Un nuovo fronte nel conflitto globale è stato aperto dalla Corea del Nord,
che ha deciso così di entrare nel gioco del governo mondiale, nella
speranza di poter così dare una svolta alla sua situazione politica. Cosa
sia davvero accaduto nella penisola coreana nei giorni trascorsi non
possiamo ancora dirlo con certezza, e, nonostante il Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni unite si sia già riunito per decidere delle
sanzioni, molti sono ancora i dubbi che esigono una risposta se si vuole
riaprire quel dossier. Un dossier tanto delicato, quanto quello iraniano,
rispetto al quale non si può non rilevare le evidenti somiglianze: che
siano coincidenze?
In ogni caso le ambiguità sono tante, e tutte possono essere
strumentalizzate dalle grandi potenze che, per fare la guerra tra di loro
hanno deciso di usare delle piccole pedine. L'Iran, la Georgia, la Corea,
la stessa Israele, stanno combattendo una loro guerra personale ma che
deciderà alla fine chi terrà le redini del governo mondiale.
I dirigenti americani hanno affermato, prima di ogni altra cosa, che ciò
che deciderà l'evoluzione degli eventi sarà il modo di cui la Cina
reagirà: tutti aspettano che a muovere il primo passo sia la Cina,
fissando le dovute sanzioni contro il partner di sempre, contro Corea del
Sud e Giappone.
Tuttavia Russia e Cina non si schierano nettamente contro, sfidano l'Onu e
l'ira degli Usa, e preferiscono rivalutare bene il caso alla luce delle
dichiarazioni del portavoce del CEA (Commissariato all'energia atomica)
come hanno fatto anche le testate giornalistiche francesi, non senza un
perché. La prova nucleare della Corea ha fatto registrare dai sensori
sismici del Giappone, e del resto del mondo, delle deboli scosse, che non
provano niente oltre all'ipotesi di un piccolo ordigno nucleare, di una
prova mancata di un ordigno più potente o comunque di un'esplosione non
nucleare. L'istituto geologico americano ha registrato una scossa di
magnitudine 4,2, che corrisponderebbe all'esplosione di una bomba di un
kilotonne, mentre la Corea del Sud ha rilevato una magnitudine di 3,58,
che corrisponderebbe ad una bomba ancora più piccola.
In ogni caso, nonostante la registrazione sismica, non sono state neanche
segnalate delle radiazioni nucleari dopo gli immediati sopralluoghi del
Giappone: la Corea del Nord ha potuto fare esplodere tra le 500 ed un
migliaia di tonnellate di TNT per simulare un'esplosione nucleare.
Possiamo dunque dire che mentre la Corea continua a dire che è una
minaccia internazionale, alcuni esperti francesi e americani affermano che
non sono una minaccia, perché non esiste nessun ordigno nucleare. Siamo
quindi arrivati all'assurdo, e nonostante gli Stati in seno al Consiglio
di sicurezza dell'Onu abbiano dei dubbi, si continua sulla strada delle
sanzioni e della guerra atomica, nella speranza che il fuoco nella
penisola coreana riesploda come è esplosa quella tra Israele e Iran.
Chi vuole tutto questo? Due entità si stanno oggi scontrando, la Russia e
l'America, o meglio, il Governo Mondiale che oggi si sta indebolendo.
La Corea dal canto suo, ha, non solo interesse a sollevare questo
conflitto perché sente di avere dietro di sé delle forti controparti, ma
anche l'obbligo, perché se non accetta questo patto rischia di essere
comunque schiacciata dal FMI. Preferisce dire di essere un paese
terroristico, per tentare la strada della guerra accanto alla Russia e
alla Cina.
Questo evento probabilmente non sarà una coincidenza rispetto all'annuncio
della Russia di voler sfruttare da solo il giacimento del Chotman senza
aprire il mercato agli Usa, all'embargo dato alla Georgia, al caso
dell'Iran arenato su una risoluzione non rispettata.
La prova nucleare della Corea del Nord ha oscurato la vera notizia, ossia
il sabotaggio che la Russia cerca di fare dei sistemi occidentali, del FMI
e della comunità internazionale .
Putin sta continuando a tessere la sua Tela, e intende usare tutte le sue
carte, con il gas, annunciando che il giacimento del Chotman sarà
sfruttato solo dalla Russia e servità i mercati europei e non più
l'America, e il nucleare di Iran e Corea. Il controllo dei mercati del gas
europei ha per obiettivo di creare una dipendenza vitale e senza
alternative, mentre il nucleare le consente di svilire istituzioni come il
"riarmo nucleare controllato" e l'Onu. La bomba iraniana e nord coreana,
decreterà la fine della dissuasione a 5 e segnerà l'inizio delle guerre
terroristiche come quelle del Libano.
I cinesi, dal canto loro, hanno i mezzi di fermare questa crisi dunque, ma
si servono della Corea del Nord come una carta vincente per ridefinire la
loro posizione rispetto al Giappone, il nemico di sempre che sa da tempo
di essere sotto minaccia. Cina e la Russia vogliono oggi creare una crisi
planetaria perché quest'ultima indebolirà gli Stati Uniti e li costringerà
ad accettare dei negoziati globali con l'Iran.
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