Allora, mettiamo insieme un po'
di cose, quelle che ormai si sanno.
La uccidono nell'ascensore del palazzo n. 8/12 della Lesnaja Ulica, uno
stabile di nove piani nel centro di Mosca vicino alla stazione
ferroviaria Bielorussia. Un anno e mezzo fa aveva comprato un trilocale
al settimo piano, dove viveva da sola con il suo cane.
Sabato, intorno alle 16, ritorna con le borse della spesa dal
supermercato Ramstore. Parcheggia l'auto davanti alla farmacia che si
trova al pianoterra dello stabile in cui vive, compone il codice di
ingresso ed entra nell'atrio.
Il suo corpo viene trovato da Nina, 14 anni, ospite a casa dell'amica
Sonja che vive allo stesso piano di Anna. Nina preme il pulsante
dell'ascensore, le porte si aprono e la ragazzina vede un corpo
femminile immobile. Si spaventa e corre a piedi fino al settimo piano.
A quel punto un altro vicino chiama l'ascensore e la cabina sale
all'ottavo piano.
- Non ho riconosciuto subito Anna, - dice Tat'jana Elizarova, pensionata
- La testa era piegata sul petto leggermente di lato e i capelli
coprivano metà del viso. Sulla testa ho visto del sangue, ma non molto.
E c'era una macchia di sangue anche sulla gamba... Avrei voluto sentirle
il polso, ma avevo paura. Ho chiamato mia figlia.
- Accanto a lei ho visto una piccola pistola con il silenziatore, -
continua la figlia - Ho telefonato al "2", ma non rispondevano. Allora
ho chiamato il dipartimento di polizia del nostro quartiere. Sono
arrivati in fretta.
I poliziotti capiscono subito che non si è trattato di una rapina (i
documenti e i soldi sono al loro posto). L'assassino era già in attesa
della Politkovskaja quando è tornata dal supermercato. L'ha lasciata
entrare nell'ascensore e poi le ha sparato 4 volte. L'hanno colpita
almeno due proiettili, uno di questi alla testa. Un proiettile ha preso
la parete dell'ascensore. Dopo aver sparato l'assassino ha gettato a
terra la Makarov ed è scappato.
Secondo gli investigatori l'omicida non era un professionista e non
escludono che sia già morto. Primo, sul posto sono state trovate le sue
impronte digitali. Secondo, non si è nascosto dalle videocamere di
sicurezza, che l'hanno inquadrato. È però difficile distinguerne il
viso.
La presenza di estranei nel vecchio palazzo di Mosca non è passata
inosservata.
- Sono tornata dall'istituto intorno alle 16, - dice Ekaterina,
dell'appartamento accanto, - io cerco sempre di guardarmi attorno. E ho
visto una donna di 20-25 anni dall'aspetto slavo che stava accanto
all'ingresso dello stabile e teneva aperto il portone con un piede. Il
nostro portone ha il codice, e allora ho pensato che quella donna non
vivesse nel nostro palazzo. È rimasta lì una decina di minuti,
guardandosi attorno, e poi le si sono avvicinati due uomini, neanche
loro inquilini del palazzo. Li ha lasciati passare e poi li ha seguiti
all'interno. Ho descritto tutto alla polizia, loro mi hanno fatto vedere
le immagini registrate dalla videocamera. Ho riconosciuto
l'abbigliamento e le sagome ma le registrazioni erano di cattiva
qualità, credo che sarà impossibile fare un identikit per riconoscerli
con sicurezza.
A questo punto i quotidiani russi si concentrano su tre ipotesi
possibili. Ne parlano sia Kommersant sia Izvestija. Izvestija fa un
discorso più interessante e articolato. Ecco le tre ipotesi:
- La Cecenia. Di questa si è scritto e parlato molto. Però è forse la
versione meno probabile. Sarebbe stato molto più facile ucciderla in
Cecenia, dove andava spesso. Inoltre per Ramzan Kadyrov la morte della
giornalista potrebbe essere un danno molto maggiore dei suoi scritti: i
sospetti cadono infatti proprio su di lui, accusato di averla fatta
eliminare.
- L'omicidio a scopo di destabilizzazione. Subito dopo la morte di Anna
Politkovskaja l'Izvestija ha trovato su Internet uno studio anonimo
scritto nel 2005. Vi si legge che tra le misure con cui l'ex presidente
della Yukos Leonid Nevzlin (attualmente in Israele) progetta di
destabilizzare la situazione in Russia era previsto anche un attentato
contro la Politkovskaja. Visto che si trovava in aperto conflitto con le
autorità, la sua morte avrebbe compromesso il potere costituito.
La versione che ipotizza una partecipazione all'omicidio di Nevzlin o di
un altro "esule" come Boris Berezovskij può sembrare assurda e
delirante. Tuttavia non è da escludere che tra coloro che hanno lasciato
il paese ci sia qualcuno che vuole mostrare al mondo che la Russia è un
paese nel quale è possibile morire per le proprie idee. Lo status di chi
ha lasciato il paese - la condizione di coloro che "soffrono" per gli
ideali democratici e la libertà - si rafforzerebbe.
Berezovskij, a proposito, a suo tempo non reagì in alcun modo alle
accuse di aver attentato alla vita di Ivan Rybkin (il candidato alla
presidenza Rybkin scomparve per tre giorni; risultò in seguito che era
stato a Kiev, ma non fu in grado di spiegare il motivo di quella
scomparsa. Secondo alcuni in quel modo si è salvato dalla morte).
- Gli ambienti militari. Anna Politkovskaja potrebbe essere stata uccisa
da persone che avevano bene in mente ciò di cui la Russia ha bisogno e
quelli di cui bisogna sbarazzarsi. Per esempio persone come il
Colonnello Kvačkov, ufficiali con esperienza di combattimento che sanno
come organizzare e mettere in pratica l'eliminazione fisica di una
persona. Il motivo è comprensibile: la giornalista faceva opposizione
attiva, i suoi lavori venivano spesso citati dalla stampa straniera, la
sua posizione poteva sembrare "antirussa" a una parte della popolazione.
L'Izvestija è a conoscenza dell'insoddisfazione degli ambienti militari
nei confronti di alcuni giornalisti e politici. I più attivi tra questi
militari spesso si riuniscono in piccoli circoli e discutono dello
sviluppo del paese. Amano paragonarsi ai decabristi. È possibile che
queste "società segrete" abbiano deciso di passare dalla teoria ai
fatti.
All'Izvestija sono riusciti a trovare in rete una "lista di
fucilazione", un manifesto con le fotografie di persone non gradite agli
estremisti. L'ultima della lista è Anna Politkovskaja. "È importante
liquidare", sta scritto sotto la foto.
Fonte:
http://mirumir.blogspot.com/
10.09.06
Archivio Politkovskaja07/10/2006 Archivio Politkovskaja
Comunque il giorno fatidico è arrivato e la giornalista Anna...
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