Sabato 19 novembre alle ore 15 a Tigliole, in provincia di Asti, si terrà una
cerimonia solenne che culminerà con la posa di una lapide in memoria di Secondo
Torchio, una delle vittime del massacro avvenuto il 17 agosto 1893 ad
Aigues-Mortes (Francia meridionale), durante il quale la violenza xenofoba si
scatenò selvaggiamente contro gli emigrati italiani. Il giovane tigliolese -
Secondo Torchio aveva 24 anni -, quel giorno, cercò di sfuggire agli aggressori
scappando per i campi, ma, come testimoniò uno dei suoi compagni,
«raggiunto da un gruppo
di forsennati armati di forconi e di randelli, aprì le braccia e si accasciò al
suolo prima d’essere massacrato di colpi». Si può affermare
che, oltre che della violenza, egli sia stato vittima del clima di omertà che
regnò dopo l’eccidio: allorquando il suo corpo fu ritrovato, le autorità
francesi, per non appesantire il contenzioso in corso tra le due nazioni, si
guardarono bene dal darne notizia alle autorità italiane. Il giovane fu
classificato come “disperso”, non entrò a far parte della lista dei morti
ufficiali e la sua poverissima famiglia non ebbe alcun risarcimento.
La cerimonia è organizzata dal Comune di Tigliole che si avvale del supporto di
alcune organizzazioni astigiane particolarmente sensibili alla problematica
della memoria storica. Dopo il saluto del Sindaco e del responsabile
dell’Istituto provinciale per la storia della Resistenza e della Società
contemporanea, Enzo Barnabà, autore di
Aigues-Mortes, il massacro degli italiani,
il primo libro che, in Italia e in Francia, ha fatto conoscere questa terribile
pagina di storia parlerà dell’eccidio, delle sue cause e delle sue conseguenze.
La mattina dello stesso giorno, alle 11, Enzo Barnabà illustrerà l'argomento
anche ad Asti (ASTISS, Campus Universitario).
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