Stamattina leggevo la dose
mirabolante di articoli sulla false-flag sventate di Londra, attribuita alla
Spectre "Al-Qaeda", e rimanevo colpito da una delle impressioni raccolte dai
cronisti tra le anime in pena ai check-in. Un travet lombardo, che aveva
mandato il figlio a studiare a York, dice : "Sento un sentimento d'odio che
sta crescendo in me verso queste persone - i Musulmani, ndr - vigliacche e
violente". Ecco: l'obiettivo primario di ogni neocon è stato raggiunto. Sono
bastati cinque anni di propaganda rancorosa, di "false-flag" attribuite ai
musulmani, di odio venduto nelle librerie. L'occidentale medio, l'uomo della
fermata del bus segue ciecamente questa sequenza mentale :
arabo/estremista/musulmano/terrorista.
Non importa il fatto che noi buoni occidentali violentiamo le loro terre,
uccidiamo i civili, scateniamo guerre per la nostra avidità e permettiamo,
nell'omertà internazionale, che un nostro alleato regionale - Israele -
faccia agli arabi ciò che non tollereremmo mai che gli arabi facessero agli
"amici israeliani". Tutto tace: stiamo scivolando inconsapevolmente verso
uno stato di società il cui unico collante è l'odio verso l'"arabo", verso
il diverso. Le nostre tv trasmettono giornalmente i "Due minuti d'Odio",
consistenti nelle immagini di "Arabi" che festeggiano sui nostri cadaveri o
tramano attentati verso la nostra "casa". I qualificati intellettuali -
gente del calibro di Farina, spregevoli prezzolati venduti per un piatto di
lasagne - ci dicono che l'Islam ci ha dichiarato guerra. Un ritornello
funereo. Il risultato di questa sbronza di propaganda nefasta è
l'indottrinamento delle masse. Siamo schiavi consapevoli di un totalitarismo
che non ha limiti, che ci avvinghia con le "dolci" spire della nostra
sicurezza, del nostro benessere. Credo che una persona senziente, oggi,
nell'Occidente "democratico e libero" può fare due cose: o scapparne o
rimanervi per vedere che le sue nefaste previsioni si verificheranno ( una
magra consolazione).
A ben vedere, essendo un emerito vigliacco troppo abitudinario, io farò
parte della seconda categoria. Quando l'Europa avrà raccolto i frutti del
suo torpore e del suo odio, probabilmente saremmo già sepolti moralmente da
una marea di cadaveri. Il periodo che stiamo vivendo è straordinariamente
simile, fatte le debite proporzioni, al periodo tra le due guerre mondiali,
in cui l'anti-ebraismo fu il catalizzatore ideologico delle dittature
fasciste e "fascisteggianti" . Ora il caprio espiatorio è l'Islam. Una
cricca di assassini , con il colpevole silenzio di tutti gli "uomini
liberi"che non ci stanno, sta calpestando quei pochi frutti intatti
dell'Umanesimo che eravamo riusciti a trascinare fino al terzo millennio. Se
vedessi un minimo di rivolta morale, direi che sarebbe ora di agire. Ma le
parole si strozzano in gola: sento che l'Europa non ha i mezzi per
difendersi dall'Odio che la attanaglia. é proprio il caso di dirlo, dopo
ieri: Dio ci salvi dall'Occidente
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