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09/09/2007 10 febbraio : giorno del ricordo delle foibe (http://www.osservatoriosullalegalita.org)

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Domani, 10 febbraio, si celebra il “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

Il momento storico in cui si inserisce la tragedia delle foibe e' quello del crollo del III Reich, quando i soldati delle armate di Tito invasero Trieste, Gorizia, Fiume e l'Istria. Durante i primi quaranta giorni dell'occupazione iugoslava di Trieste, Fiume e Pola furono arrestati migliaia di civili di ogni parte politica e di gran parte di essi non si ebbero piu' notizie. I membri del CLN e dei partiti democratici italiani furono obbligati a rientrare in clandestinita' o lasciare le citta'. Altri furono prelevati e non furono mai piu' ritrovati o furono subito uccisi. Migliaia di persone morirono nei campi di concentramento jugoslavi di stenti o per le violenze subite.

Diverse migliaia di persone - anche donne e bambini - furono gettate vive o morte nelle foibe, legate per gli arti fra loro in modo da non potersi salvare nella rovinosa caduta. Dal punto di vista geologico, infatti, le foibe sono cavita' carsiche con ingresso a strapiombo diffuse soprattutto nella provincia di Trieste, nelle confinanti zone della Slovenia e in molte zone dell'Istria e della Dalmazia.

Non esiste una cifra ufficiale delle vittime, anche perche' furono poche le foibe rimaste successivamente in territorio italiano e dalle quali si poterono recuperare i resti delle vittime. Inoltre il governo jugoslavo non accetto' un'inchiesta ne' molti dei governi succedutisi per decenni in Italia avevano troppo interesse a sollevare la questione, per motivi di diplomazia internazionale, negando cosi' il riconoscimento alle vittime.

Quello del numero delle vittime e' uno dei motivi di contrasto sulle foibe. Un altro contenzioso si ha sulle cause delle azioni titine. Da un lato si schiera chi vede un motivo prettamente ideologico, speculare a quello di Hitler e Mussolini, e quindi una sorta di 'bilanciamento' storico. All'opposto c'e' chi imputa alle feroci azioni dei militari fascisti verso le popolazioni confinanti della Jugoslavia l'odio per gli Italiani e quindi spiega la ferocia titina come una reazione o rappresaglia.

Ma i superstiti e gli eredi delle vittime - che pure parlano di una sorta di pulizia etnica - ritengono che queste siano state concause o aggravanti, ma non le sole scriminanti del comportamento jugoslavo, portando a sostegno di queste tesi argomenti storici. Cio' che piu' preme pero' ai sopravvissuti e ai loro discendenti e' che le vittime non siano dimenticate, ne' siano dimenticati i tanti Italiani privati a quell'epoca della loro casa, terra e lavoro e costretti a fuggire dalle armate titine. Ed a questa loro aspirazione sono destinate le numerose manifestazioni che si terranno domani in tutta Italia.

Fra quelle istituzionali ricordiamo alle 10.30 presso il Palazzo del Quirinale la consegna - da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - dei riconoscimenti ai familiari degli infoibati. Alle 10.00, nella Sala Di Liegro del Palazzo di Palazzo Valentini, sara' il Prefetto Achille Serra a conferire i riconoscimenti ai discendenti – residenti a Roma e provincia – delle vittime. Analoghi riconoscimenti verranno conferiti dai prefetti di altre citta', fra cui Gorizia e Trieste.

Il calendario di domani vede presso la Foiba di Basovizza (TS), alle 11.00, una cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo monumento di copertura della Foiba, che e' monumento nazionale. Sempre alle 11.00, a Belluno, si terra' una cerimonia di intitolazione del piazzale della stazione alle “Vittime delle Foibe”. A Roma, alle 11.30 presso il Centro Wellness Town, sara' inaugurata la mostra “Foibe: la forma della Memoria” con dipinti, disegni e sculture di Giuseppe Mannino. La mostra restera' aperta fino al 28 febbraio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20.30 e il sabato dalle 9 alle 17.30.

A Mori, in Val di Gresta (TN), alle ore 15.00, la scuola elementare sara' intitolata alla memoria del maestro Erminio Girardelli, insegnante elementare a Lanischie (Istria), infoibato. Oltre alle autorita' sara' presente il figlio. A Brescia, alle 16.30 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si terra' il convegno internazionale “L’eclissi della bellezza: genocidi e diritti umani”. A Cividale del Friuli (UD),alle ore 16.30, presso la chiesa di Santa Maria di corte, si apre la mostra bilingue "L’Italia dei confini tra foibe ed esodo / La Italie dai tiermins jenfri floibis e esut". Seguira' una fiaccolata fino al monumento ai caduti. A Gorizia alle 17.30 presso l’Auditorium di Via Roma, si terranno una conferenza e poi un concerto di musiche dell’autore istriano Luigi Donora', con voce dell'attore Tullio Svettini.

In concomitanza con la giornata del ricordo, l'autrice di "Nata in Istria", Anna Maria Mori, - che oggi ha partecipato a Roma ad una tavola rotonda dal titolo “Le voci della storia. Istria e Dalmazia 1919–1947”, con Raoul Pupo, a sua volta autore de “Il lungo esodo” - presentera' domani la sua opera a Ciampino (Roma) presso la Biblioteca comunale Pier Paolo Pasolini, viale del Lavoro 71, alle 17.30.

Commemorazioni si terranno anche in Argentina, Croazia e Canada. In occasione del primo giorno del ricordo, Poste Italiane ha anche emesso un francobollo commemorativo con un annullo speciale.

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