Con la legge
di bilancio 2017 si
perpetua un sistema
assistenziale frammentato,
per categorie e squilibrato a favore dei pensionati. Per l’anno che viene
ci sono 1,9 miliardi di euro (7 nel triennio) solo per l’intervento
assistenziale sulle pensioni. Appena 650 milioni, invece, per le famiglie,
sempre a spizzichi e bocconi. Nella parte della manovra relativa al fisco
si trovano l’abolizione
di Equitalia,
il superamento degli studi di settore e la nuova Imposta sul reddito
dell’imprenditore (Iri). Con molti dettagli decisivi da precisare. Arriva
il disinnesco totale degli aumenti
di Iva automatici
previsti dalla Finanziaria 2016. Si evita una stangata sui consumi. Ma
vengono meno 15 miliardi di entrate nel 2017 e anche un po’ di inflazione
che – secondo alcuni – avrebbe fatto comodo.
I tanti elogi per la ratifica dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti
climatici devono diventare un piano operativo di decarbonizzazione
dell’economia.
Che comporta trasformazioni radicali in molti modelli di business e nuove
opportunità. E, dunque, rientra nella promozione dei processi innovativi
di Industria 4.0.
Tre su quattro fondi
comuni promettono
una cedola. Che però, nei casi in cui il rendimento è insufficiente, viene
pagata prelevando i soldi dal capitale dell’investitore. Tutto ok sotto
l’aspetto formale (e infatti il regolatore tace). In sostanza, un vero
trucco ai danni dei risparmiatori.
Con un provvedimento allo studio andrà forse in soffitta la bocciatura
nelle scuole elementari e medie. Ripetere l’anno è un guaio e
può accrescere gli abbandoni. Ma, al posto dell’abolizione, meglio la
personalizzazione dei percorsi di studio. Che però costa e richiede
attenzione a evitare gli sprechi.
La nostra amica e collega Silvia
Giannini –
terminato un periodo di incarichi istituzionali, in aspettativa da
lavoce.info – torna a far parte a pieno titolo della Redazione ed entra
nel Comitato di redazione accanto ad Angelo Baglioni, Francesco Daveri,
Maria De Paola, Fausto Panunzi e Michele Polo. Bentornata, Silvia!
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L'equità che manca alla manovra
18.10.16
Chiara Saraceno
La legge di bilancio 2017 stanzia quasi 2 miliardi per le pensioni e
solo 600 milioni per il sostegno alle famiglie con figli. Ma le risorse
non sono l’unico problema. La frammentazione degli interventi finisce
per portare alla riproduzione intergenerazionale e territoriale della
disuguaglianza.
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Luci e ombre del decreto fiscale
18.10.16
Silvia Giannini e Alessandro Santoro
Superamento degli studi di settore, rottamazione dei ruoli,
abolizione di Equitalia e nuova imposta sul reddito dell’imprenditore
sono le principali novità fiscali della legge di bilancio 2017. Tra
interventi condivisibili e altri che porteranno a cadute di gettito,
restano questioni aperte.
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Tirannia del consenso sull'Iva
18.10.16
Mario Sebastiani
Nella legge di bilancio 2017 il governo manterrà l’impegno a non far
scattare l’aumento dell’Iva. È una scelta che risponde a una ricerca di
consenso politico immediato. Perché se si facessero i conti su un
orizzonte più ampio, la manovra darebbe vari vantaggi. Agire solo
sull’aliquota più alta.
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Decarbonizzazione 4.0 per la politica industriale
18.10.16
Alessandro Lanza e Antonio Navarra
I temi della decarbonizzazione sono sempre più legati a quelli
dell’innovazione, sia nell’organizzazione che nei processi produttivi.
La riduzione delle emissioni diventa un fattore di competitività e
prodotti e processi che non vi contribuiscono o la rendono più difficile
non avranno mercato.
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Lo scandalo dei fondi con cedola: ecco i numeri
18.10.16
Angelo Baglioni e Alberto Foà
Sono sempre di più i fondi comuni che promettono una cedola, ma in
realtà la prelevano dal capitale dell’investitore: ormai tre su quattro
usano questo trucco. Varie le ragioni che li rendono appetibili per i
risparmiatori. Ma la scarsa trasparenza acquista così proporzioni
preoccupanti.
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Una scuola senza bocciati
18.10.16
Maria De Paola
Nella scuola italiana le bocciature sono rare, almeno fino
all’istruzione secondaria. Ora si prepara una legge che le vieti del
tutto. Ripetere l’anno comporta benefici e costi, a partire dal rischio
abbandono. Meglio forse la personalizzazione dei percorsi di studio, ma
richiede risorse.
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