Ci stanno uccidendo
E tutta na mafia
Nostra signora ndrangheta-part ...
Mio marito paolo ucciso dalla ...
Il 4 ottobre a Milano c'era anche lei, Petra Reski, giornalista e
autrice del libro Santa Mafia. Petra è una straordinaria testimone
della lotta alle mafie attraverso l'informazione. Vi riporto il
testo del suo intervento dal palco del teatro Smeraldo.
Beppe Grillo: “Vi voglio presentare questa signora che
ha scritto
questo libro su come la ‘ndrangheta e la
mafia si stanno inserendo in Germania, dove non hanno assolutamente
leggi che la tutelino contro la mafia, leggi sul riciclaggio e si
sta impadronendo prima dei ristoranti, delle pizzerie, degli
alberghi e delle vie e adesso anche della politica. Petra
Reski eccola qua, una signora combattente, una di noi!”
Petra Reski: “Intanto vi ringrazio, perché questo libro non
esisterebbe in italiano, se non ci fosse stato il blog di Beppe
Grillo. Grazie a questo, la piccola casa editrice l’ha scoperto in
rete, mi è successo che questo libro è stato tradotto in italiano:
una cosa che vorrei raccontarvi, perché i tedeschi, quando ho
presentato questo libro in Germania, hanno detto: “beh, è ovvio
che lei non pubblica questo libro in Italia”, io ho detto: “
perché?”, “perché in Italia non c’è libertà e poi lei
sarebbe sotto minaccia” etc. etc.. Bisogna dire che sono stata
minacciata in Germania, sono stata querelata in Germania e gli unici
che mi hanno creduto su quello che è successo sono stati gli
italiani.
Volevo dirvi che ho scritto questo libro soprattutto perché sono
venti anni che scrivo sulla mafia in Italia, ovviamente: ho
cominciato a scrivere sulla mafia in Germania dopo
Duisburg, ovviamente, perché volevo scrivere questo libro
per fare capire ai tedeschi che cosa è la mafia, perché in Germania,
per esempio, tra l’altro c’è la moda di ascoltare la musica della
mafia, perché lo trovano divertente, in quanto c’è un produttore
molto bravo, vicino alla ‘ndrangheta calabrese che
vive a Amburgo ed è riuscito a distribuire questa musica in
Germania.
Dunque loro ritengono che sia un problema molto
folcloristico e allora ho scritto questo libro per fare capire ai
tedeschi che non devono stare tranquilli, perché la mafia è già lì
da 40 anni, a Duisburg , a Monaco, a Erfurt, a
Leipzig , ovunque. E è stata, per me, un’esperienza
molto umiliante quella di essere in Tribunale e di essere derisa dal
giudice in presenza di queste persone, che figurano in tutti i
rapporti della Polizia sia tedesca che italiana.
Comunque continuo a
ripetere quello che è successo, solo che ho sempre un dubbio: se non
c’è un movimento europeo a far capire che la mafia non è solo un
problema di alcuni villaggi arretrati del sud dell’Italia, come in
Germania tutti credono volentieri a quello che dice Saviano,
però finché non ha toccato la Germania, perché in Germania tutti
credono, visto che hanno una fiducia cieca nelle leggi e i treni
sono sempre in orario, dunque non può succedere quello che succede
in Italia.
Sono 20 anni che vivo in Italia e dunque anch’io avevo la tendenza,
come tutti gli italiani, ad avere un’idea un po’ romantica della
Germania, sempre con queste buone leggi, tutti rispettano le leggi,
i treni sono in orario e ho dovuto, purtroppo, correggere un po’ la
mia immagine della mia stessa patria, negli ultimi mesi. Spero solo
che continuerò a svegliare i tedeschi su questo tema e non solo i
tedeschi, perché per fortuna questo libro è uscito anche in altri
Paesi come l’Olanda.
In Olanda
Giovanni Strangio è stato arrestato, per esempio, e non è
solo lui, ci sono tante cosche che sono ovunque, in Francia e anche
in Portogallo e in Spagna, come sapete. Gli italiani lo sanno, però
gli altri.. mi dà fastidio quando mettono il dito contro l’Italia
senza guardare che andavano molto bene, questi soldi, alla Germania,
dopo la caduta del muro.
Voglio solo ringraziare Beppe Grillo, perché anche per me era una
cosa.. quando l’ho conosciuto, la prima volta che ho scritto un
articolo su di lui per Die Zeit era una cosa che
per me era fuori da quello che avevo visto in Italia prima, perché
in Italia bisognava essere sempre o a destra o a sinistra e non
c’era neanche un giornalista che fosse in grado di criticare sia la
destra che la sinistra.
Sono stata contenta di conoscere Beppe
Grillo, perché mi ha dato una cosa, un’energia che credo manchi
anche in Paesi come la Germania. Grazie a voi!”
http://www.beppegrillo.it
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