08/12/2006 Caso Litvinenko: Confermate gravi condizione di Kovtun, uomo d'affari russo
E' in gravi condizioni Dmitry Kovtun, l'uomo d'affari russo che incontro' Alexander Litvinenko il primo novembre scorso in un albergo di Londra insieme all'altro ex agente dei servizi Andrei Lugovoi prima di sentirsi male a causa dell'avvelenamento con il polonio 210.
Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Interfax, che cita una fonte medica, confermando quanto annunciato gia' ieri, poi smentito dal legale di Lugovoi. ''E' stata riscontrata in Kotvun una forma acuta di una patologia causata dalle radiazioni'', ha detto la fonte, secondo cui il fegato e i reni dell'ex agente sono stati raggiunti dalla sostanza radioattiva.
07/12/2006 Caso Litvinenko: Contagiati sette dipendenti del 'Millennium Hotel'
Sette dipendenti del 'Millennium Hotel', l'albergo di Grosvenor Square dove Andrei Lugovi ed altri due ex 007 russi hanno incontrato Aleksandr , sono stati contaminati dal polonio 210, la sostanza radioattiva usata per avvelenare e uccidere l'ex colonnello del Kgb. Lo riferisce l'emittente britannica 'Sky News'. I membri dello staff dell'hotel, secondo le autorita' sanitarie britanniche, sono stati contagiati in modo lieve.
07/12/2006 Copaco: Scaramella non ha mai avuto alcun rapporto coi servizi segreti italiani
L'ex consulente della commissione Mitrokhin Mario Scaramella non ha mai avuto alcun rapporto coi servizi segreti italiani . Lo ha detto oggi il Comitato parlamentare di controllo sull'intelligence dopo l'audizione dei due capi dimissionari del Sismi e del Sisde. "Non c'è stato mai nessun rapporto con i servizi", ha detto ai giornalisti Claudio Scajola (Forza Italia), ex ministro e oggi presidente del Copaco.
"C'è stata un'assunzione di responsabilità circa l'assenza di un rapporto organico o saltuario di dipendenza del dottor Scaramella da uno e dall'altro servizio di informazione e sicurezza", ha detto il vicepresidente del Comitato, il diessino Massimo Brutti. Brutti ha aggiunto che, ben prima che la commissione Mitrokhin fosse creata, Scaramella aveva già più volte provato a entrare in entrambi i servizi segreti, senza però riscuotere alcun successo. "Risulta che in più occasioni, nel '91, '97 e '98, Scaramella ha tentato di stabilire un contatto con i due servizi, ma le sue offerte di collaborazione sono state tutte respinte", ha detto Brutti.
Il Copaco, che oggi ha ascoltato l'ex numero uno del Sismi Nicolò Pollari e l'ex capo del Sisde Mario Mori (le loro dimissioni avranno effetto dal 16 dicembre), ha detto che tra la commissione Mitrokhin - al centro delle polemiche politiche per presunti dossier su alcuni esponenti politici del centrosinistra - e i servizi i rapporti sono stati soltanto istituzionali. "E' stata una collaborazione istituzionale coi due servizi di sicurezza formalizzata con tanto di documentazione. Altra cosa sono state le attività che singoli consulenti alle dipendenze del presidente della commissione hanno svolto", ha detto Brutti. Secondo il vicepresidente del Copaco, ad esempio, Scaramella approfittò dell'ampio mandato di ricerca nei pubblici archivi di diversi stati dell'Europa occidentale, a lui affidata dalla commissione Mitrokhin, per reperire documenti riservati a suo vantaggio.
"Una buona parte di questi documenti se li è tenuti per sé", ha detto il diessino Brutti. "Mi sembra che già in questo ci sia un comportamento non solo discutibile ma anche illegittimo". Scaramella ha sempre risposto alle critiche dicendo di aver agito nel pieno rispetto del suo mandato di collaborazione con la commissione Mitrokhin. Per quanto riguarda invece il ruolo di Scaramella, dimesso oggi da un ospedale londinese dopo che nel suo organismo è stata riscontrata la presenza di polonio 210 -- lo stesso isotopo trovato nel corpo dell'ex agente del Kgb Alexander Litvinenko, morto il 23 novembre scorso -- Scajola ha parlato di "montatura". "E' giusto che la vicenda sia approfondita da parte della magistratura, ma ci sono elementi di grande montatura".
06/12/2006 Scaramella: Mai incontrato Berlusconi e non mi ha fatto promesse
"Non ho incontrato Berlusconi, non mi ha mai promesso nulla". E' quanto ha detto Mario Scaramella, ex consulente della commissione Mitrokhin, al Tg2. Scaramella ha negato che gli fosse stato promesso un alto incarico internazionale da parte dell'ex premier Berlusconi in cambio di un dossier contro Prodi. Infine, ha detto che resterà a Londra "almeno altri 15 giorni" perché deve continuare a fare test e che tornerà in Italia "appena possibile".
06/12/2006 Caso Litvinenko: Tracce di radiazioni nell'ambasciata britannica a Mosca
Nell'ambasciata britannica a Mosca sono state trovate "piccole tracce di radiazione". Lo ha annunciato stasera a Londra il Foreign Office. "Non c'é alcun pericolo per la salute pubblica e l'ambasciata funziona normalmente", sottolinea il Foreign Office.
La decisione di procedere ai controlli di radioattività è stata presa dopo che qualche giorno fa è stato nella sede diplomatica per un colloquio con un funzionario un personaggio chiave nel caso di Aleksandr Litvinenko, l'ex-agente del KGB ucciso a Londra con il polonio radioattivo: Andrei Lugovoi, un ricco uomo d'affari russo con alle spalle una lunga carriera nei servizi segreti.
06/12/2006 Paolo Guzzanti accusa Prodi: Ha mentito sul rapimento Moro
Dal momento in cui Alexander Litvinenko e' morto, molte persone hanno da temere per quello che ha detto. ''Le accuse nei miei confronti hanno uno scopo difensivo: parare in prima battuta quello che arriva dall'ex defezionista russo''. Il j'accuse di Paolo Guzzanti, ex presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul dossier Impedian e' a tutto campo. ''L'attivita' di dossieraggio non l'ho fatta io, ma e' stata fatta nei miei confronti'', afferma il senatore di Forza Italia in una conferenza stampa convocata a Palazzo Madama.
"Sono io il dossierato. Non sono qui per difendermi. Sono quello che accusa". Per l'ex presidente della Commissione d'inchiesta sul dossier Mitrokhin la "tragica" morte dell'ex colonnello spia del Kgb, Alexander Litvinenko, ha riportato "in modo paradossale" alla ribalta i lavori della Commissione dopo quattro anni di "silenzio" e di disattenzione dei media italiani sulla vicenda. Per Guzzanti è importante che si torni ad indagare sulla famosa seduta spiritica a cui partecipo', tra gli altri, Romano Prodi. Da quella riunione cui parteciparono una dozzina di persone spuntò il nome di Gradoli, sede "del quartier generale delle Brigate Rosse durante il rapimento di Aldo Moro".
"Non credo - ha detto Guzzanti - che i fantasmi di Don Sturzo e La Pira abbiano dato l'indirizzo di via Gradoli. Prodi ha sempre fornito una versione che considero menzognera e debbo constatare che quest'uomo ha mentito e continua a mentire" e "non è fatto per l'incarico" di presidente del consiglio. Il sanatore di Forza Italia ha poi ribadito di aver espresso i suoi dubbi sulla vicenda anhe in una intervista televisiva andata in onda circa un anno fa a sequito della quale Produi annunciò una querela. "Ben venga", ha detto Guzzanti. "Così faremo il processo del secolo".
07/12/2006 Scaramella: Ex spie russe responsabili dell'avvelenamento di Litvninenko
L'ex consulente della Commissione Mitrokhin Mario Scaramella accusa ''gli ex membri dei servizi di sicurezza'' russi di essere responsabili dell'avvelenamento con il polonio dell'ex spia russa Alexander Litvninenko. In un'intervista pubblicata oggi dal sito internet della Cnn, Scaramella afferma di aver incontrato Litvinenko a Londra il giorno del suo avvelenamento per avvertirlo che era stato preso di mira da ''persone legate a delle organizzazioni clandestine, che non sono sotto il controllo diretto delle autorita' russe ma provenienti dalla Russia, generalmente ex membri dei servizi di sicurezza''.
L'ex consulente della commissione Mitrokhin dice di aver incontrato Litvinenko il primo novembre in un sushi bar per consegnargli una lista di ''obiettivi'' dei servizi segreti russi, che comprendeva il suo stesso nome e quello di Litvinenko. In compenso, Scaramella non pensa che l'ex agente segreto russo sia stato avvelenato in questo ristorante, ''semplicemente perche' non c'erano altre persone, ne' una situazione strana'', ha dichiarato dal suo letto di ospedale a Londra. Scaramella era stato ricoverato dopo la scoperta della sua contaminazione con il polonio, ma, secondo l'Agenzia britannica di salute pubblica (Hpa), la sua vita non e' in pericolo. ''Visto che sono sopravvissuto e che mi sento bene, non penso che anche io fossi un obiettivo ed e' importante sottolinearlo'', ha spiegato.
06/12/2006 Forza Italia: Berlusconi non ha mai conosciuto Scaramella
"Abbiamo letto con stupore l'ennesima dichiarazione di Scaramella e ribadiamo che il presidente Berlusconi non ha mai conosciuto né tantomeno incontrato né parlato al telefono con questa persona, di cui non conosceva fino adesso neppure l'esistenza". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di Forza Italia in merito alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa e attribuite a Mario Scaramella.
Le Procure di Roma e Bologna hanno disposto un'ispezione nell'ufficio napoletano di Mario Scaramella, l'ex consulente della Commissione Mitrokhin. Già ieri l'ufficio era stato perquisito su ordine della Procura di Napoli,nell' ambito di un'inchiesta sullo smaltimento illecito di rifiuti. Scaramella è indagato da tre Procure: oltre a Napoli,quella di Roma per traffico di armi e violazioni del segreto d'ufficio,e Bologna per la presunta valigetta con uranio passata per Rimini.
05/12/2006 Scaramella: Ho un video dove Litvinenko parla di politici italiani
Sono in possesso di un video in cui il colonnello Litvinenko parla di politici italiani. Questo documento non e' agli atti della commissione Mitrokhin. E' quanto ha rivelato Mario Scaramella, ricoverato in un ospedale a Londra in un collegamento telefonico con la trasmissione 'Porta a Porta' in onda questa sera. Durante la conversazione telefonica con Bruno Vespa Scaramella ha spiegato di aver chiesto ai medici di lasciare l'isolamento dell'ospedale.
"Sto bene - ha detto - e non presento sintomi delle radiazioni. Fra due giorni avremo i risultati delle nuove analisi che chiariranno tutto". Scaramella ha confermato che al suo rientro a Londra l'Unita' speciale del ministero della Difesa che si occupa di individuare le radiazioni aveva escluso la contaminazione. Dunque, secondo l'ex consulente della commissione Mitrokhin, l'avvelenamento sarebbe avvenuto il primo di novembre. Quindi parlando del suo lavoro alla commissione Mitrokhin Scaramella ha confermato che il suo mandato era quello di acquisire prove nei rapporti tra i partiti italiani e Mosca e di avere dei documenti che non sono stati consegnati alla commissione.
05/12/2006 Scaramella: Non sono in possesso di documenti segreti
"Io non conservo, né ho mai raccolto documenti segreti che custodisco da qualche parte, per mio conto. I documenti a cui ho fatto riferimento sono tutti nella disponibilità della Commissione e quindi del Parlamento italiano": lo dichiara Mario Scaramella in un'intervista a 'Repubblica'.
"O sono stato avvelenato per inalazione durante il tragitto a piedi verso il sushi bar o per ingestione al banco del sushi bar", racconta il consulente della commissione Mitrokhin. Sulla condizione della propria salute dice: "Mi sento molto bene e non vedo l'ora di lasciare questo ospedale".
E il fatto che il senatore Paolo Guzzanti l'abbia dato praticamente per morto? "Faccio gli scongiuri", risponde. Quanto ai due documenti consegnati a Litvinenko, Scaramella precisa: "Il primo indicava un allarme generico. Il secondo conteneva molti, preoccupanti dettagli, persino troppo precisi, su un piano di eliminazione" che riguardava Anna Politovskaia, Vladimir Bukovskij, il senatore Guzzanti e lo stesso Scaramella. Le intercettazioni delle telefonate con Guzzanti? "Penso che sia stato indegno intercettare il senatore Guzzanti", risponde Scaramella. "Ho fatto soltanto il mio lavoro, senza pregiudizi e senza alcun interesse politico".
04/12/2006 Scaramella: Ho in corpo polonio 5 volte superiore a dose considerata mortale
"Nel mio corpo ho una quantità di polonio cinque volte superiore alla dose considerata mortale". Così Mario Scaramella ha parlato delle sue condizioni di salute nel corso di una breve intervista telefonica mandata in onda stasera dal Telegiornale di Rai1. "L'umore non è dei migliori", ha aggiunto Scaramella, che da venerdì pomeriggio è ricoverato all'University College Hospital di Londra dopo la scoperta di una "quantità sostanziale" di polonio 210 nelle sue urine.
E' intenzione di Mario Scaramella "portare all'esterno e rivelare anche all'opinione pubblica tutti i dati dei quali è in possesso". Lo rende noto, con una dichiarazione al Tg1, il legale dellex consulente della commissione Mitrokhin Sergio Rastrelli, che spiega di essere stato autorizzato a questa dichiarazione dallo stesso Scaramella con una mail da lui ricevuta questa mattin. Nella quale si fa rierimento a "tutte le informazioni che Litvinenko gli ha messo a disposizione nel corso del tempo" e che per Saramella rappresentano "le motivazioni del suo avvelenamento".
Nella mail Scaramella riferirebbe di aver ricevuto da Litvinenko molte informazioni relative a politici e giornalisti collegati allo spionaggio sovietico. Tutte informazioni delle quali disporrebbe di prove fatte di videofilamti, registrazioni e dichiarazioni scritte e sottoscritte da Litvinenko, parte delle quali oltre ad essere ancora in suo possesso, si troverebbero "in alcuni casi depositate, in altri nella disponibilità di fonti originatorie".
03/12/2006 Stampa inglese: Litvinenko ucciso perchè era un ricattatore?
Aleksander Litvinenko, l'ex spia russa uccisa a Londra, potrebbe essere stato avvelenato perché ricattava colleghi e membri dell'establishment corrotti. A sostenerlo sono i quotidiani britannici "The Observer" e "The Independent", che citano le rivelazioni della politologa russa Julia Svetlichnaya. Secondo Svetlichnaya, Litvinenko deteneva documenti segreti dell'ex Kgb. La sua ipotesi è avvalorata da un'altra ex spia, Juri Shvets, che dagli Usa afferma: "Litvinenko era in possesso di informazioni vitali".
02/12/2006 Scaramella da Londra: Ecco perchè hanno avvelenato me e Litvinenko
In una lunga dichiarazione scritta trasmessa da Londra, dove è ricoverato, al suo avvocato, Sergio Rastrelli, Mario Scaramella, l' ex consulente della commissione Mitrokhin, fa alcune ipotesi sul suo avvelenamento e conferma che la dose di Polonio 210 che gli è stata somministrata è inferiore a quella che ha ucciso l'ex spia russa, Litvinenko, ma è comunque "potenzialmente letale". "Ho motivo di ritenere che l' avvelenamento mio e di Litvinenko possa essere collegato alle informazioni che lo stesso Litvinenko, per mesi, mi ha trasmesso" .
"In piena coscienza - scrive Scramella - spero di sopravvivere per poter smentire tutte le diffamazioni scritte e dette contro di me in questi giorni dai media e fornire alle Autorita' competenti, inglesi e italiane, tutti gli eventuali chiarimenti che dovessero essere necessari. In conclusione, appena e se mi sara' possibile sono pronto a smentire con ulteriori dettagli tutte le accuse indebitamente e pericolosamente rivoltemi".
"Scotland Yard, che fin da subito mi ha invitato a partecipare alle indagini in qualita' di testimone, non indagato ne' sospettato, mi ha ieri comunicato lo status formale di vittima nella loro ampia indagine" sottolinea l'ex consulente della Commissione presieduta dal sen. Guzzanti, c he aggiunge: "Nella giornata di ieri in fase di ultimazione della mia collaborazione con le autorita' inglesi, mi e' stato comunicato da Scotland Yard e dall' Autorita' Nazionale per la Salute britannica che sono stato avvelenato da Polonium 210. Pur nella profonda angoscia di questa consapevolezza, mi sento attualmente bene, non ho alcun sintomo, non sono allettato ne' internato: ricevo, senza necessita' di precauzioni, personale medico e di polizia".
Le analisi delle urine "hanno evidenziato le tracce di una dose di polonio 'significativamente inferiore' rispetto a quella usata contro Litvinenko, ma considerata la natura dell'agente la dose assunta dall'organismo e' comunque ritenuta 'potenzialmente letale' e, quindi, in grado di uccidermi". Scaramella nella dichiarazione scritta riferisce anche di essere sotto continuo monitoraggio clinico presso l' University College London Hospital, dove sono in corso esami di sangue, midollo osseo e altre biopsie, "che comunque non hanno rilevato -allo stato- alcun effetto tossico sui miei organi interni derivanti dall'avvelenamento. Il polonio rimarra' nell' organismo a concentrazioni pericolose ancora per alcuni mesi, durante i quali dovro' essere sotto strettissimo controllo medico".
"Le autorita' (l'unita' armi atomiche del ministero della difesa inglese) dopo accuratissimi controlli non hanno trovato alcuna traccia di polonio ne' sui miei abiti, ne nei luoghi che ho frequentato nei giorni subito prima e dopo l' avvelenamento, quindi - conclude - per quanto gli effetti dell' avvelenamento su di me siano gravi, io non sono assolutamente pericoloso per le persone che mi sono vicine e che mi sono state vicine in questo ultimo mese. Le autorita' sanitarie inglesi e italiane, sulla base delle evidenze raccolte, dovrebbero infatti comunicare in modo congiunto - conclude Scaramella - che non si raccomanda alcun test per le persone che mi sono state vicine".
01/12/2006 Avvocato di Scaramella:Ha operato come consulente legale della commissione Mitrokhin
"In merito alle notizie di stampa circa la presunta pendenza di eventuali indagini giudiziarie, a proprio carico Mario Scaramella, smentisce di aver ricevuto alcun avviso ad alcun titolo, "in alcuna forma da parte delle autorità inquirenti italiane, della quale comunque resta a disposizione per ogni chiarimento". Così l'avvocato difensore del consulente della commissione Mitrokhin, che risulta indagato a Roma, tra l'altro, per rivelazioni di segreto d'ufficio, afferma in una nota.
Il legale, Sergio Rastrelli, spiega: "In merito alla incontrollata diffusione di notizie di stampa - talvolta imprecise e spesso pretestuose - circa il proprio ruolo in oscure dinamiche di natura politica, il dottor Mario Scaramella, rinvia ogni commento ed ogni azione a tutela della propria onorabilità al momento del proprio rientro da Londra, ove sta ultimando l'attività di collaborazione, in veste di testimone volontario, con le autorità del comando antiterrorismo di Scotland Yard".
Inoltre, si legge nel comunicato, che "il dottor Scaramella intende precisare di aver svolto sempre ed esclusivamente, nella propria qualità di collaboratore e consulente ufficiale di una commissione parlamentare e nell'ambito dei poteri e delle finalità di quest'ultima, attività di natura tecnica. Attività, in quanto tali, legittime e doverose, rigorose nell'impostazione, solide nei riscontri e soprattutto, neutre nei fini".
Archivio Politkovskaja, Litvinenko, Scaramella07/10/2006 Archivio
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