La Guerra Civile Spagnola, 70 anni dopo: Il silenzio assordante sul
genocidio di Franco
Come la Chiesa Spagnola persegue ancora l'agenda fascista
Nota dei curatori: 70 anni fa, in questa settimana, il Generale Franco
lanciò il suo attacco alla Repubblica spagnola, sostenuto da Hitler, Mussolini
e, tacitamente, da Stati Uniti ed altre potenze occidentali. Nei prossimi giorni
e settimane pubblicheremo degli articoli su questa lotta chiave e sul valore
imperituro dei difensori della Repubblica. Cominciamo con una panoramica di
Vicente Navarro sulla duratura importanza dell'aggressione fascista e della
maligna tenacia con cui ancor oggi i suoi ammiratori occultano i suoi crimini
mentre cercano di rinnovare i suoi obiettivi. CA/JSC. Barcellona, Catalogna
La guerra civile spagnola, iniziata on il golpe militare fascista il 18 luglio
1936, è stata il primo atto della Seconda Guerra Mondiale. Il cast di personaggi
che le ha dato forma e che è apparso nella Seconda Guerra, si trovò per la prima
volta assieme in Spagna. La Guerra Civile, come la Seconda Guerra Mondiale, è
stata una guerra fra le forze progressiste e l'asse del male dell'epoca - il
fascismo, il nazismo e i reazionari. E' interessante, tuttavia , che nella
guerra spagnola le democrazie occidentali sostenessero o, peggio ancora
aiutassero indirettamente lo schieramento fascista.
Perchè?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo capire cos'è accaduto in Spagna prima
del golpe del Generale Franco il 18 luglio 1936. Quel golpe ha interrotto il
governo più progressista e modernizzatore visto in Spagna nella prima metà del
Secolo XX. La II Repubblica, stabilita nel 1931, mise in campo alcune delle
riforme più importanti che la società spagnola abbia mai visto: introdusse
riforme del sistema della scuola pubblica, osteggiate dalla Chiesa, che fino a
quel momento controllava la maggior parte del sistema educativo. Introdusse le
tanto necessarie riforme fondiarie, che andavano contro gli interessi dei grandi
latifondisti e dell'oligarchia (Chiesa inclusa). Istituì riforme di previdenza
sociale, che furono avversate dalle banche e dalle società assicurative private
(Juan March, il più grande banchiere spagnolo e leader del partito liberale,
finanziò il golpe militare). Stabilì il diritto al suffragio per le donne, anni
prima di molti altri paesi in Europa occidentale. Introdusse diritti sul lavoro,
che furono combattuti dai grandi industriali, come Cambo, un leader dei
nazionalisti catalani e delle forze liberali. Introdusse la legge sul divorzio
ed il diritto all'aborto, azione che ha ulteriormente contrapposto la Chiesa. Ed
ha messo in campo molte altre riforme che hanno reso la Spagna un punto di
riferimento per le forze progressiste in Europa.
Poi, nel 1936, un'alleanza di partiti di centro e sinistra (il Fronte Popolare)
fu eletta al Parlamento spagnolo, con un programma che estendeva e rafforzava le
riforme effettuate dal primo governo della II Repubblica (1931-1933). Pochi mesi
dopo, tutte le forze che avevano mantenuto la Spagna uno dei paesi più
retrogradi in Europa ed i cui i privilegi erano stati ridotti dalle riforme
della Repubblica, si riunirono per istigare un golpe militare, guidato dal
Generale Franco. Il golpe fu sostenuto attivamente da Hitler e Mussolini, che
fornirono a Franco ogni genere di equipaggiamento e supporto militare. Anche se
Franco si presentò come difensore della Spagna e le forze fasciste si definirono
"nazionaliste," la maggior parte delle truppe di Franco che invasero la Spagna
del Sud era in effetti composta da militari stranieri, tra cui la Legione
Straniera e le truppe more (mercenari marocchini). Come fa notare lo storico
britannico Herbert Graham, è paradossale che "la crociata spagnola per difendere
la civiltà cristiana sia stata condotta da mercenari islamici". Il Generale moro
Mohamed Mizzian, che guidava queste forze, note per la loro crudeltà, aveva
recentemente presenziato in Marocco ad un evento cui partecipavano
l'ambasciatore spagnolo Luis Planas e due generali dell'esercito spagnolo.
Il giornalista americano John Whittaker riportò un incontro con il Generale
Mizzian: "Ho incontrato questo generale vicino a Navalcarrero, quando le sue
truppe gettarono ai suoi piedi due ragazze con meno di 20 anni. Scoprì nella
tasca di una di loro una tessera del sindacato. La portò alla scuola pubblica
del villaggio in cui stavano riposando quaranta soldati mori. Gliela gettò. "Un
enorme grido risuonò nell'edificio", scrive Whittaker, sconvolto da cosa vedeva.
Il Generale Mizzian sorrise e liquidò la protesta di Whittaker dicendo "non
sopravviverà più di quattro ore". Nè l'ambasciatore spagnolo nè i due generali
spagnoli che rendevano omaggio a un tale assassino furono rimossi dal governo
socialista spagnolo in carica.
L'enorme supporto militare che Franco ricevette da Hitler e Mussolini era in
stridente contrasto con la mancanza di sostegno delle democrazie occidentali per
il primo regime democratico in Spagna nel Secolo XX. Non mossero un dito in
aiuto. La loro inerzia di fronte al massiccio sostegno militare alle truppe
fasciste da Hitler e Mussolini avrebbe dovuto essere offensiva per qualunque
persona con una sensibilità democratica. Cosa ci spiega questa mancanza di
azione? Era un interesse di classe. Nessuno fu più chiaro di Winston Churchill
quando disse (come riferito nella "Breve storia della Guerra Civile Spagnola" di
Helen Graham) che le democrazie occidentali avevano messo i loro interessi di
classe - la loro paura che le riforme di sinistra effettuate dal governo
repubblicano sarebbero apparse attraenti alle loro classi popolari,
contaminandole con un desiderio di cambiare la società - davanti ai loro
interessi nazionali e geopolitici: opporsi al nazismo ed al fascismo in Spagna.
La realtà è che le classi dominanti delle democrazie occidentali erano più a
loro agio con un regime fascista in Spagna (forte difensore del reazionismo e
dello status quo) che con le politiche di riforma di un governo spagnolo
democratico. Con la vittoria del fascismo nel 1939, iniziò una repressione da
incubo. In soli cinque anni, furono assassinate quasi 200.000 persone (secondo
il Ministro della Giustizia del governo Franco, gli assassinii furono registrati
come esecuzioni o morti in campi di concentramento). I fascisti sapevano che la
maggioranza degli Spagnoli li avversava e richiesero apertamente ciò che
chiamarono "sano terrorismo". Infatti, ci vollero tre anni perché le forze
fasciste, pesantemente armate, sconfiggessero la resistenza popolare guidata dal
Governo Repubblicano, che aveva pochi armamenti a sua disposizione. (Su alcuni
fronti, i Repubblicani avevano solo un fucile ogni due soldati). I fascisti di
solito parlavano apertamente della necessità di terrorizzare una popolazione che
sapevano essere ostile.
Secondo Edward Malefakis, professore di storia europea alla Columbia University,
per ogni assassinio commesso da Mussolini, Franco ne ha commessi 10.000. Il
terrore era ancora più grande di quello creato in Cile da Pinochet, un allievo
di Franco all'accademia militare spagnola. (Ancor oggi, la statua di Franco
presidia l'ingresso dell'accademia).
La crudeltà raggiunse dimensioni inaudite, come l'omicidio dei genitori cosicché
gli assassini potessero adottare i loro figli. La brutalità e la bestialità
delle forze fasciste sono state bene illustrate dalla risposta dal capo della
legione straniera spagnola, il Generale Millan Astray, ad un discorso critico
fatto da Miguel de Unamuno, presidente dell'Università di Salamanca (la più
vecchia università in Europa), in un incontro cui aveva assistito Astray.
Unamuno era un intellettuale liberale che aveva sostenuto il golpe fascista
perché temeva la mobilitazione della classe operaia.
La repressione brutale dalle forze fasciste, tuttavia, lo aveva scosso e
disilluso. Denunciò la repressione delle forze di Franco, con la famosa
dichiarazione, "Vincerete ma non convincerete perché anche se avete la forza
bruta, non avete la ragione". Il generale Astray rispose urlandogli "Lunga vita
alla morte! Abbasso l'intelligenza!" Che divenne lo slogan di un regime fascista
che era responsabile di un genocidio di schiacciante brutalità.
E tutto ciò fu fatto con la partecipazione attiva della Chiesa Cattolica. In
ogni villaggio, paese e città, erano la gerarchia ecclesiastica spagnola (che
aveva chiesto un golpe militare durante il governo Repubblicano) ed i preti a
preparare le liste delle persone da mandare all'esecuzione. Un obiettivo
primario della repressione erano gli insegnanti, considerati i principali nemici
della Chiesa. La sua opposizione attiva alle riforme popolari dei governi
repubblicani spagnoli ed il suo invitare l'esercito a ribellarsi contro il
governo popolare eletto, spiega la rabbia sentita da grandi settori della classe
operaia, condotti da anarco-sindacalisti, verso la Chiesa. Il giorno dopo il
golpe di Franco, tantissime persone decisero di farsi giustizia con le proprie
mani, bruciando chiese e uccidendo preti. Questi abusi avvennero contro il
desiderio dello stato democratico, che si oppose attivamente a tali azioni. Il
terrore non fu mai una politica della Repubblica. Era, tuttavia, parte
integrante del regime fascista. Ed il terrore del regime fascista non finiva
mai. Gli assassini politici avvennero con regolarità. Pochi mesi prima della sua
morte nel 1975, Franco firmò gli ordini per cinque esecuzioni che furono
motivate politicamente.

[Francisco Franco]
La dittatura di Franco e la transizione alla democrazia
Le democrazie occidentali che erano rimaste silenziose durante il golpe di
Franco, sostennero palesemente il suo governo, considerando Franco come loro
alleato contro l'Unione Sovietica. La Guerra Fredda era la giustificazione usata
dalle democrazie occidentali (guidate dal governo degli Stati Uniti e dal
Vaticano) per sostenere orribili dittature -- come quella di Franco -- che
imposero arretratezza economica, culturale e politica ai loro paesi. Quando il
dittatore spagnolo morì nel 1975, l'85% della popolazione adulta del paese non
aveva che un'educazione scolastica elementare. Le spese sociali pubbliche erano
di gran lunga le più basse d'Europa -- persino di Grecia e Portogallo, che hanno
pure sofferto sotto regimi di ultra-destra.
Quando Franco morì, l'esercito, la chiesa e l'oligarchia fondiaria cercarono di
mantenere il fascismo senza Franco. Anche le comunità bancarie e d'affari lo
avrebbero apprezzato, poiché trassero enormi benefici dalla dittatura, ma non
pensavano fosse possibile. I loro interessi economici risiedevano nel mercato
europeo e l'Europa non avrebbe accolto con favore un regime fascista nella
comunità. Inoltre, la classe operaia era stata mobilitata contro un regime che
negava loro i più elementari diritti d'associazione (nel 1975, la Spagna ebbe il
maggior numero di scioperi in Europa). Così, bisognava fare qualcosa, e
bisognava consentire alcuni cambiamenti per conservare i rapporti di potere fra
le classi, durante la dittatura. Ma qualsiasi cambiamento politico doveva
avvenire -- ed in effetti così fu -- sotto il dominio e l'egemonia della destra.
Venne così istituita la monarchia, come garante dei privilegi che assicuravano
le relazioni di forza esistenti. Alla chiesa e all'esercito, per esempio, si
assegnarono speciali privilegi con la nuova costituzione. Si dette alle scuole
di proprietà della Chiesa ed amministrate dalla Chiesa lo stesso peso nel
sistema scolastico delle scuole pubbliche, ricevendo massicci sussidi statali. E
si dette all'esercito il diritto di sorvegliare lo stato, come garante
dell'ordine sociale e della "unità spagnola", un nome in codice sotto il
fascismo per il dominio di uno stato altamente centralizzato e giacobino.
Inoltre, nella Costituzione, si garantì alla proprietà privata uno status di
sacralità.
L'eredità del passato Fascista nella Spagna d'oggi
Il sentimento dominante sul passato fra le forze conservatrici e
cristiano-democratiche spagnole è che il golpe militare fosse necessario per
fermare il comunismo. Questa visione del passato è promossa dal principale
alleato del presidente Bush nell'Europa continentale, Aznar ed il suo partito,
il Partito Popolare (PP), il cui presidente onorario è Fraga Iribarne, Ministro
degli Interni durante il regime Franco e responsabile dell'odiata polizia
politica. La chiesa, di solito definita il ramo religioso del PP, è stata ancor
più eloquente della direzione del PP nel sostenere il golpe e la dittatura di
Franco. Ancor oggi, molte chiese in Spagna hanno monumenti che celebrano il
golpe.
I liberali hanno concordato con questa lettura del fascismo come diga contro il
comunismo - sebbene ritenessero la dittatura forse troppo crudele e forse troppo
lunga. Avrebbero preferito un golpe breve e pulito. Anche se hanno disprezzato
il fascismo, pensavano fosse necessario per arrestare un nemico ancora peggiore,
il comunismo. L'unica differenza fra i conservatori ed i cristiano-democratici
da un lato, ed i liberali dall'altro, è che il primo gruppo ammirava il fascismo
ed il secondo lo disprezzava. Ma tutti loro ne avevano bisogno e lo
giustificavano. È interessante notare che il ramo liberale della destra, che non
ha avuto problemi etici nel difendere l'esigenza del fascismo, di solito
utilizza le opere dei Trotzkisti e degli anarco-sindacalisti (come "Omaggio alla
Catalogna" di George Orwell e "Tierra y Libertad" di Ken Loach) per dimostrare
che il principale nemico in Spagna era effettivamente il comunismo. Queste opere
esagerano notevolmente il ruolo e l'influenza del partito comunista in Spagna e
la sua dipendenza dall'Unione Sovietica, ritraendo la guerra civile come "una
rivoluzione tradita dal Comunismo e dall'Unione Sovietica". La realtà era
abbastanza differente. L'influenza del partito comunista in Catalogna era
relativamente modesta, sebbene fosse aumentata in seguito al fatto che l'Unione
Sovietica era l'unico paese europeo a fornire equipaggiamenti militari alla
Repubblica (con il risultato che la maggior parte della popolazione spagnola non
espresse mai sentimenti anti-sovietici). Le Brigate Internazionali, con i loro
30.000 soldati stranieri, in tutto, durante la Guerra Civile (1936-1939),
svolsero un ruolo importante ed eroico, ma i loro numeri in qualsiasi dato
momento (12.000) erano esigui. In contrasto, Mussolini spedì 74.000 soldati al
lato fascista. Il governo catalano, legittimo ed eletto democraticamente (di cui
il partito comunista era un componente secondario) voleva riguadagnare il
controllo della principale agenzia di comunicazioni governativa controllata
dagli anarco-sindacalisti e dai Trotzkisti, che resistettero a restituire il
controllo al governo. Questo generò conflitti all'interno delle forze
repubblicane, che indebolirono sensibilmente lo sforzo militare. Orwell, che non
conosceva la Catalogna (e non parlava catalano o spagnolo), divenne una
"autorità" sulla Catalogna -- sbagliando nomi e luoghi mentre scriveva il suo
libro. Oggi, Orwell è un eroe per coloro che, dedicandosi all'anti-comunismo,
ignorano la reale lotta di classe avvenuta in Spagna.
Alla fine della dittatura di Franco ed all'inizio del periodo democratico, fu
concessa un'amnistia ad assassini che avevano ucciso, torturato e derubato le
forze democratiche in Spagna. Inoltre, si concordò "un patto del silenzio", un
completo silenzio sul passato, compresi gli orrendi crimini del regime di Franco
-- un patto per dimenticare cos'era accaduto in Spagna. Nessun altro paese in
Europa è rimasto silenzioso sul suo passato come la Spagna. Le morti di decine
di migliaia di anti-fascisti rimangono non riconosciute; 30.000 persone sono
semplicemente sparite, nessuno che sappi dove sono state sepolte o abbandonate.
Ma quel patto del silenzio valeva da un solo lato. La destra ha continuato a
rendere omaggio al Generale Franco e alle sue forze fasciste. In molte città
spagnole (tranne, di nuovo, Catalogna e Paesi Baschi) ci sono ancora monumenti
fascisti. Persino le amministrazioni comunali e regionali di sinistra hanno
paura di distruggerli. Ed attraverso la Spagna, ci sono frequenti celebrazioni
che onorano gli assassini. Di recente, il PP si è opposto ad una dichiarazione
dal Parlamento Europeo che condanna la dittatura spagnola, come fecero alcuni
elementi di ultra-destra del governo polacco.
Uno dei principali estimatori del regime del Franco è la Chiesa, che
imperterrita ne rimane un forte sostenitore. La chiesa spagnola, sostenuta dal
Vaticano, è il principale avversario dell'attuale governo socialista di Zapatero,
invocando addirittura l'insurrezione e chiedendo ai cattolici di disobbedire
alle leggi spagnole approvate dal Parlamento, come la legalizzazione dei
matrimoni fra gay e l'adozione di bambini per le coppie omosessuali,
l'introduzione del "divorzio per direttissima", l'abolizione dell'educazione
religiosa obbligatoria nelle scuole pubbliche e l'autorizzazione alla ricerca
sulle cellule staminali. Tutte queste leggi hanno portato la Chiesa a rinnovare
la sua crociata contro il governo socialista. La Chiesa inoltre si è unita ad
alcune figure militari di primo piano nel richiedere il mantenimento della
"unità spagnola". E la Chiesa e l'esercito si sono opposti alle trattative di
Zapatero con l'ETA, il gruppo separatista basco. La recente visita di Papa
Benedetto XVI a Valencia per partecipare al congresso internazionale della
famiglia è stata progettata dalla gerarchia cattolica spagnola come un palese
atto di provocazione e sfida al governo spagnolo. Il governo regionale di
Valencia, controllato dal PP, ha organizzato un'accoglienza sfarzosa e molto
costosa per il Papa, in contrasto alla sua mancanza di attenzione per la
manutenzione della metropolitana cittadina, responsabile di un incidente in cui
sono morte 44 persone (la maggior parte delle quali della classe operaia) una
settimana prima della visita del Papa.
[Matrimonio = uomo e donna]
Il fondamentalismo religioso sta isolando la Chiesa in Spagna. Secondo un
recente sondaggio, l'80% dei giovani in Spagna non si fida della Chiesa, e ancor
più diffida della NATO o della comunità economica. La percentuale dei più
giovani che si definiscono cattolici è calata dal 77% di dieci anni fa al 49% di
oggi. Nel frattempo, la Chiesa spagnola, l'Opus Dei e i Legionari di Cristo (il
cui fondatore era un molestatore di minori) stanno realizzando una statua del
Papa a Madrid -- che è stata creata, incidentalmente, dallo stesso scultore --
Juan de Avalos -- che ha realizzato il monumento fascista La Valle dei Caduti,
fuori Madrid.
Il governo socialista spagnolo si è impegnato, nel suo programma elettorale, a
correggere questo silenzio, a riconoscere e rendere omaggio alle vittime del
fascismo e ad eliminare le leggi che ancoa si riferiscono ai combattenti della
libertà, che combatterono contro le forze di Franco, come criminali. Ma il
governo socialista non lo ha fatto ancora e sembra posporre tali azioni, non
riuscendo a mantenere le sue promesse. Così, rimane il silenzio assordante su
quei terribili crimini. Come indicato dal giudice Juan Guzman (che portò a
processo il Generale Pinochet) e dal giudice Hugo Cañon (il giudice argentino
che portò a giudizio le autorità militari) in un recente congresso a Barcellona,
il silenzio in Spagna sugli orrori dello stato di Franco è un insulto alle forze
democratiche del mondo intero; è uno scandalo che deve essere denunciato.
Nessuno dei media spagnoli, incidentalmente, ha riferito le dichiarazioni dei
giudici. Nel frattempo, il giudice spagnolo Garzon, acclamato in tutto il mondo
per aver ottenuto l'estradizione di Pinochet dalla Gran Bretagna in modo che
dovesse subire il giudizio di una corte spagnola, continua a tacere
sull'amnistia che permette a degli assassini di girare liberamente per la
Spagna. In tutta la Spagna ed all'esterno della Spagna, l'assordante silenzio
continua.
Vicente Navarro è professore di Scienze Politiche e Politiche
Pubbliche all'Università di Pompeu Fabra (Spagna) e all'Università John Hopkins
(Usa). Nel 2002 ha ricevuto il premio Anagrama (in Spagna equivale al premio
Pulitzer) per la sua denuncia del modo in cui si è costruita la transizione
dalla dittatura alla democrazia, nel suo libro "Bienestar Insuficiente
Democracia Incompleta, De lo que no se hable en nuestro pais (Benessere
insufficiente, democrazia incompleta; un libro su ciò su cui si sta tacendo in
Spagna).
Fonte: http://www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/Navarro07192006.html
20.06.06
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI
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