Con la manovra
2017-19, la spesa e le entrate totali arriveranno a 836 e 796
miliardi nel 2017, per poi salire di 19 e 55 miliardi a fine triennio.
L’aiuto all’economia verrà da un deficit maggiore di quanto preventivato.
In un quadro di sostenibilità dei conti pubblici, secondo il governo.
Bruxelles e mercati non ne sembrano convinti. Sulla spesa
sanitaria l’esecutivo mantiene le promesse fatte alle
regioni: +2 miliardi nel 2017 (e +1 nei due anni seguenti). Con le risorse
arrivano però più compiti da svolgere, anche in termini di livelli di
assistenza da garantire.
Serve a far cassa in tempi rapidi, ma ha tutte le caratteristiche di un
ennesimo condono fiscale la rottamazione
delle cartelle di pagamento in occasione della chiusura di
Equitalia. Contiene misure inique e – come tutti i provvedimenti del
genere – premia i contribuenti meno meritevoli.
Dopo il caso della tassazione-regalo della Apple in Irlanda, la
Commissione Ue prova a rendere obbligatorio dal 2019 per i grandi gruppi
un criterio unico di determinazione
della base imponibile. Peccato che manchino il coordinamento
tra amministrazioni nazionali e un organo comunitario per risolvere dubbi
e contestazioni.
-
I conti pubblici dopo la legge di bilancio 2017
02.11.16
Francesco Daveri
Nella Relazione alla legge di bilancio 2017 si può leggere cosa
accadrà ai conti pubblici con la manovra 2017-19. Nel triennio, spesa
pubblica ed entrate aumentano rispettivamente di 19 e 55 miliardi. Ma
cresce anche il deficit pubblico. Da dove nascono le preoccupazioni di
Bruxelles e dei mercati.
-
Spesa sanitaria: il governo è realista. Forse fin troppo
02.11.16
Gilberto Turati
Certo, la legge di bilancio non è ancora definitiva. Ma per il
momento alle regioni sono garantiti i due miliardi in più promessi. Il
problema semmai è che le novità si fermano qui. Tetti di spesa, risparmi
previsti dalla centralizzazione degli acquisti e vantaggi per
l’industria farmaceutica.
-
Sotto le cartelle rottamate, un nuovo condono fiscale
02.11.16
Nicola Sartori
La definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo non sembra essere
altro che un condono fiscale. Elimina infatti sanzioni e interessi di
mora per tributi non pagati. In più crea disuguaglianze tra contribuenti
e non risponde agli obiettivi del governo. Un provvedimento per fare
cassa.
-
Fine delle tassazioni-regalo alle grandi imprese in Europa?
02.11.16
Tommaso Di Tanno
La Commissione europea ripropone una direttiva sulla base imponibile
comune per le imprese europee. A partire dal 2019, sarà un criterio
unico obbligatorio a stabilirla, mentre l’aliquota applicabile resta
quella del paese di sede. Per la base imponibile consolidata comune
bisogna ancora aspettare.
La Voce Info
Archivio Il punto Lavoce Info
|