Via libera definitivo del Senato al decreto che rifinanzia la
missione italiana in Afghanistan. Il provvedimento è stato approvato con 180
voti a favore, 2 no e 132 astenuti. L'Unione ha salutato con un lungo applauso
l'approvazione. Al momento della votazione finale non era presente il senatore a
vita Giulio Andreotti che ha abbandonato l'aula al termine dell'esame degli
emendamenti al decreto.
Quando il presidente del Senato, Franco Marini, ha annunciato
l'approvazione del provvedimento i ministro presenti tra cui il titolare della
Farnesina e quello della Difesa, Massimo d'Alema e Arturo Parisi, si sono
congratulati tra di loro stringendosi la mano.
"Il voto del Senato ha confermato che l'Unione è autosufficiente e che la Cdl è
spaccata. Berlusconi tragga le conseguenze di questa scelta irresponsabile". Lo
ha affermato a caldo il presidente dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso
Pecoraro Scanio. Dal canto suo, Massimo D'Alema ha parlato di sconfitta di
Berlusconi e ha sottolineato che la Cdl è divisa.
"Saranno delusi miei denigratori: Prodi si è salvato lo stesso" anche senza il
sostegno del voto dell'Udc. Il commento è del leader dell'Udc, Pier Ferdinando
Casini.
Archivio Rifinanziamento
|