L’omicidio di Hariri, attribuito immediatamente alla Siria (senza alcune
prove se non le menzogne propagate da Mehlis), ha avuto come diretta
conseguenza che la Siria è stata costretta a ritirare le sue truppe dal
Libano. È ovvio che il passo era un requisito necessario per il
coinvolgimento israeliano in Libano.
2.
L’enorme dubbio che emerge dalle attuali avventure israeliane è perché
Israele stia sacrificando tanta benevolenza internazionale uccidendo
civili libanesi innocenti, se il suo obiettivo dichiarato è l’‘autodifesa’
contro Hizbollah.
In realtà Israele sta investendo un tempo spropositato per distruggere
l’infrastruttura libanese e facendo attacchi diretti contro l’esercito
libanese, quest’ultima cosa è tra l’altro particolarmente strana, se
Israele vuole davvero che l’esercito libanese disarmi Hizbollah. Le azioni
di Israele in realtà stanno rafforzando la posizione di Hizbollah, cosa
invece non tanto strana, se si prende in considerazione il fatto che per
molto tempo Israele ha aiutato a creare i suoi propri nemici per poter
giustificare le aggressioni coloniali contro di loro. In questo caso, gli
attacchi contro il governo centrale e l’esercito libanesi sembra che
stiano creando il pretesto che il Libano, il Libano appena distrutto, sia
incapace di adempiere ai suoi obblighi internazionali per disarmare
Hizbollah, rendendo quindi direttamente necessario che Israele entri in
Libano per occuparsi lui stesso del lavoro.
3.
Israele ha un altro motivo per voler distruggere la società civile
libanese, dal momento che questa distruzione è parte del Piano Sionista
per il Medio Oriente. L’ideale sarebbe che il Libano finisca frantumato
lungo linee etniche, seguendo il piano Yinon che prevede la ripartizione
tutti i potenziali nemici di Israele in minuscoli staterelli. Un Libano
pacifico, tollerante e ricco è una cattiva pubblicità per la linea
generale sionista che sostiene che gli arabi siano incapaci di un
progresso del genere.
4.
Hariri era uno dei maggiori architetti della ricostruzione del Libano e
non avrebbe tollerato la sua ri-distruzione. Aveva molti amici potenti nel
mondo e sarebbe probabilmente stato in grado di prevenire gli attuali
attacchi israeliani. Anche se gli attacchi avessero creato dei danni,
sarebbe stato in grado di portare avanti la ricostruzione, ostacolando i
piani a lungo termine israeliani. Era quindi necessario rimuoverlo per
poter giustificare gli attuali attacchi israeliani.
5.
La storia ufficiale originale dell’assassinio di Hariri era che si fosse
trattato di un’esplosione sotterranea di un genere che solo i servizi
d’intelligence siriani avrebbero potuto organizzare. Quando dalle prove è
emerso che si era trattato di un’autobomba, la macchina della propaganda
ha girato di 180 gradi e ha dichiarato che era stato il lavoro di un
gruppo di ‘al Qaeda’ ingaggiato dai siriani (strano, visto che il governo
siriano è probabilmente il maggior nemico di al Qaeda). Abbiamo
visto recentemente che lo spionaggio israeliano in Libano aveva legami
molto insoliti con le organizzazioni al Qaeda in Libano. Non è difficile
vedere come Israele sia riuscito a coprire l’assassinio di Hariri, ora
evidentemente parte dell’attuale attacco al Libano, in maniera tale da far
cadere la responsabilità sulla Siria, causando quindi l’immediato ritiro
delle truppe siriane.
6.
Israele ha un certo numero di obiettivi nei suoi attacchi attuali,
l’ultimo dei quali è ingannare gli statunitensi portandoli in un’altra
guerra per Israele, questa volta contro la Siria. La meta più
raggiungibile, comunque è l’acqua. Con la connivenza degli statunitensi,
Israele sta respingendo gli appelli a qualsiasi tipo di tregua o
insediamento negoziato, come se questo potesse impedire a Israele di
raggiungere il suo vero obiettivo, cioè quello di conquistare il Libano
del sud, compreso il controllo dell’acqua del fiume Litani (di cui una
parte è già stata rubata dagli israeliani). Le forze di pace ONU
renderebbero impossibile il raggiungimento di questo scopo, per cui
bisogna evitare un coinvolgimento dell’ONU. Il piano è di conquistare il
sud del Libano fingendo di creare una zona cuscinetto libera da Hizbollah
per proteggere Israele dagli attacchi missilistici di Hizbollah.
Chiaramente si suppone che dimentichiamo il fatto che i pericolosi
attacchi missilistici, quelli che non sono stati
simulati dalle stesse forze di difesa israeliane (IDF), sono accaduti
solo dopo l’attacco israeliano al Libano, e il fatto che una zona
cuscinetto non avrà nessun effetto sulla capacità di Hizbollah di lanciare
missili in Israele. Il vero obiettivo della zona cuscinetto è per
permettere ad Israele di cominciare a deviare maggiori quantità di acqua
libanese.
È solo alla luce degli attuali crimini commessi da Israele in Libano che
possiamo arrivare ad una profonda comprensione delle vere ragioni dietro
all’assassinio di Rafik Hariri. Come Hollis Mulwray nel film
Chinatown, Hariri è morto
perché si potesse rubare l’acqua.
Xymphora
Fonte: http://xymphora.blogspot.com/
Link: http://xymphora.blogspot.com/2006/07/reassessing-hariri-assassination-in.html
22.07.2006
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da AIPMILO EL ACCHEB
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