proprio questa è la realtà,
quando riferisce che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna “hanno rinforzato la
loro presenza nel Golfo Persico ...per sfidare un Iran in crescita che
flette i suoi muscoli in tutta la regione e sviluppa tecnologia nucleare”.
Non dovrebbe essere considerata una coincidenza che i britannici sono stati
“rapiti” prima di un incontro al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per imporre
sanzioni all'Iran incolpato di esercitare i propri diritti in base al
Trattato di Non Proliferazione Nucleare. “Gli sviluppi coincidono con le
delibere delle Nazioni Unite su possibili sanzioni contro l'Iran per il suo
rifiuto di abbandonare il lavoro di produzione dell'uranio arricchito
necessario alla costruzione di una bomba,” riporta lo
Scotsman,
seguendo diligentemente il copione neocon, dovendo assumere per forza che
gli iraniani lanceranno atomiche contro Israele nel momento in cui mettono
assieme una o due bombe.
Secondo il quotidiano favorito della C.I.A., il Washington Post, i
britannici vogliono una “spiegazione” sulla cattura dei loro marinai,
sebbene una simile “spiegazione” non venga richiesta agli Stati Uniti quando
hanno mandato forze speciali in Iran, compresi i membri della setta
Mujahedin-e-Khalq con base a Camp Ashraf, vicino a Baghdad, un fatto
riferito già nel 2005 dal
Guardian. “Essi sono in Baluchistan, una roccaforte sunnita, e in
Khuzestan, una regione sciita dove una serie di recenti attacchi ha fatto
molti morti e centinaia di feriti negli ultimi tre mesi”, ha riferito lo
scorso aprile
Larisa Alexandrovna. “L'America sta segretamente finanziando gruppi
armati di separatisti etnici in Iran nel tentativo di fare pressione sul
regime islamico perché abbandoni il suo programma nucleare”, ha riferito lo
scorso mese il giornale neocon
Sunday Telegraph. “Le operazioni sono controverse perché comportano
avere a che fare con movimenti che ricorrono a metodi terroristici per
protestare contro il regime iraniano... I finanziamenti alle loro cause
separatiste provengono direttamente dal budget segreto della C.I.A.”. Il
generale Michael V. Hayden, direttore della C.I.A., non è ancora stato messo
nei guai per questo.
Nel frattempo l'incidente viene lasciato a montare e a rosolare nei media
aziendali, uno strumento obbediente tanto per i neocon che per i neolib. “I
funzionari britannici hanno cautamente evitato di tirare la conclusione che
l'incidente sia stata una deliberata provocazione da parte di Teheran, che
respinge le accuse occidentali che il suo programma per l'energia nucleare
sia una copertura per lo sviluppo di armi atomiche,” continua il Post. Come
al solito, nel Magico Mondo di Bush il sopra diventa il sotto e il nero
diventa bianco. Infatti, sono i britannici che sembrano colpevoli di aver
messo in scena “ una deliberata provocazione”, schernendo gli iraniani, che
sono giustamente resi paranoici dalla paura di vedere le loro città e la
loro popolazione colpite e terrorizzate dai neocon.
Fonte: http://kurtnimmo.com/
Link : http://kurtnimmo.com/?p=810
24.03.2007
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO
Archivio Iran
|