intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno
FERROVIE SPA. QUANTO PAGHIAMO I DIRIGENTI
SONO FATTI NOSTRI. LE MEGA-PUBBLICITA'? PER COMUNICARE AGLI AZIONISTI, CIOE'
AGLI ITALIANI... Firenze, 24 ottobre 2006
10 milioni di euro di liquidazione al presidente delle Ferrovie spa, Elio
Catania, non sono uno sproposito? "...e' relativa sia al rapporto di
amministrazione che a quello di lavoro subordinato; non e' possibile fornire
ulteriori dettagli in quanto una clausola di riservatezza contenuta nel
contratto di lavoro, stipulato in sede di assunzione dell'incarico, ne
impedisce la diffusione". Questa e' la risposta del sottosegretario del
ministero dell'Economia, Massimo Tononi, ad un'interrogazione presentata lo
scorso 27 luglio in collaborazione con l'Aduc (associazione per i diritti
degli utenti e consumatori), dove si precisa anche che, per gli emolumenti,
"in aggiunta alla remunerazione fissa, e' sempre prevista la
corresponsione di una remunerazione variabile... che si attesta nel 50%
della parte fissa. La quota variabile e' collegata al raggiungimento di
obiettivi economico-finanziari o di qualita' del servizio, ricavati dagli
strumenti di pianificazione strategica ed operativa dell'azienda".
Il sottosegretario ha risposto anche ad un'altra interrogazione presentata
il 23 giugno in cui chiedevo a cosa servissero le mega-campagne
pubblicitarie di Ferrovie spa, visto che non hanno concorrenti sul mercato
del trasporto su rotaia: "... la campagna di comunicazione risponde
alla necessita' di diffondere fra gli azionisti della societa', e cioe' gli
italiani, le attivita' che vengono intraprese per migliorare il servizio di
trasporto ferroviario. Trattandosi di una comunicazione che ha come
destinatari la totalita' della popolazione, la societa' Ferrovie spa ha
ritenuto di ricorrere all'uso di mezzi di comunicazione di massa e, in
particolare, alla carta stampata, adottando un criterio di massima
trasparenza ed imparzialita' nella suddivisione percentuale tra i vari
organi di stampa".
E' proprio il caso di dire che non si smette mai di imparare! Cioe'
che una societa' di proprieta' dello Stato stabilisce emolumenti con la
clausola di non renderli pubblici (servizi segreti....?), e siccome
stiamo parlando di una liquidazione di 10 milioni di euro, visto che gli
importi, oltre al "fisso", sono legati ai risultati ottenuti, e visto che
Ferrovie spa sono in rosso da far paura e la qualita' del suo servizio e' in
mano anche ad alcune procure della repubblica, ne devo dedurre che se
quantomeno avesse fatto pareggiare i bilanci e fatto pulire i vagoni, la
liquidazione avrebbe dovuto essere almeno di 1 milione di milioni di euro...
E si impara anche sulla pubblicita'. Una spesa di diversi milioni di euro su
tutti i giornali (comunicazione agli azionisti?), di una societa' che
e' messa molto male a bilanci, per comunicare a tutta la popolazione
italiana.... oltre al becero populismo da "Stato libero di Bananas",
e' molto probabile che gli "azionisti" (di fatto... loro malgrado)
avrebbero gradito una comunicazione a base di aumento della rete, vagoni
puliti, tariffe piu' basse, eurostar non obbligatori su alcune tratte e con
tempi di percorrenza da espresso o intercity, stazioni con servizi igienici
non solo a pagamento e con sale d'attesa decenti, rimborsi semplici e veloci
per i disguidi e le inadempienze, etc.. Le Ferrovie, inoltre, sono state
"democratiche" perche' hanno elargito pubblicita' un po' su tutti i giornali
stampati? Oltre al dubbio che sia democrazia e non "acquisto di consensi",
anche di questo credo che gli "azionisti" ne farebbero volentieri a meno in
cambio dei servizi di cui sopra.
La questione, ovviamente, non finisce qui. I miei consulenti legali stanno
vagliando estremi di reato riscontrabili nel comportamento delle Ferrovie e
nelle spiegazioni dello stesso fornita dal sottosegretario. Una nuova
interrogazione, inoltre, e' in arrivo.
Qui i testi completi delle interrogazioni e della risposta alle
interrogazioni:
Campagne Trenitalia
Archivio Infrastrutture
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