La storia secondo cui il presidente russo Vladimir Putin
avrebbe “ordinato” l'assassinio di Alexander Litvinenko a Londra è
talmente screditata che persino qualche giornale britannico, come il Daily
Telegraph, si è cominciato a chiedere se il giornalista non sia stato
“sacrificato” proprio per scatenare una campagna contro Putin. I fatti salienti
del caso:
1. I tempi: il caso Litvinenko è esploso subito dopo che Russia e
Inghilterra hanno sottoscritto un trattato straordinario che renderà possibile
l'estradizione dell'oligarca russo Boris Berezovsky e del leader dei
ribelli ceceni Ahmed Zakayev. La notizia della morte di Litvinenko è
giunta il 23 novembre, nel momento in cui ad Helskinki si teneva il vertice
Russia-UE con la partecipazione di Putin. Il caso non poteva ottenere maggiore
risonanza.
2. Tutti gli amici di Litvinenko sono sulla busta paga di Berezovsky. Il
suo vicino ed amico Zakayev lo ha portato all'ospedale all'apparire dei sintomi
dell'avvelenamento. Ambedue vivono in abitazioni che avrebbero ottenuto da
Berezovsky. All'ospedale Litvinenko ha ricevuto la visita di Andrei Nekrasov, il
produttore cinematografico impegnato in un documentario sulla Russia insieme a
David Satter dell'Hudson Institute. Le public relations di Litvinenko sono state
svolte da lord Timothy Bell, anch'egli sulla busta paga di Berezovsky. In
passato Bell si è occupato delle PR di Margaret Thatcher, quando questa era
domiciliata a Downing Street, e di quelle di lord MacAlpine, quando questi
ospitò diversi anni fa il capo dei ribelli ceceni.
3. Tutte le dichiarazioni e interviste rilasciate sul letto di morte da
Litvinenko, in cui questi ha accusato Putin di averlo fatto avvelenare, sono
state rilasciate ad Alex Goldfarb, un russo che a New York dirige l'International
Foundation for Civil Liberties di Berezovsky. Prima di ciò Goldfarb aveva
lavorato in una delle tante fondazioni di George Soros.
4. Il ruolo più equivoco in tutta la vicenda è quello di Mario Scaramella,
il quale avrebbe incontrato Litvinenko in un ristorante londinese ed avrebbe
riferito a Scotland Yard di averlo informato di essere sulla stessa lista della
giornalista russa Politkoskaya, recentemente assassinata, assieme
naturalmente allo stesso Scaramella e Berezovsky. Una squadra dei
servizi russi FSB sarebbe stata messa alle loro calcagna da Putin, ha
riferito Scaramella a Scotland Yard. Scaramella ha riferito che le notizie
provengono da Evgenij Limarev, ex funzionario del FSB, che vive tra
Parigi e Venezia. Ovviamente Limarev ha prontamente negato le asserzioni di
Scaramella in una intervista a La Repubblica.
5. Scaramella è parte di una struttura privata d'intelligence che vanta
collegamenti con il vice presidente USA Dick Cheney. Egli lavora infatti
per la Environmental Crime Prevention Program (ECPP) di Washington.
Questa, secondo Limarev, “nasce nel 1997 su accordi personali tra soggetti che,
nei rispettivi paesi, hanno appoggi istituzionali in materia di intelligence
militare, civile, ambientale”. Limarev riferisce che Scamarella gli aveva detto
che “possono contare sul team di Cheney alla Casa Bianca”. Attraverso l'ECPP
Scaramella ha cercato di coinvolgere sia Limarev che Litvinenko nel fabbricare
dei dossier contro i politici contrari alla guerra in Italia, fatti arrivare
alla Commissione d'indagine “Mytrokhin” del Parlamento. Scaramella è consigliere
di Paolo Guzzanti, presidente della Commissione.
6. Fonti del governo e mezzi d'informazione in Russia hanno indicato in
Berezovsky il probabile mandante contro Litvinenko. “Se vi chiedete chi ha
beneficiato maggiormente da tutto ciò la risposta può essere soltanto Berezovsky”,
ha detto una fonte del Cremlino al Sunday Times il 26 novembre.
Komsomolskaya Pravda ha scritto: “Questa morte è nell'interesse di coloro
che vogliono rovinare i rapporti tra la Russia e l'occidente”.
7. Alla conferenza stampa che ha dato al termine dell'incontro di
Helsinki, il presidente Putin ha fatto riferimento per la terza volta
all'assassinio di Paul Khlebnikov (il genero del banchiere John Train
molto vicino a Berezovsky). Ricordando l'assassinio della Politkovskaya, Putin
ha detto: “Dobbiamo anche pensare ad altri assassinii di questo tipo. E' stato
assassinato anche un altro giornalista, l'americano Paul Khlebnikov. L'indagine
è stata aperta e il caso è stato portato di fronte alla giustizia. Purtroppo gli
accusati sono stati liberati dalla giuria. La procura ha riaperto il caso. Ma
non dobbiamo dimenticare i crimini politici in altri paesi europei”.
Archivio Litvonesko07/10/2006 Archivio Litvonesko
Archivio Litvonesko
|