LETTERA AGLI AMICI di padre Alex Zanotelli - Napoli, 12 luglio
2008
“ E’ AL COLMO LA FECCIA”
"Carissimi,
è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli, dal
Rione Sanità nel cuore di quest’estate infuocata. La mia è una
rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la Verità.
Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo nel Salmo 12:
“ Solo falsità l’uno all’altro si dicono:
bocche piene di menzogna,
tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
Come rettili strisciano,
e i più vili emergono,
è al colmo la feccia.”
Quando, dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli , non
avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato
dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho alle lotte
di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.Sono convinto che
Napoli è solo la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge
tutti.
Ifatti, se a questo mondo, gli oltre sei miliardi di esseri umani
vivessero come viviamo noi ricchi (l’11% del mondo consuma l’88% delle risorse
del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come risorse e di altro
quattro come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I poveri di Korogocho, che
vivono sulla discarica, mi hanno insegnato a riciclare tutto, a riusare
tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma soprattutto a vivere con
sobrietà.
E’ stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei
rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta da vent’anni a
sversatoio nazionale dei rifiuti tossici.Infatti esponenti della
camorra in combutta con logge massoniche coperte e politici locali, avevano
deciso nel 1989, nel ristorante “La Taverna” di Villaricca”, di sversare i
rifiuti tossici in Campania.Questo perché diventava sempre più difficile
seppellire i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da ogni
parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono stati sepolti
dalla camorra nel Triangolo della morte (Acerra-Nola-
Marigliano), nelle Terre dei fuochi (Nord di Napoli) e nelle campagne del
Casertano.
Questi rifiuti tossici “bombardano” oggi, in particolare i
neonati, con diossine, nanoparticelle che producono tumori,
malformazioni , leucemie.
Il documentario
Biutiful
Cauntri esprime bene quanto vi racconto.
A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai
potentati economici-finanziari.Infatti questa regione è stata gestita dal 1994
da 10 commissari straordinari per i rifiuti,scelti dai vari governi nazionali
che si sono succeduti. In 15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre
due miliardi di euro, per produrre oltre sette milioni di
tonnellate di “ecoballe”, che di eco non hanno proprio nulla : sono rifiuti tal
quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire, né seppellire
perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste ecoballe,
accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro percolato quelle
splendide campagne denominate “Taverna del re “.
E così siamo giunti al disastro! Oggi la Campania ha raggiunto gli
stessi livelli di tumore del Nord-Est, che però ha fabbriche e
lavoro.Noi, senza fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla
stessa sorte. Il nostro non è un disastro ecologico -lo dico con rabbia- ma un
crimine ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono
enormi interessi finanziari. Ne è prova il fatto che Prodi, a governo scaduto,
abbia firmato due ordinanze:una che permetteva di bruciare le ecoballe di
Giugliano nell’inceneritore di Acerra, l’altra che permetteva di dare il Cip 6
(la bolletta che paghiamo all’Enel per le energie rinnovabili) ai 3
inceneritori della Campania che “trasformano la merda in oro -come dice
Guido Viale- Quanto più merda, tanto più oro!”.
Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto n.90
sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone, con la forza militare, di
costruire 10 discariche e quattro inceneritori. Se i 4 inceneritori
funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da
altrove per farli funzionare. Da solo l’inceneritore di Acerra potrebbe bruciare
800.000 tonnellate all’anno! E’ chiaro allora che non si vuole fare la
raccolta differenziata, perché se venisse fatta seriamente (al 70 %),
non ci sarebbe bisogno di quegli inceneritori. E’ da 14 anni che non c’è volontà
politica di fare la raccolta differenziata. Non sono i napoletani che non la
vogliono, ma i politici che la ostacolano perché devono ubbidire ai
potentati economici-finanziari promotori degli inceneritori. E tutto
questo ci viene imposto con la forza militare vietando ogni resistenza o
dissenso, pena la prigione. Le conseguenze di questo decreto per la Campania
sono devastanti.
”Se tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali
davanti alla legge (articolo 3 della Costituzione), i Campani saranno
meno uguali, avranno meno dignità sociale-così afferma un recente
Appello ai Parlamentari Campani Ciò che è definito “tossico” altrove, anche
sulla base normativa comunitaria, in Campania non lo è; ciò che altrove è
considerato “pericoloso”qui non lo sarà. Le regole di tutela ambientale e
salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia
giudiziaria e la magistratura in tema di repressione di violazioni della
normativa sui rifiuti, hanno meno poteri che nel resto d’Italia e i nuovi
tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno in
grado di tutelare, come altrove accade, i diritti dei Campani ...
Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all’inceneritore di
Acerra, a contestare la conferenza stampa di Berlusconi,
organizzata nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente. Eravamo pochi, forse
un centinaio di persone. (La gente di Acerra, dopo le botte del 29 agosto 2004
da parte delle forze dell’ordine,è terrorizzata e ha paura di scendere in
campo). Abbiamo tentato di dire il nostro no a quanto stava accadendo.Abbiamo
distribuito alla stampa i volantini :”Lutto cittadino.La democrazia è morta ad
Acerra.Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il sottosegretario
Bertolaso.”
Nella conferenza stampa (non ci è stato permesso parteciparvi!)
Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per tutto quello che ha
“subito” per costruire l’inceneritore ad Acerra! (Ricordo che la Fibe è sotto
processo).Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il
giorno prima l’ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi ha annunciato
che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle tre o
quattro ditte italiane e una straniera, a gestire i rifiuti.Quella italiana sarà
quasi certamente la A2A ( la multiservizi di Brescia e Milano)
e quella straniera è la Veolia, la più grande multinazionale
dell’acqua e la seconda al mondo per i rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a
papparsi il bocconcino e così, dopo i rifiuti, si papperà anche l’acqua
di Napoli.
Che vergogna! E’ la stravittoria dei potentati
economici-finanziari, il cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che
diventiamo le nuove cavie. Sono infatti convinto che la Campania è diventata
oggi un ottimo esempio di quello che la Naomi Klein nel suo
libro Shock Economy, chiama appunto l’economia di shock! Lì dove c’è
emergenza grave viene permesso ai potentati economico-finanziari di
fare cose che non potrebbero fare in circostanze normali. Se funziona in
Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo Katrina insegna!)...
Non abbandonateci. E’ questione di vita o di morte per tutti. E’ con tanta
rabbia che ve lo scrivo.Resistiamo!".
Padre Alex Zanotelli, Napoli, 12 luglio 2008
http://www.beppegrillo.it
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