“Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se
non firmo oggi il Parlamento vota un'altra volta la stessa legge ed è scritto
che a quel punto io sono obbligato a firmare. Se mi dite non firmare, non
significa niente" queste sono le parole di un Presidente della Repubblica
che in questa legislatura ha firmato di tutto e lo ha fatto
spesso entro le 24 ore.
Non è vero che “non firmare” non significa nulla, i gesti della prima
carica dello Stato hanno una forte valenza per la democrazia e
per l’immagine delle istituzioni.
Se questo è il pensiero di chi la rappresenta oggi, mi domando allora
cosa ci stia a fare Giorgio Napolitano dov’è. Se questa è la
considerazione delle funzioni spettanti al suo ruolo, se firma perché “tanto
poi dovrà firmare”, allora lasciamo promulgare le leggi al
Parlamento e smettiamola con le pantomime.
Il Capo dello Stato non avrebbe dovuto firmare l’amnistia fiscale,
né tanto meno negarne la gravità prima di farlo. Questa porcata non
andava promulgata, e se fosse stata ripresentata invariata, un
Presidente della Repubblica, firmando, avrebbe dovuto spiegare alla nazione che
l’arroganza del governo, e di una certa opposizione, privava delle sue
prerogative anche la Presidenza della Repubblica.
Il 2 ottobre il governo Berlusconi IV, con il voto di
fiducia, avrebbe potuto togliere le tende e tornare a casa riportando
il Paese alle urne. Per soli 20 voti l’Italia ha perso questo importante
treno su cui viaggiava, oltre al proprio futuro, ed è stato approvato
lo scudo fiscale. Venti voti di deputati del Pd
e dell’Udc, e, con rabbia devo riconoscere, anche di
un deputato Idv. Gli italiani sono stati fregati da 32
escort ‘da Parlamento’ che si sono svendute a questa vergogna. In
quest’indimenticabile 2 ottobre ci sono stati 24 assenti del Pd, 7 dell’Udc ed
uno dell’Idv, qualche ora prima, molte delle stesse facce avevano già
boicottato il voto sulla mozione di costituzionalità dello scudo
stesso.
Non accetto lezioni sul rispetto delle istituzioni dai tanti doppiopetto che
dicono di fare opposizione in Parlamento ma che al momento opportuno, quello del
voto, ritirano la mano e l’unica a cosa che sanno fare è denigrare ed inveire
contro chi l’opposizione, quella dei fatti, la conduce senza sosta dentro e
fuori il Parlamento: l’Italia dei valori.
Le lezioni impartite dal Pdl, Fini incluso, quelle sono il
canto delle sirene di Ulisse, non bisogna ascoltarle, ma chi si
traveste da salvatore della patria, manifestando in Piazza del Popolo per
difendere la democrazia a parole, salvo poi assassinarla nei fatti
in un’aula del Parlamento, non merita la stima dei giusti bensì
l’ira degli onesti
Nasce il MOVIMENTO 5 STELLE: oggi ore 15 diretta streaming dal blog
Ieri ho partecipato alla manifestazione in Piazza del Popolo a Roma di cui ho
trasmesso la diretta streaming dal mio blog e dal sito dell’Italia dei Valori.
Un’imponente ed importante manifestazione che testimonia che il Paese c’è ancora
e che aspetta un segnale per tornare a sperare, segnale che Italia dei Valori
sta dando e darà ogni giorno più forte.
Oggi ci sarà un’altra manifestazione importante, che sta
passando nel silenzio di regime, che non ha avuto trenta giorni di prime pagine
di la Repubblica ma che son certo sarà seguita da migliaia di cittadini: la
presentazione del Movimento a 5 Stelle di Beppe Grillo allo
Smeraldo di Milano. Anche di questo evento trasmetterò la diretta
streaming oggi alle 15:00 dal mio blog, ed anche di questo importante
fatto politico spero che domani l’informazione, che è scesa in piazza per urlare
la propria libertà ed indipendenza dal potere, dia il dovuto spazio nei propri
servizi lunedì, altrimenti in Piazza del Popolo ieri si è celebrata la festa di
una delle tante lobby dell’informazione. Auguri Beppe.
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