25/05/2008 Comunicato Stampa del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania (napoli@peacelink.it, rifiuti@allarmerifiutitossici.org)
Nel condannare gli atti repressivi delle
ultime ore, perpetrati ai danni delle comunità di Chiaiano, Marano e Mugnano,
il Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, a cui aderiscono comitati
civici, associazioni e numerosi esperti ed esponenti del mondo scientifico,
ravvisa elementi di incostituzionalità e di violazione di norme comunitarie nel
Decreto Legge n. 90 del 23.05.2008. Pertanto annuncia che porterà la materia
all’attenzione delle Autorità competenti, in sede nazionale e comunitaria.
Tra i punti contestati, si evidenziano i
seguenti:
militarizzazione dei siti
adibiti a discarica;
uso inappropriato di
discariche per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati, e legalizzazione
dello smaltimento nelle discariche per rifiuti urbani di sostanze pericolose
provenienti da trattamenti in impianti industriali;
grave limitazione della
possibilità di esprimere liberamente il proprio dissenso;
costituzione di un tribunale
speciale, titolare in via esclusiva dei procedimenti riferiti a: - reati relativi alla gestione dei rifiuti; - reati in materia ambientale; - controversie relative ai diritti costituzionalmente
tutelati, in diretto contrasto con i poteri della Corte Costituzionale.
Gli aderenti al Coordinamento, durante
questi anni di emergenza, hanno elaborato proposte di gestione del ciclo
integrato dei rifiuti che sono state puntualmente presentate alle autorità
competenti. Tali proposte si fondano sull’utilizzo di tecniche e tecnologie che,
rispetto alle soluzioni tradizionalmente individuate dalle istituzioni, sono a
minore impatto ambientale ed hanno positive ricadute sociali ed economiche.
Ad un piano fondato sull’uso di discariche
ed inceneritori, il Coordinamento contrappone una soluzione realizzabile in
tempi più brevi ed a costi minori, basata sulla separazione della frazione umida
da quella secca dei rifiuti, sul riciclo e sul trattamento a freddo della parte
residuale, conferendo in discarica i soli materiali inerti. È notizia di questi
giorni, come da dispaccio ANSA, che i rifiuti campani inviati tramite treni
speciali in Sassonia (Germania) sono stati meccanicamente selezionati e
trasformati in materia prima secondaria, cioè in materiali nuovamente
utilizzabili, di cui l’Italia è una delle maggiori importatrici d’Europa.
Il Coordinamento Regionale Rifiuti della
Campania, condividendo le ragioni delle comunità che sono e saranno costrette a
difendere i propri diritti e i propri territori, chiede al Governo ed alle
istituzioni locali di pronunciarsi sulle motivazioni che spingono ad ignorare le
proposte avanzate dai cittadini senza alcun confronto pubblico, provocando così
lo scontro con le popolazioni locali.