Aleksandr Val'terovič Litvinenko, in
cirillico
Александр Вальтерович Литвиненко, (4
dicembre 1962 –
23
novembre 2006)
è stato un agente dei
servizi segreti
russi e successivamente un
dissidente.
Dopo aver lavorato per il
KGB (ed in seguito
per il
FSB), Litvinenko accusò pubblicamente i suoi superiori di aver organizzato
un piano per
assassinare
il milionario
Boris Berezovskij. Arrestato dalle autorità russe ed in seguito rilasciato,
Litvinenko trovò asilo nel
Regno
Unito.
Litvinenko assunse una posizione molto critica nei confronti del potere
russo, in particolare verso il presidente
Vladimir Putin. Nel
2002 il dissidente russo pubblicò un libro (Blowing up Russia: Terror
from Within), finanziato da Berezovskij, in cui accusava gli agenti del FSB
di essere i veri responsabili della serie di
attentati
esplosivi occorsi in Russia tra l'agosto e il settembre del
1999 e che fecero
più di trecento vittime. Gli attentati, ufficialmente attribuiti ai separatisti
ceceni, sarebbero stati realizzati per giustificare la ripresa delle operazioni
militari russe in
Cecenia (vedi
Seconda guerra cecena). In un suo libro successivo (Gang from Lubyanka)
Litvinenko accusò Putin come mandante degli stessi.
In questo contesto fu utilizzato come informatore nelle indagini relative
all'Archivio
Mitrokhin, in relazione diretta con
Mario Scaramella.
Litvinenko confessò all'europarlamentare
Gerard Batten che
Romano
Prodi era un "our man" (nostro uomo) del
KGB in Italia. Queste
affermazioni vennero presentate al
Parlamento Europeo nel
2002 quando Prodi,
era Presidente della
Commissione Europea. Di queste affermazioni non è mai stata presentata
alcuna prova; quello che Litvinenko citò come fonte primaria, il generale
Anatolij Trofimov, era in precedenza morto assassinato.
La morte
Il 23
novembre 2006
Litvinenko è morto a causa di una intossicazione da polonio-210, un
isotopo
radioattivo del
polonio, in
circostanze ancora da chiarire. Tracce di Polonio sono state individuate in
diversi locali nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero, in
particolare in un
sushi bar dove aveva pranzato insieme a
Mario Scaramella.
Prima di morire, Litvinenko ha accusato pubblicamente il presidente russo
Vladimir Putin come responsabile del suo avvelenamento e come mandante
dell'omicidio della giornalista
Anna Politkovskaya.
Nei giorni seguenti alla morte del dissidente russo, avvenuta a
Londra, altre
persone sono state ricoverate per aver accusato sintomi d'avvelenamento per
esposizione a radiazioni. Oltre 300 persone si sono rivolte alla
Health Protection Agency (HPA, Agenzia per la protezione della salute)
britannica, dopo che questo ente aveva lanciato un appello a tutti coloro che
potevano essersi trovati nei due locali - il sushi bar Itsu, nei pressi
di
Piccadilly Circus, e il Pine Bar del Millenium Hotel a
Grosvenor Square - frequentati da Litvinenko prima di sentirsi male e in cui
potrebbe essere stato avvelenato.
Tracce di polonio sono state trovate anche su tre aerei della
British Airways e il servizio sanitario britannico ha richiesto ai 33000
passeggeri che hanno utilizzato quei velivoli nell'ultimo mese di presentarsi
per un controllo.
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