CONTRO IL LIBANO
Anche se il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato Israele per
le atrocità commesse in Libano, il suo governo resta un fedele alleato di
Israele, come pure attore militare di prima grandezza sia in Medioriente sia in
Asia Centrale, con stretti legami con Washington, Tel Aviv e il quartier
generale NATO a Bruxelles.
"Questa guerra è ingiusta (...) La guerra di Israele (...) sta soltanto
alimentando l'odio... Non è difficile capire che in futuro ci aspettano una
terribile guerra globale e un'enorme tragedia," ha detto Erdogan alla riunione
dell'Organizzazione della Conferenza Islamica [Organization of the Islamic
Conference - OIC] svoltasi ai primi di agosto a Kuala Lumpur. Beffarda ironia,
con la sua alleanza con Stati Uniti e Israele la Turchia partecipa de facto
alla "terribile guerra globale" evocata dal Primo Ministro Erdogan.
L'indignazione di facciata del capo di governo turco risponde al forte
sentimento anti-israeliano presente in Turchia e nel Medio Oriente. Il suo
Partito per la Giustizia e lo Sviluppo [Adalet ve Kalkýnma Partisi - AKP], che
domina la coalizione al governo, viene descritto come una "entità politica
pro-islamica". Tuttavia, al di là dell'apparenza, la coalizione egemonizzata
dall'AKP e guidata dal Primo Ministro Erdogan è complice dei crimini di guerra
israeliani.
La condanna di Israele da parte della Turchia è in palese contraddizione con la
realtà del suo duraturo accordo di cooperazione militare con Tel Aviv, accordo
che il governo dell'AKP ha attivamente appoggiato. Il Primo Ministro Erdogan non
ha semplicemente fiancheggiato gli interessi di Israele, ma ha anche
intrattenuto uno stretto rapporto personale con l'ex Primo Ministro Ariel Sharon.
Le contraddizioni sottese alla politica estera della Turchia hanno a che fare
anche con le complesse divisioni all'interno della coalizione di governo, così
come quelle tra governo e gerarchie militari, che storicamente hanno sempre
avuto uno stretto legame col Pentagono e con la NATO. Sebbene l'alleanza con
Israele possa produrre contrasti nel parlamento turco, è stata nondimeno
accettata e sviluppata, sin dalla metà degli anni 90, da una coalizione di
governo dopo l'altra.
L’ALLEANZA MILITARE TURCO-ISRAELIANA
Nel periodo immediatamente successivo alla Guerra Fredda la politica estera
turca conobbe una svolta significativa, il che contribuì a ridefinire le
relazioni tra Israele e Turchia. Elaborato inizialmente sotto l'egida del Primo
Ministro Tansu Çiller, l'accordo militare turco-israeliano ha la sua pietra
miliare nel Security and Secrecy Agreement del 1994 [SSA - Accordo su Sicurezza
e Spionaggio]. Questo riallineamento strategico della Turchia a fianco di
Israele faceva parte dei piani di Washington per il medio-oriente dopo la Guerra
fredda, ed era anche sostenuto da operazioni clandestine di intelligence. Nel
1997 la signora Çiller fu accusata di essere alle dipendenze della CIA e "di
accettare denaro da governi stranieri [gli USA] per operare contro l'interesse
nazionale turco" ( Voice of America, 17 luglio 1997).
Il Security and Secrecy Agreement prendeva a modello un vecchio accordo segreto
tra Israele e Turchia, stipulato nei tardi anni 50 (al culmine della Guerra
Fredda) e denominato "Peripheral Pact" [Patto di Confine, riferito all'URSS]:
"Verso il 1958, comunque, tra le due nazioni si stipulò un accordo segreto,
talvolta citato come patto di confine. Le sue basi concettuali si possono far
risalire (addirittura prima della fondazione di Israele) all'ideologia di Baruch
'Uzel [Uziel], un leader israeliano che in seguito sarebbe diventato membro del
Partito Liberale."
Da sottolineare che i particolari concreti di questa alleanza rimangono celati
in numerosi documenti segreti israeliani, dal segreto di stato della Turchia, da
dossier riservati, nonché dall'insistenza nel sostenere che di fatto non esista
nessun accordo documentato tra i due paesi. Ciononostante, i principî che
reggono l'alleanza sembrerebbero essere tre. L'aspetto diplomatico implica
campagne congiunte di pubbliche relazioni per influenzare l'opinione pubblica.
L'aspetto militare comporterebbe lo scambio di informazioni di intelligence,
progetti congiunti per il reciproco aiuto in casi di emergenza, e l'appoggio
della Turchia a NATO e Pentagono per il rafforzamento dell'esercito israeliano.
Qualcuno poi parla di una cooperazione scientifica "altamente strategica", come
anche dell'esportazione di materiale bellico israeliano verso la Turchia.
(Vedi il Washington Institute)
Durante il governo di Süleyman Demirel, nel 1992, venne elaborato un protocollo
per la Cooperazione nella Difesa, seguito due anni dopo dalla stipula del
Security and Secrecy Agreement (SSA) del 1994. Nel 1997 Necmettin Erbakan prese
il posto di Tansu Çiller come Primo Ministro in "una coalizione islamica di
centro-destra" insieme al Partito della Retta Via [Dogru Yol Partisi, DYP] della
Çiller.
Nel 1997, il governo Erbakan fu costretto alle dimissioni in seguito alle
pressioni esercitate dai militari, in quello che venne descritto come "un colpo
di stato post-moderno".
Il Security and Secrecy Agreement (SSA) del 1994, sponsorizzato dagli USA e
messo in opera dal governo Çiller, pose le basi per una stabile e stretta
collaborazione tra Israele e Turchia nei settori militari e di intelligence,
insieme a esercitazioni congiunte, addestramento e produzione di armi. Ma le
implicazioni dell'SSA non si fermano qui. Esso comporta anche un interscambio
nell'intelligence militare, in quella che viene descritta come la "segretezza
garantita nello scambio e nella condivisione delle informazioni".
Sin dal suo inizio nel 1992, l'alleanza militare Turco-Israeliana è stata
sistematicamente rivolta contro la Siria. Una bozza di accordo del 1993 fu
seguita dalla creazione di "comitati congiunti" (turco-israeliani) destinati ad
affrontare le cosiddette minacce regionali. Secondo i termini di questa bozza,
Turchia e Israele si accordavano "per la raccolta di informazioni di
intelligence su Siria, Iran e Iraq, e per periodici e regolari incontri miranti
alla condivisione delle valutazioni riguardo il terrorismo e le capacità
militari di detti paesi."
La Turchia permetteva così all'IDF [cioè lo Tsahal, l'esercito israeliano] e
alle forze di sicurezza israeliane lo spionaggio elettronico dalla Turchia verso
Siria e Iran. In cambio, Israele collaborava all'equipaggiamento e
all'addestramento delle truppe turche nelle attività anti-terrorismo lungo i
confini con Siria, Iraq e Iran. (Ibid)
Nel 1997, Israele e Turchia promossero un "Dialogo Strategico" che comportava
consultazioni biennali tra i rispettivi vice-capi di Stato Maggiore (Milliyet
[quotidiano turco], Istanbul, 14 luglio 2006).
L'SSA del 1994 fu seguito nel 1996 da un Military Training and Cooperation
Agreement [Accordo per l'Addestramento e la Cooperazione Militare] (MTCA).
Sempre nel 1996, la Turchia firmava un Accordo per la Cooperazione
dell'Industria Militare con Israele, in funzione della stipula di un "accordo
segreto" con le industrie militari israeliane, al fine di rinnovare le divisioni
corazzate turche, degli elicotteri e dei velivoli da combattimento F-4 ed F-5 (Ibid).
Dopodiché, i due paesi cominciarono i negoziati in vista di un
accordo di
libero scambio, che divenne effettivo nel 2000.
Nell'agenda ufficiale dei recenti incontri Turco-Israeliani troviamo progetti
militari congiunti, inclusa la produzione in comune dell’
Arrow II [un
missile a corto raggio per l'intercettazione di missili balistici] e del Popeye
II [un missile aria-terra]. Quest'ultimo, noto anche col nome di Have Lite, è un
missile piccolo e sofisticato, progettato per essere impiegato anche sugli aerei
da caccia [1].
Più di recente, il corridoio del Mediterraneo orientale, che va dal Mar Rosso al
confine turco-siriano, attraverso Libano e Siria, è diventato, sia sul piano
strategico sia sul piano economico, un elemento importante nello sviluppo
dell'alleanza militare tra Israele e Turchia. Il tutto ha stretti legami col
progetto di oleodotto Ceyhan-Ashkelon (che dovrebbe essere realizzato da Turchia
e Israele), che collegherebbe la linea Baku-Tblisi-Ceyhan a quella israeliana
Ashkelon-Eilat. (Michel Chossudovsky,
LA GUERRA AL LIBANO E LA BATTAGLIA PER IL PETROLIO Luglio 2006) [2]
In ultima analisi, la guerra contro il Libano ha come obbiettivo il controllo
militare, da parte di Israele e Turchia, su un corridoio rivierasco che si
estende dalla frontiera israelo-libanese al confine tra Siria e Turchia sul
Mediterraneo Orientale. La militarizzazione del corridoio rivierasco
libanese-siriano comporterebbe il controllo di quasi tutta la linea costiera del
Mediterraneo Orientale da parte di Turchia e Israele, secondo i termini
dell'alleanza militare tra i due paesi. (Ibid)
Anche l'acqua ha un ruolo in quest'alleanza strategica. Secondo un accordo del
2004, la Turchia doveva vendere a Israele qualcosa come 50 milioni di metri cubi
di acqua all'anno, per un periodo di vent'anni. Di recente, l'accordo ha subito
modifiche. L'acqua dovrebbe venire portata verso Israele mediante una condotta
turco-israeliana.
IL TRATTATO DI SICUREZZA NATO-ISRAELE
Nell’aprile del 2001 Israele ha iniziato a fare parte di un “trattato di
sicurezza” con la Nato all’interno del ‘Dialogo Mediterraneo’.
“Il trattato di sicurezza fornisce un insieme di regole da osservare per la
protezione di informazioni classificate, così come definite dai 19 membri che ne
fanno parte, e deve essere firmato da quei paesi che vogliono collaborare con la
Nato.”
Nel 2004 il Dialogo Mediterraneo è stato “elevato” a: “una genuina associazione
(militare) con l’attivazione della
Istanbul Cooperation Iniziative (ICI) che comprende alcuni paesi selezionati
(Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Mauritania, Marocco e Tunisia) della più
vasta area del Medio Oriente.” Il mandato della Instanbul Cooperation Iniziative
è quello di:
“contribuire alla sicurezza e alla stabilità regionale, promuovendo
l’aumento della cooperazione, e innalzando la dimensione del dialogo
politico, mediante l’assistenza alle riforme della difesa, alla cooperazione
nel settore della sicurezza dei confini, con lo scopo di ottenere una
maggiore interoperabilità e di contribuire alla lotta contro il terrorismo,
assieme alla partecipazione ad altri sforzi internazionali.”
L’iniziativa “presenta un ventaglio di attività bilaterali” che consistono nella
“riforma della difesa, negli interventi di bilancio, di programmazione e sui
rapporti civili-militari; nella cooperazione militari-militari al fine di
contribuire alla inter-operabilità mediante la partecipazione a esercitazioni
militari particolari e in attività collegate all’addestramento e
all’indottrinamento,…” la cooperazione nella lotta al terrorismo comprende una
condivisone totale delle informazioni ottenute; la cooperazione dell’alleanza
nel settore delle armi di distruzione di massa…(Nato,
The Istanbul Cooperation Iniziative)
In termini pratici la Istanbul Cooperation Inititive serve a neutralizzare i
potenziali avversari di Israele del mondo arabo. In sostanza garantisce via
libera a Israele e al suo indefettibile alleato: la Turchia. Garantisce inoltre
che gli altri stati membri (paesi arabi prospicienti il Mediterraneo) aderenti
alla ICI non interverranno in conflitti in Medio Oriente istigati da Israele. Lo
scopo principale della ICI è quello di paralizzare gli stati arabi a livello
militare e diplomatico, in modo da assicurarsi che non potranno intervenire in
modo significativo contro gli interessi USA-Israele in Medio Oriente.
Verso la fine del 2004 c’è stata un’ulteriore “miglioramento” del Mediterranean
Dialogue (ICI) che + diventato un accordo di cooperazione militare ancora più
stringente. I paesi membri si sono incontrati a Bruxelles nel novembre del 2004.
Alti ufficiali di Israele hanno tenuto, sotto gli auspici della Nato, delle
conferenze con i capi militari dei sei membri del bacino mediterraneo, Egitto,
Giordania, Algeria, Tunisia, Marocco e Mauritania. Lo scopo nascosto
dell’incontro era quello di preparare il terreno per una completa associazione
Nato-Israele con il tacito consenso degli stati arabi.
Nel febbraio del 2005 è stato firmato a Tel Aviv il patto bilaterale
Nato-Israele.
Indice
14/08/2006 La Triplice Alleanza: Gli Stati Uniti, la Turchia, Israele e la Guerra I
14/08/2006 La Triplice Alleanza: Gli Stati Uniti, la Turchia, Israele e la Guerra II
14/08/2006 La Triplice Alleanza: Gli Stati Uniti, la Turchia, Israele e la Guerra III
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