Dopo la vittoria del candidato progressista e
contadino Fernando Lugo nelle elezioni presidenziali svoltesi domenica 20 aprile
in Paraguay, ora “il popolo
paraguaiano si aspetta la ricostruzione dello Stato, e cioè la fine della
corruzione eretta a sistema, una riforma agraria integrale, con il recupero
delle terre ingiustamente assegnate dal dittatore Alfredo Stroessner ai suoi
seguaci più fedeli, la creazione di posti di lavoro con il sostegno delle
piccole e medie imprese, un’assistenza sanitaria degna di questo nome e
un’istruzione di buon livello. Naturalmente per far questo è necessario disporre
di risorse economiche che non accrescano il debito del Paraguay verso i grandi
finanziatori internazionali”. È quanto
ha dichiarato pochi minuti fa alla Infinito edizioni Norberto Bellini,
perseguitato dal regime di Stroessner, amico personale del presidente della
Commissione Verità e giustizia del Paraguay, mons. Mario Melanio Medina, e
autore per la nostra casa editrice del libro
Secondo Bellini, per il Paraguay e per Lugo
ora “la priorità sarà il recupero
delle risorse attraverso un negoziato con il Brasile per l’utilizzo dell’energia
elettrica della centrale di Itaipú, di cui il Paraguay è comproprietario. Il
trattato di Itaipú è l’eredità di due dittature: quella paraguaiana del generale
Stroessner e quella del Brasile. Stroessner aveva concesso al Brasile di
disporre della quota di energia elettrica (50%) spettante al Paraguay e non
utilizzata, pagandola al prezzo di costo. In concreto, il Paraguay incassa tutt’oggi
circa 300 milioni di dollari all’anno. Nessun Paese cede le proprie risorse al
prezzo di costo, neppure in America Latina. Il Venezuela vende il petrolio a
prezzo di mercato, e così vende il suo gas la Bolivia. Con il trattato firmato
da Stroessner, di fatto, il Paraguay finanzia quasi gratuitamente lo sviluppo
del Brasile. Con la vendita dell’energia a prezzo di mercato il Paraguay
dovrebbe ricevere oltre 2.000 milioni di dollari. Questa somma potrà fare da
volano allo sviluppo del Paese”.
Il libro
Il
3 febbraio 1989 in Paraguay finiva la
dittatura
del generale
Alfredo Stroessner,
la più longeva fra tutte quelle che afflissero il Sud America nel XX secolo. Non
esiste ancora una stima ufficiale delle vittime che, nel silenzio dei mass
media, patirono l’esilio, il carcere, la tortura e spesso la morte sotto il suo
regime.
Molte di
quelle vittime erano contadini
che avevano osato rivendicare i
loro diritti più elementari. Soprattutto di loro parla questo libro che, dopo
avere tracciato la storia di un Paese assai poco conosciuto e averne analizzato
le problematiche socio-economiche, racconta con un eloquente corredo di
testimonianze dirette la nascita del movimento delle
Leghe agrarie
e la sua brutale repressione.
“Il libro
dell’amico Norberto Bellini rompe finalmente il silenzio che ha gravato e
ancora grava in Europa sul mio Paese. A lui va quindi la gratitudine dei
paraguaiani, soprattutto di quelli che, nel silenzio, hanno maggiormente patito
le violenze della dittatura” (dalla prefazione di
Mons. Mario Melanio Medina,
presidente della Commissione Verdad y Justicia).
L’autore:
Nato in
Italia, Norberto Bellini
ha vissuto per molti anni in Paraguay,
dove è stato tra i fondatori delle Leghe Agrarie di Misiones. Costretto dalla
dittatura a lasciare il Paese, ha continuato a denunciarne gli abusi
dall’Europa. Nel 1989 ha fondato l’Associazione Solidarietà e Sviluppo (ASES).
Ha pubblicato diversi libri.
Paraguay, intervista esclusiva a Mons. Mario Melanio Medina
Il vescovo di Misiones risponde a Norberto
Bellini, autore di “Emboscada.
Le lotte contadine contro la dittatura in Paraguay”
Infinito edizioni
Pubblichiamo qui di seguito in esclusiva
uno stralcio dell’intervista rilasciata telefonicamente da Mons. Mario Melanio
Medina, vescovo di Misiones, a Norberto Bellini, autore del nostro libro “Emboscada”.
Monsignor Medina, dopo l’elezione del
nuovo presidente della Repubblica Fernando Lugo, lo scorso 20 aprile, che cosa
si aspetta ora il Paese?
Il 20 aprile 2008 il Paragay ha vissuto
un’esperienza del tutto nuova: un cambiamento di governo grazie a elezioni
libere e democratiche nelle quali si sono affrontati sette candidati alla
presidenza della Repubblica. È stato eletto Fernando Lugo, vescovo emerito e
sospeso “a divinis”, mettendo fine a un’egemonia di 61 anni del Partito Colorado
(Associazione Nazionale Repubblicana). Che cosa ci aspettiamo? Cambiamenti nelle
strutture dello Stato, a livello sociale, politico ed economico. In breve, che
il Paraguay si liberi dalla corruzione, dall’impunità, dal degrado morale ed
economico.
Quali sono le priorità?
In assoluto e schematicamente: giustizia
sociale e rispetto dei diritti umani sotto tutti gli aspetti; lotta al
prebendarismo e al clientelismo usati, per 61 anni, come arma politica dal
Partito Colorado; lotta contro la povertà, che colpisce quasi il 50% della
popolazione; creazione di fonti di lavoro per porre termine all’emigrazione in
massa, soprattutto dei giovani; un’attenzione particolare alla salute e
all’istruzione; il recupero della sovranità energetica; una vera riforma
agraria.
L’intervista integrale è disponibile sul
sito della
Infinito edizioni
e può essere ripresa citando la fonte Infinito edizioni. Inoltre Norberto
Bellini è disponibile per interviste da parte dei colleghi della stampa.
http://www.infinito.it
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