Dico ma, davvero davvero questi sapiens della politica non si rendono conto
che hanno fallito in massa? È mai possibile che non si siano accorti e non si
stiano accorgendo che il popolo li sta accerchiando e con sempre maggiore
convinzione di fargliela pagare?
Un qualsiasi essere umano sano di mente, già, sano di mente, avrebbe caricato
le valige nel bagagliaio insieme al bottino di una vita, una valanga
inimmaginabile di denari sottratti al paese e via andare in una qualche
paradisiaca località a godersi gli ultimi grassi rantoli di una vita da infami.
Macchè! Sembrano quei rapinatori incalliti che dopo avere passato decenni a
saccheggiare in qua e in la i beni migliori ed avere profanato ogni locale dove
c’era qualcosa di valore anche presunto, mai sazi, si riuniscono tutta la banda
insieme e dicono per l’ennesima volta: “facciamo questo ultimo colpo
e poi ci ritiriamo”.
Ad onore del vero il paese sperava che “l’ultimo colpo” l’avessero fatto ai
tempi di mani pulite, e nessuno mai si sarebbe immaginato che
dopo la tristissima epoca “Craxiana” che ha tappezzato la nazione di fazzoletti
e pannolini, ci sarebbe stato un susseguirsi di operazioni catastrofiche tali da
dovere aprire centinaia di inchieste, “piedi puliti, viso pulito, pancia
pulita e colon pulito”.
Ma la parte più incredibile è che i “malfattori” i quali hanno svaligiato
tutto, sono gli stessi che stanno raccontando alla nazione che “qualcuno”
si è impossessato dei gioielli di famiglia e che non ci sono più gli
ori, gli argenti, i soprammobili, i tappeti e la carta igienica. Non solo, ma
ogni maledetto giorno ci dicono che tocca “al popolo” riparare i portoni
scassinati e riacquistare i materiali preziosi, altrimenti siamo rovinati.
Praticamente ci troviamo davanti ad un manipolo di farabutti che hanno seminato
per decenni centinaia di migliaia di bombe senza catalogare il luogo del
deposito, e adesso ci vengono a dire che LORO sono in grado di evitare l’immensa
esplosione a catena che sta per partire. Siamo all’apice dell’assurdo. L’Italia
è un paese dove non c’è nessun limite all’indecenza, dove se sei un politico e
ti beccano nudo a un droga party con il pistolino in mano, potrai serenamente
dimostrare che partecipavi a un “meeting” cattolico dove insegnano a NON fare la
pipì negli angoli delle strade e a rimuovere “la polvere” senza sporcarsi.
L’importante è il pelo sullo stomaco, la faccia tosta e … finta di niente!
Sono certo e non sono l’unico a pensare che le piazze si riempiranno ogni
settimana, poi ogni giorno, e infine ogni ora del giorno senza sosta fin quando
l’Italia potrà in qualche modo assomigliare all’Islanda. Dico “in qualche modo”
perché in Islanda molti appartenenti politici e i banchieri individuati quali
responsabili del default sono stati arrestati (notizie che nei nostri TG non
passano) mentre qui da noi tutto ciò ce lo possiamo scordare o quanto meno è
assai difficile, poiché in un sistema corrotto e marcio da una vita porta dentro
di se tutta la malattia di una società inebetita e per certi versi connivente.
Mi basterebbe che dall’Islanda prendessimo anche solo l’esempio di come si può
riformare una classe dirigente attingendo “uomini comuni” di fra il popolo, e
che il nostro debito pubblico così come quello Islandese fosse azzerato, che se
lo paghino gli speculatori e i banchieri se ci riescono!!!

L’importante è che le formiche possano ricominciare a lavorare per se e non
per quelle scassa palle di cicale che prima smettono di “frignare” e meglio è.
Ma soprattutto quel fastidioso incessante ipocrita rumore di cicale ci ha
veramente frantumato la sacca scrotale, e prima se ne vanno a ronzare in altre
isole e penisole e prima potremo sperare di recuperare quel che rimane. Il
bisogno primario di questo paese è “rimuovere a tutti i costi questa classe
politica”. Se non lo capiranno peccato, se saranno convinti di essere più forti
loro peccato, se credono che il popolo è formato da tanti disgraziati senza
forze peccato. I libri di storia sono pieni di gente che credeva di vivere in
eterno
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