E’ morta una giornalista vera. Si chiamava Anna Politkovskaja.
Le hanno sparato prima al cuore e poi alla testa all’ingresso di casa sua. Un
edificio alla periferia di Mosca. Lascia due figli. Lascia un’inchiesta sulle
torture in Cecenia dei russi che non potrà più essere
pubblicata dal suo giornale, la Novaja Gazeta. Lascia tutti i
suoi documenti, archivi, foto, pc alla polizia russa, che come prima misura dopo
la sua morte ha sequestrato tutto ciò che ha trovato nel suo modesto
appartamento. Per leggerlo con calma durante le indagini. Lascia Putin,
un ex membro del KGB, alla guida della Russia. Lascia Kadyrov,
uomo di Putin, da lei accusato di crimini contro la popolazione cecena alla
guida della Cecenia. Lascia il silenzio del Cremlino, forse in lutto stretto.
Lascia
Chirac che decora Putin con la Gran Croce della Legion d’Onore.
Lascia un libro: “La
Russia di Putin” che vi consiglio di leggere. Nel libro Anna scrive di
Putin: “La Russia ha già avuto governanti di questa risma. Ed è finita in
tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di
nuovo”.
Anna ricorda
l’omicidio Matteotti. Sequestrato e ucciso dopo un suo discorso di
accusa contro il fascismo in Parlamento. L’ultimo prima del Regime e del
discorso ufficiale di Mussolini del 1925 alla Camera di
insediamento della dittatura: "Se il fascismo non è stato che olio di ricino e
manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana,
a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il
capo di questa associazione a delinquere!". Ma almeno il duce non sequestrò i
documenti privati di Matteotti.
Cosa avverrà ora in Russia? Ma questa non è una domanda che possono farsi le
democrazie occidentali. La Russia, su questo non si discute, è una
democrazia fondata sul gas e sul petrolio che esporta. Se non li
esportasse tornerebbe a essere la buona, vecchia dittatura di un tempo.
Archivio Politkovskaja07/10/2006 Archivio Politkovskaja
Comunque il giorno fatidico è arrivato e la giornalista Anna...
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