Perché, dopo l’accordo primaverile e la rottura estiva, ora Vivendi sta
facendo incetta
di azioni Mediaset? Più della lotta di potere tra Bolloré e
Berlusconi conta il mutato scenario del business Tv, con nuovi concorrenti,
nuove tecnologie e nuove opportunità di profitto. Così come è fuori luogo
tornare a sventolare la bandiera dell’italianità delle imprese, in questo caso
quanto in quello delle banche. Per capire le conseguenze di un – eventuale –
intervento pubblico ecco un nuovo
Dossier che mette a confronto come Svezia, Svizzera, Spagna, Irlanda e
Germania hanno risolto le loro crisi bancarie. Il succo è che, alla fine, è
il popolo a salvare le banche!
Bocciata per un dettaglio incostituzionale, la riforma
della Pubblica amministrazione torna sul tavolo dello stesso
ministro Marianna Madia ma di un nuovo governo. Tempo fino a febbraio per
correggere l’errore e migliorarla. Evitando però che lo slittamento apra la
strada alla riscossa degli interessi di bottega.
Mentre nelle città ritorna puntualmente lo spettro
delle polveri inquinanti, uno studio dell’Ocse dice che il
trasporto su strada è abbondantemente tassato (sulla benzina) e dunque gli
viene applicato il principio “chi inquina paga”. La stessa regola, però, non
vale in Europa per altre attività, dalle ferrovie all’agricoltura.
Nelle grandi città si concentrano innovazione, ricchezza e consumo. I primi
600 centri urbani producono il 60 per cento del Pil mondiale. Ma
nel 2025 le maggiori megalopoli non saranno le stesse di oggi. Le prime 12 di
paesi emergenti. Tra esse, sette cinesi.
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Mediaset-Vivendi: quando il gioco si fa duro
16.12.16
Augusto Preta
Prima un accordo per lo scambio di azioni, poi la rottura, oggi la
scalata di Vivendi al capitale di Mediaset. I passaggi di questa travagliata
vicenda alla luce delle trasformazioni in corso nel mercato della
televisione. Con nuovi modelli di business, nuove tecnologie e nuovi
protagonisti.
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Se i popoli salvano le banche
16.12.16
Raffaele Lungarella e Francesco Vella
L’intervento dello stato ha un ruolo determinante nella gestione delle
crisi bancarie. E le misure adottate non sono per forza dannose per le
finanze pubbliche. Diverse esperienze internazionali dimostrano al contrario
che a volte lo stato ci guadagna.
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Riforma Pa, come condurre la nave in porto
16.12.16
Luigi Oliveri
La riforma della pubblica amministrazione resta al centro delle priorità
del governo. Spetterà al riconfermato ministro Madia portarne a termine
l’attuazione, un compito più semplice se si accoglieranno suggerimenti e
consigli, anche per correggere qualche difetto.
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Chi inquina paga: vale per le auto, ma non per i treni
16.12.16
Marco Ponti
Le tasse sui carburanti coprono ampiamente i costi sociali generati
dalle auto in termini di emissioni di CO2. Il settore risponde perfettamente
al principio del “chi inquina paga”. Non si capisce allora perché Europa e
Italia continuino a destinare ingenti risorse al trasporto ferroviario.
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Perché le città cinesi traineranno la crescita globale
16.12.16
Alessia Amighini
Nelle aree metropolitane si concentra una quota molto alta della
ricchezza totale e dell’innovazione radicale. Ma se nel 2007 a produrre la
metà del Pil mondiale erano le città occidentali, già nel 2025 saranno
protagoniste quelle cinesi. L’attenzione di Pechino alle politiche di
urbanizzazione.
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