Parlando di infrastrutture il presidente del consiglio ha
dichiarato che «lo Stato garantirà la possibilità di realizzare i trafori
alpini del Corridoio 5 anche con l'uso della forza, così come ha fatto in
Campania per l'emergenza rifiuti» Legambiente: «Un'ipotesi preoccupante»
Lo Stato garantirà la possibilità di realizzare i trafori alpini del
Corridoio 5 anche con l'uso della forza, così come ha fatto in Campania per
l'emergenza rifiuti". È quanto ha annunciato il presidente del consiglio,
Silvio Berlusconi, nel corso dell'inaugurazione dell'Eicma 2008, parlando di
infrastrutture per le quali "il governo ha messo a disposizione 16 miliardi,
dopo che la sinistra aveva bloccato i nostri piani e i cantieri come il Frejus,
per colpa di Rifondazione Comunista".
Secondo Berlusconi una minoranza non può pretendere di fermare un cantiere,
"perché questo non è espressione diretta di democrazia, va contro ai
cittadini, ai viaggiatori e allo Stato".
Secca la reazione di Legambiente, che per bocca del presidente nazionale
vittorio cogliati Dezza afferma: “L’esercito anche in Val Susa? Forse abbiamo
frainteso. Altrimenti sarebbe una ipotesi preoccupante per almeno due aspetti:
primo perché il Premier crede di poter disporre dell’esercito per intervenire
ovunque rischi di trovare degli oppositori ai suoi progetti, si tratti di
smaltimento dei rifiuti in Campania o di siti per le centrali nucleari o
grandi infrastrutture; secondo perché, evidentemente, Berlusconi non sa che
sui trafori del corridoio 5 si sta lavorando da tempo, con un tavolo di lavoro
che vede collaborare fattivamente il ministro Matteoli e il sottosegretario
Letta con tutti i sindaci locali…”
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