Il grave allarme terrorismo scattato a Londra il 10 agosto, che ha
paralizzato gran parte del traffico aereo europeo e internazionale, non
era giustificato. Lo spiega l’ex agente della CIA Larry C. Johnson
con un articolo del 17 agosto su “Noquarter”, dove afferma tra
l’altro: “Non sono emerse prove di sorta che i cospiratori avessero con sé
un prototipo funzionante dell’ordigno che volevano portare a bordo
dell’aereo”.
Ci sono notizie stampa dal Pakistan secondo cui il pedinamento di uno dei
cospiratori aveva rivelato che “i sospetti in Inghiterra avevano ottenuto
almeno uno dei materiali per l’esplosivo, non lo avevano ancora preparato
o mescolato”.
Johnson continua: “Lo ripetiamo, i cospiratori non avevano ancora
preparato o mescolato il probabile esplosivo. Cosa ancor più importante,
non disponevano di un prototipo di un carica esplosiva capace di superare
le misure di controllo.A quanto si dice i cospiratori inglesi avevano
perossido di idrogeno. Che impresa. Basta andare al negozio per
acquistarlo. Il perossido di idrogeno non è un esplosivo, e non si può
impiegare con facilità e sicurezza per farne dell’esplosivo. In secondo
luogo non sono emerse prove sul fatto che il gruppo abbia effettivamente
acquistato biglietti, o disponesse dei passaporti per salire a bordo di un
aereo diretto negli USA. Come facevano a far saltare in aria aerei sui
quali non potevano salire? Terzo, la polizia britannica cerca ancora
alacremente le prove di cui ha bisogno per tenere quella gente in galera.
Se il complotto era in fase tanto avanzata questo non costituirebbe
affatto un problema. Se avessero avuto biglietti, passaporti ed esplosivi
in mano allora si può dire ... allora si potrebbe parlare di gioco fatto”.
Anche Thoms C. Green, sulla pubblicazione inglese “The Register”,
commentava lo stesso giorno che “Esplosivi liquidi binari appartengono al
repertorio sexy dei triller di Hollywood”. Per mescolare una quantità di
TATP (triacetone triperossido, l’esplosivo che i sospetti terroristi
avrebbero dovuto usare) occorre partire da un perossido di idrogeno nella
giusta concentrazione, cosa molto rischiosa da ottenere. Poi arriva “la
parte più spassosa”.
“Prendi il tuo perossido d’idrogeno, l’acido solforico, nelle quantità
precise che occorrono, e mettili nelle bottiglie dei drinks, per
contrabbadarli come si deve sull’aereo ... Non dimenticare di portare
diversi pacchi gel (meglio se raffreddatori in styrofoam, accuratamente
mascherati con la scritta “alimenti deperibili”), un termometro, un grosso
contenitore, una stecca per mescolare e un contagocce...
“La cosa migliore è viaggiare in prima classe e ordinare Champagne. Il
secchiello pieno di acqua gelata, che la compagnia aerea dovrebbe
servirti, forse può andar bene, specialmente se hai portato quei pacchi
gel ben freddi da aggiungere al ghiaccio, e gli isolatori di styrofoam
(polistirolo espanso estruso), in modo da cominciare a cucinare senza che
niente vada a fuoco...
“Quando poi l’aereo sarà sopra l’oceano, molto discretamente devi portare
il tutto nella toilette. Forse ti conviene fare più viaggi, in modo da
evitare di attrarre l’attenzione. Adesso che hai tutto lì metti il
contenitore della miscela di perossido e acetone nel bagno d’acqua gelata
(il secchiello dello champagne), e comincia ad aggiungere l’acido, goccia
a goccia, e al contempo mescola molto attentamente. La miscela comincerà a
riscardarsi, e se si scalda molto otterrai un esplosivo troppo debole.
Anzi, se si scalda troppo, provocherai un’esplosione prematura che forse
basterà ad ammazzare solo te e nessun altro.
“Poche ore dopo ... avrai una quantità di TATP con cui portare a termine
la tua missione. A quel punto tutto ciò che avrai bisogno di fare è
lasciar asciugare il tutto per un’oretta o due”.
Operazioni “just in time”?
Sull’argomento, la newsletter “Strategic Alert
dell’EIR” aveva commentato a caldo: “Il 10 agosto le autorità
britanniche hanno annunciato l'arresto di 24 sospetti che avrebbero
pianificato di far esplodere in volo diversi aerei di linea diretti negli
Stati Uniti. ... Mentre sembra vera l'esistenza di una o più cellule
terroristiche, l'operazione con cui è stato sventato il complotto presenta
qualche anomalia, a cominciare dal momento in cui sono stati decisi gli
arresti e il relativo chiasso massmediale.
L'indagine sulla cellula britannico-pakistana procedeva da oltre un anno,
e cioè dalle bombe della metropolitana di Londra del 7 luglio 2005.
L'indagine è stata argomento di diverse discussioni tra Blair e Bush. I
due leader sono rimasti in vacanza sebbene, stando a rapporti stampa
indiani non confermati, il 6 agosto la polizia britannica avesse
individuato la “prova generale” dell'attentato su un volo diretto a
Boston. Se quanto riferito dovesse corrispondere al vero, non si capisce
perché l'arresto sia avvenuto solo quattro giorni più tardi.
Resta solo il fatto che il contesto politico ed economico quattro giorni
dopo era più propizio, giacché l'amministrazione Bush era stata colpita
l'8 agosto dalla perdita del suo principale sostenitore in campo
democratico, Joe Lieberman, la cui sconfitta elettorale è stata definita
da Cheney un rafforzamento di Al Qaeda.
Anche Tony Blair deve fare i conti con l'opposizione interna al partito, e
con più di 100 parlamentari laburisti che hanno chiesto una seduta
straordinaria del parlamento sulla politica mediorientale del governo. Si
fanno sempre più insistenti le voci di un imminente “golpe anti-Blair” dal
suo rivale Gordon Brown.
Inoltre, sul fronte finanziario, è dimostrato che le ondate di notizie
terroristiche offrono alla “Squadra di sicurezza” l'opportunità di
iniettare liquidità sul mercato. Vi sono insomma diversi elementi che
fanno pensare ad un'operazione antiterroristica “just in time”.
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