
Mentre in Europa vi è una tendenza di fondo verso il decentramento dei poteri
verso le autonomie locali, in Bosnia il Governo Centrale, sotto le pressioni del
FMI, spinge verso una maggior centralizzazione delle competenze, ignorando le
esigenze delle diverse etnie che qui coesistono. Dopo Dayton, da parte della
Federazione ancora provengono segnali che dimostrano la sottovalutazione delle
istituzioni della Rep Srpska, come il costante desiderio di trasferire i poteri
dalle istituzioni della Republika Srpska a quelle centralizzate in Bosnia
Erzegovina, cosa che alla fine mette in dubbio la sua stessa esistenza, nonchè
quella del popolo Serbo. La Presidenza della BIH tempo fa chiese che i simboli
della Republika Srpska fossero tolti, proprio ciò che dimostra l'identità serba,
riconosciuta anche dall’ONU: tale richiesta era assolutamente contraria alla
carta dei diritti umani.
La comunità serba, che costituisce la più grande etnia della Bosnia, chiede
invece l'indipendenza da uno Stato che le è stato imposto, che non le appartiene
e che vuole trasformarla, se non cancellare, in nome di un'unità nazionale che
ha un passato storico. Carla del Ponte, con le tangentopoli, i processi farsa e
le pressioni per l'integrazione europea, tentano di disintegrare il popolo
serbo.

La Etleboro da settimane sta portando all'attenzione dell'opinione pubblica
nazionale l'attuale situazione economica e sociale della Repubblica Srpska,
mentre i media ufficiali e la comunità internazionale cercano di nascondere la
realtà dei fatti con Carte di Credito e la denuncia dei genocidi. Il Primo
Ministro, Milorad Dodik, a tal proposito, ha espresso i suoi dubbi in merito
alla possibilità di indire un referendum per l'indipendenza della Srpska, non
crede infatti che sarà una cosa realizzabile nel prossimo futuro se non tra
dieci o venti anni. Il governo, allo stato attuale delle cose, può solo
impegnarsi affinchè il governo Bosniaco non ignori mai la voce dei serbi, in
quanto ha le mani legate e non può esporsi oltre. Si sta ora adoperando per
fondare un fondo di investimento destinato allo sviluppo dell'economia locale
che dovrebbe supplire, in qualche modo, alla mancanza di una banca centrale
nazionale che sostenga l'economia.
Il Commissario Europeo per la BIH,
che nessuna delle etnie ha mai voluto
 Il
grave sistema di usura delle banche che sta uccidendo le piccole e medie
imprese serbe non può essere fermato da una classe politica imbavagliata dai
ricatti dei poteri sovranazionali. Questo perché la Srpska ha attraversato un
periodo di guerra dalla quale ne uscita distrutta, in quanto è stata data del
suo popolo e dei suoi governanti un'immagine di macellai e di fomentatori di
odio tra le etnie. Rendendolo colpevole e criminale dinanzi ad un'intera
comunità internazionale, è stato posto in una posizione di totale svantaggio
dalla quale può uscire solo dimostrando le migliori intenzioni a cooperare
verso l'integrazione Europea. In questo il suo parlamento si sta fermamente
impegnando per riabilitare uno Stato che porta con sé ancora molte ferite e
gravi problemi economici e politici. Si cerca innanzitutto di tenere sempre
vivi i rapporti con gli Stati partner, per sviluppare e migliorare sempre più
una cooperazione che possa portare a valorizzare le grandi risorse economiche
e turistiche della Srpska. Per il resto i suoi politici, allo stato attuale,
non possono fare molto, se non assecondare certe lobbies, perché Carla del
Ponte vigila, come una spada di Damocle, ed è pronta a scatenare una
tangentopoli tramite i giornali dei privati che in Bosnia hanno grandi
interessi. Quando il Primo miniostro affermò che voleva l'indipendenza,il
commissario europeo furioso scosse la testa e impazzito, minacciò gravi
ripercussioni, così come l'ambasciatore americano, che parlò di isolamento, e
il Capo della OHR si precipitò addirittura a Banja Luka pensando di perdere il
lavoro. In fin dei conti urlano e fanno un gran baccano solo per mantenere una
poltrona, mentre ignorano il resto, raccontando solo storielle, mentre le
agenzie di stampa e i giudici cantano solo quando si devono pagare i debiti,
oppure vendere e privatizzare: ormai conosciamo i loro sorrisi e le loro
scuse. Prendono ordini solo da Banca Intesa e Unicredit, loro sono l'unico Dio
che riconoscono.

Intanto si fa sempre più strada il movimento apartitico e popolare di Dane
Cankovic, che si sta battendo per l'indipendenza con un'intensiva raccolta di
firme per poi chiedere un referendum. Solo in questo modo si potrà proteggere
un'identità etnica che rischia l'estinzione : i Serbi vogliono rimanere Serbi
e la lotta continuerà fino a che non si raggiungerà una quantità di firme che
basti ad affermare un diritto a chiedere e a ottenere l’indipendenza.
Questo movimento nasce da una Ong, " La nostra scelta", strutturata
come una Tela, e, in forza di questo, la loro azione si sta diffondendo a
macchia d'olio, andandosi però a scontrare duramente contro i Commissari
Europei e le associazioni finanziate dalle multinazionali. I guardiani delle
Lobbies sono lì pronte a ingabbiare i politici e i governi che vogliano
sfidarle, ma poco possono fare contro una rete di persone che non riconosce un
leader o un capo, essendo ognuno contemporaneamente singolo e parte
dell'organizzazione.
La Etleboro da tempo partecipa attivamente, e chiederà
pubblicamente dinanzi alle telecamere della Tv di Stato, grazie al giornalista
Sinisa Mihailovic, per quale motivo in Bosnia tarda a essere promulgata una
legge contro l'anatocismo, dato che in Italia e in Europa è stato a tutti gli
effetti condannato.
Sinisa Mihailovic
Se
occorre adeguarsi al modello europeo è ora che lo si faccia, partendo
innanzitutto dalle leggi, sia politico-costituzionali che economiche e
finanziarie. Le Commissioni Europee decretano direttive, impongono le leggi ai
nostri Stati, ma i suoi stessi consulenti risiedono nei consigli di
amministrazione delle multinazionali.
Le banche si rifiutano di dare una risposta a Michele Altamura che, al Convegno
sulle misure dello sviluppo economico del 2006, ha pubblicamente accusato le
lobbies di essere responsabili dei più grandi crimini che siano mai stati
compiuti contro l'umanità. Il coraggio di Sinisa Mihailovic consentirà la
Etleboro di sfidare i poteri forti e di annunciare che presto verrà diffusa una
piattaforma elettronica per la elaborazione e l'indicizzazione dei dati delle
piccole e medie imprese, portando verso la strada della internazionalizzazione e
della cooperazione in un sistema economico virtuale con le altre imprese.
Come consiglio, la Etleboro vuole suggerire a Karadzic e
Mladic di non bere la Coca Cola, perché rischiano di essere prelevati con un
elicottero ovunque essi siano, in caso di vincita, proprio come la pubblicità.
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